In commissione cultura riflettori puntati sul Teatro Vittorio Emanuele. Il presidente Luciano Fiorino e il sovrintendente Egidio Bernava hanno spiegato il lavoro per la programmazione della stagione, le difficoltà affrontate e le soluzioni individuate per il personale a tempo determinato
La schiarita è arrivata. La stagione 2017-2018 del Teatro Vittorio Emanuele è salva. Seppur in ritardo, tra mille difficoltà e in un clima abbastanza teso, questa mattina è arrivato il decreto della Regione che ha dato il via libera al bilancio di previsione 2017 e dunque adesso si può davvero partire. In queste settimane il lavoro per mettere a punto la stagione è stato intenso e travagliato, ma dopo l’approvazione del bilancio si può tirare un sospiro di sollievo. Domani il Consiglio di amministrazione dell’Ente tornerà a riunirsi per chiudere gli atti sulla stagione di musica e prosa che il Vittorio metterà in scena, il cartellone dovrebbe essere presentato sabato. Una stagione che partirà il 24 novembre con il musical Grease della Compagnia della Rancia. Tra le prime indiscrezioni che il presidente Luciano Fiorino ha fatto trapelare ci sarà anche lo show Performance di Virginia Raffaele. La programmazione questa mattina è passata al vaglio dei Revisori dei Conti e a questo punto domani alle 15.30 avrà l’ok del Cda.
«Con grandi sacrifici avremo una delle più belle stagioni degli ultimi anni» ha detto oggi il sovrintendente Egidio Bernava, durante la commissione consiliare presieduta da Piero Adamo e dedicata al delicato momento che sta attraversando il teatro cittadino. E sono stati grandi davvero i sacrifici, soprattutto quelli economici. «La stagione costerà poco più di 1 milione di euro, ci saranno 12 appuntamenti di prosa e 10 di musica. Abbiamo dovuto fare delle scelte che tenessero in considerazione la questione purtroppo ancora aperta degli orchestrali. Quasi 600 mila euro dell’intero budget sono stati destinati alla musica e oltre la metà di questa fetta è per l’orchestra. Non possiamo contrattualizzarli per l’intera stagione, perché la Legge ce lo vieta, ma in deroga e dopo una fitta contrattazione sindacale siamo giunti alla conclusione che saranno impiegati per ogni singolo evento. E’ sicuramente una scelta che ci costa economicamente di più, ma abbiamo un’etica e non potevamo tagliare sulla professionalità dei nostri orchestrali e delle maestranze tecniche» hanno spiegato davanti ai consiglieri comunali, Bernava e Fiorino.
La questione dei lavoratori resta infatti prioritaria per l’Ente di via Garibaldi. Superata questa fase emergenziale l’obiettivo di questo Cda resta l’assunzione dei lavoratori oggi ancora a tempo determinato. «Appena riusciremo ad avere l’approvazione della pianta organica potremo finalmente procedere sulla strada delle assunzioni, ma oggi questo è il massimo che potevamo fare, anche alla luce delle risorse finanziarie disponibili» ha spiegato il presidente del Vittorio.
«L'approvazione, seppur tardiva, del bilancio previsionale per l'Ente è una boccata d'ossigeno. Nonostante tutto, però, non abbassiamo la guardia ed evitiamo euforie esagerate, del resto era nelle cose che questo atto finanziario vedesse la luce» ha dichiarato la consigliera Daniela Faranda durante la commissione. «Questi ultimi anni sono stati forieri del peggioramento della già grave situazione dell'Ente. Quando ho lasciato il Teatro c'era un avanzo d'amministrazione di circa 600 mila euro».
Anche per i consiglieri la questione lavoratori dev’essere al primo punto nell’agenda del Cda: «I lavoratori del Teatro hanno diritto di acquisire un minimo di serenità, ricordiamoci che abbiamo tecnici tra i qualificati d'Italia e che, anche grazie al lavoro dei dipendenti, il Teatro ha continuato a funzionare Con la cultura si mangia eccome, si arricchisce la comunità e si cresce in ogni senso» ha commentato la consigliera Faranda, accogliendo positivamente le dichiarazioni di intenti del sovrintendente e del presidente sull’equiparazione dei dipendenti. Più critico l’intervento del consigliere Maurizio Rella, che ha parlato di stipendificio per l’alto numero di amministrativi a tempo indeterminato a fronte delle maestranze a tempo determinato. Durante la commissione sono stati chiesti chiarimenti sull’erogazione del Furs, il fondo regionale destinato allo spettacolo e Fiorino ha spiegato che al momento è bloccato perché è in corso l’ispezione regionale inviata a seguito degli esposti dell’ex commissario Jervolino sulla gestione dell’ex presidente Puglisi. «Gli ispettori dovrebbero concludere le loro attività nei prossimi giorni, poi attenderemo l’esito dell’ispezione e ci muoveremo di conseguenza».
Intanto però si pensa ai cartelloni di musica e prosa. Se domani non ci saranno intoppi, sabato la città scoprirà cosa riserva il Vittorio Emanuele per la stagione 2017/2018.
Francesca Stornante