Rivuole i reperti trovati nel bosco di Caronia. Ma per i giudici non ci sono margini per riaprire il caso
PATTI – Daniele Mondello non si arrende: prima la promessa di denaro a chi può fornire informazioni utili, poi la richiesta di ulteriori analisi scientifiche. Ha perciò nominato un altro consulente, il medico legale Rita Celli, per approfondire alcuni elementi. Approfondimenti che avrebbero richiesto i reperti trovati nel bosco di Caronia quel caldissimo agosto di tre anni fa. Ma il giudice delle indagini preliminari Eugenio Aliquò ha detto no: rigettando l’istanza del legale dell’uomo, il giudice ha rigettato la richiesta di dissequestro degli abiti indossati da Viviana e Gioele il giorno dell’incidente.
Non c’è spazio per trarne ulteriori elementi utili a fornire nuove piste, motiva il giudice, che ricorda come quei reperti sono stati già più volte analizzati, nel rispetto di tutte le parti coinvolte che hanno già partecipato con i propri consulenti alle analisi. In più potrebbero deteriorarsi irrimediabilmente.
L’impossibilità di trarne nuove elementi per riaprire le indagini è però la motivazione principale del giudice che, accogliendo la richiesta del procuratore capo Angelo Cavallo, ha archiviato il caso, bollato con maggiore probabilità come un omicidio-suicidio.
Per Daniele Mondello, però, non sembra essere ancora arrivato il momento di lasciarsi alle spalle tutto e non trovare una spiegazione più convincente e piena di quello che è accaduto in quelle ore nel bosco di Caronia.