Entro il 31 dicembre saranno pagati gli emolumenti arretrati al personale tecnico ed agli orchestrali. Il nodo principale resta però una stagione artistica basata sulla prosa e non sulla lirica.
Le criticità nei rapporti tra FpCgil e Teatro Vittorio Emanuele, legate al contenzioso in corso, sono state al centro dell’incontro che si è tenuto ieri per affrontare anche le tematiche della stagione artistica 2016/17.
Il Sovrintendente Bernava, ha spiegato che dal suo insediamento ha trasmesso tutti i documenti alla procura della Corte dei Conti, ivi compreso il conferimento degli incarichi superiori a 5000,00 euro. I revisori dei conti inoltre nei mesi scorsi hanno trasmesso sia alla Procura che ai magistrati contabili i verbali sulle criticità e nei giorni scorsi la Finanza è tornata negli uffici dell’Ente.
Restano però aperte le questioni relative agli stipendi e la FPCGIL ha chiesto il pagamento delle mensilità dei mesi di maggio e giugno per gli orchestrali e il personale tecnico. I tempi non saranno brevi perchè gli emolumenti dovuti al personale precari o del Teatro sono dei debiti fuori bilancio che devono essere riconosciuti dopo il parere dei revisori dei conti. L’Ente, secondo quanto chiarito da Bernava conta di poter liquidare quanto dovuto ai lavoratori entro il 31/12/2015. Infatti, entro tale termine dovrebbero essere saldati la metà dei debiti fuori bilancio per un importo di 500.000 euro. Mentre la rimanente parte nel corso del 2017. La FPCGIL presente al tavolo con una delegazioni di lavoratori a tempo determinato, orchestrali e tecnici , ha chiesto di dare priorità ai pagamenti dovuti alle masse artistiche e ai tecnici.
La FPCGIL non condivide la programmazione di una stagione artistica fondata sulla prosa e non sulla lirica . “Tale scelta, oltre a non soddisfare la domanda dei cittadini messinesi che dovranno recarsi presso i Teatri Catanesi per uno spettacolo di lirica -hanno dichiarato Clara Crocè Segretario Generale della FPCGIL e Rosa Raffa responsabile del comparto – non consentirà l’occupazione degli orchestrali e del personale tecnico. E’ evidente che il finanziamento della regione di 379.000,00 non è sufficiente a coprire le spese di funzionamento del Teatro. E’ ridicolo lo stanziamento di 47.500,00 per la stagione teatrale. Inoltre non comprendiamo la scelta di 22 spettacoli di prosa e soltanto 7 di musica, non in sintonia con lo stesso statuto del Teatro. Se corrispondono alla realtà di dati forniti e cioè Palermo 28 euro procapite- Catania 23 euro procapite e a Messina (la cenerentola) 14,50 pro capite per cittadino residente, significa che siamo governati da una classe politica incapace di difendere gli interessi dei cittadini Messinesi”.
La FPCGIL nei prossimi giorni incontrerà il Presidente Crocetta e batterà i pugni sui tavoli ,affinchè mantenga gli impegni assunti con i lavoratori del Teatro.
Il sovrintendente ha comunque condiviso con le parti sociali di procedere alla redazione di un documento unitario e programmare una conferenza stampa invitando la deputazione messinese. Il teatro ha bisogno di un finanziamento straordinario per il suo rilancio e per la presentazione di progetti credibili . Infine la FPCGIL ha respinto qualsiasi ipotesi di impiego del personale tramite partita iva e a richiesta degli Orchestrali e tramite agenzia interinale del personale tecnico.