Il dossier della famiglia che ricostruisce il giallo di Caronia e punta sulla messinscena. Viviana e Gioele sarebbero precipitati in un pozzo
Viviana e Gioele sono morti insieme, cadendo in un pozzo, in una cisterna, o vi sono stati lanciati. La caduta dal traliccio è stata una simulazione, inscenata spostando sotto il traliccio i corpi di mamma e figlio, per allontanare da sé le responsabilità.
La famiglia della dj di Venetico insiste e mette nero su bianco le proprie conclusioni in una relazione di 18 pagine, consegnata alla Procura di Patti con la richiesta di esaminare i resti dei corpi con le apparecchiature in 3D e prendere visione di tutti i documenti dell’inchiesta. La relazione è stata depositata dagli avvocati Claudio Mondello e Pietro Venuti, legali di Daniele Mondello, il marito di Viviana e papà di Gioele, ancora alla ricerca della verità sulla fine della sua famiglia.
“Non è dimostrata alcuna uccisione del piccolo Gioele da parte di Viviana, nessun suicidio e/o lancio dal famoso traliccio di Viviana” ma si tratta di una “combinazione criminale motivata e coinvolta”.
Così la relazione dei periti di parte, coordinati dal criminologo Carmelo Lavorino, che ricostruiscono quel che è accaduto così: madre e figlio sono morti insieme, per asfissia, dopo essere precipitati in un invaso con circa 50 cm d’acqua. Viviana è svenuta, si sono rotte due vertebre che le hanno tranciato il midollo spinale, probabilmente è morta nel giro di pochissimo tempo. Gioele ha battuto la testa, a sinistra.
Il corpo della madre è stato spostato la sera del 3 agosto, il figlioletto il giorno dopo, forse è rimasto in un contenitore di plastica qualche tempo poi adagiato vicino alla madre, sotto il traliccio, dove il corpo del bimbo è stato dilaniato dagli animali selvatici. Tutto questo è stato compiuto da un “soggetto ignoto” che trascinando il corpo di Viviana le ha strappato i capelli.
Gli esperti – lo psicologo Enrico Delli Compagni, Antonio della Valle, Antonio Carbone, Nicolina Palamone e Angelica Zenato, Gaetano Bonaventura, confermano come la Procura di Patti i segni di caduta dall’alto di Viviana – le fratture, i segni sul corpo e sui vestiti, ed evidenziano la colorazione rosa dei denti di mamma e figlio: segno dell’asfissia e dell’immersione in acqua. Ma non c’è traccia, secondo loro, dell’arrampicata sul traliccio di Viviana, così come non ci sono segni dell’uccisione del figlio da parte della mamma.
Si di sicuro saranno stati gli extraterrestri, o dei sicari mandati da Putin in quanto la signora rappresentava un grave pericolo alla sua politica. Un inutile perdita di tempo a cercare un colpevole inesistente.
La famiglia fa bene ad insistere.
Una massa di incompetenti che non hanno saputo cercare, bastava usare il metodo degli indiani dal raggio più esterno verso l interno.