Individuati due locali attigui all'antiquarium di Palazzo Zanca, in cui va ampliato il sistema d'allarme. L'assessore Isgrò ha richiesto la disponibilità dell'Università per altri locali al piano terra del palazzo ex poste di piazza Antonello. Altri elementi da collocare a Forte San Salvatore
Primo passo verso l’istituzione del Museo del Mare. La Soprintendenza per i Beni Culturali ha confermato la piena disponibilità a mettere a disposizione i numerosi reperti di provenienza subacquea, conservati nei propri depositi, per l’esposizione nei locali attigui all’Antiquarium di palazzo Zanca.
I locali vanno rifunzionalizzati allo scopo, in particolare va ampliato il sistema d’allarme, dopodiché si potrà attuare il trasferimento di reperti frutto di consegne, casuali rinvenimenti e scavi fatti nel passato.
L’assessore Isgrò ha sottolineato che “dal 2008 ad oggi l’Amministrazione è stata sottoposta ad attività emergenziali che hanno costretto a mettere da parte l’ambizioso progetto culturale del Museo Mare, per fronteggiare interventi emergenziali quali alluvioni, la riqualificazione di aree degradate e torrenti cittadini, ed oggi viene ripreso in sinergia con la Soprintendenza”.
Isgrò ha richiesto anche la collaborazione dell’Università per la disponibilità dei locali ex – Poste di piazza Antonello, per la sistemazione di reperti: “La Soprintendenza è disponibile a concedere dei reperti di archeologia marina di epoca romana che, insieme a qualche altro recuperato della Soprintendenza del mare di Palermo, potrebbero essere allocati in due locali limitrofi all’Antiquarium di Palazzo Zanca. I restanti reperti potrebbero essere sistemati nei locali universitari delle ex–Poste, in piazza Antonello. I locali individuati – continua Isgrò – sono quelli utilizzati durante la Notte della Cultura per l’approntamento di un ufficio postale degli anni ’50-’60. In caso di indisponibilità, i reperti potrebbero essere collocati in altri locali al piano terra dello stesso palazzo. La terza location potrebbe essere Forte San Salvatore, in cui sistemare targhe, fregi, cannoni, àncore greche, romane e bizantine”. (Marco Ipsale)
sicchè per questo signore dopo ben 48 mesi di assessorato, pulire i torrenti, i tombini e asfaltare le strade ecc ( mai nonostante i soldi dell’ecopas)vuol dire EMERGENZA?? In una città civile significa ORDINARIA AMMINISTRAZIONE, ovvero servizi resi costantemente al cittadino che li paga con le tasse.Ammmetta piuttosto che è in campagna elettorale,perchè i cittadini non sono tutti fessi e servi come pensa lui, pseudomusei o meno