Il vicesindaco spiega come l'amministrazione intende lavorare per andare incontro alle difficoltà di tanti cittadini che non sanno come pagare il salatissimo tributo. Mantineo sta istituendo la commissione che stabilirà criteri e modalità per concedere riduzioni alle famiglie disagiate.
“La Tares non è né populismo né scarico di responsabilità ma pura verità. Si sconta un sistema sbagliato che abbiamo trovato e sul quale l’amministrazione è intervenuta e continua a intervenire in termini di gestione e riduzione dei costi. Stiamo facendo di tutto per ascoltare le tante lamentele che hanno ovviamente una base di fondatezza. Speriamo nel 2015 di avere una situazione differente”. Il vicesindaco Guido Signorino rompe il silenzio dell’amministrazione dopo giorni di polemiche infuocate sulla Tares e torna a spiegare perché adottare questa tassa sui rifiuti era una scelta praticamente obbligata per il Comune di Messina. In realtà lo aveva ripetuto all’infinito nei giorni che portarono all’introduzione del nuovo tributo, giorni in cui il dibattito era solo tra le quattro mura di Palazzo Zanca. Adesso che i bollettini hanno raggiunto i cittadini ed è esploso il caos, il vicesindaco non può far altro che spiegare ancora una volta che l’unica alternativa alla Tares sarebbe stato il dissesto. A questo punto quindi c’è un’unica via d’uscita: pagare questa tanto odiata tassa. Signorino è consapevole che oltre al momento di generale difficoltà economica dei messinesi c’è soprattutto un servizio rifiuti che non funziona e che rende ancor più insopportabile la salatissima Tares. Assicura che l’amministrazione sta lavorando proprio per incidere sui costi di gestione dei rifiuti che per il 2013 hanno toccato quota 44.500.000 ,00 euro. “Contiamo di portare il piano finanziario almeno a 40 milioni già per il prossimo anno” spiega Signorino che sottolinea che già su questo piano industriale presentato dall’Ato3 erano stati applicati tagli per un risparmio di 1.800.000,00 euro. “Chi dice che abbiamo preso il piano industriale così com’era e calato senza batter ciglio dichiara il falso. Siamo intervenuti nei limiti del tempo che abbiamo avuto a disposizione, in questi limiti un taglio c’è stato e su questa base continueremo ad operare. Per esempio stiamo già considerando di ridurre i costi sul personale delle partecipate sfruttando la possibilità di mandare in pensione chi ha raggiunto il 65esimo anno di età. Solo a Messinambiente contiamo di poter subito risparmiare tra i 300.000,00 e i 500.000,00 euro”.
Ciò che a questo punto il vicesindaco vuole provare ad ottenere è il rinvio dei termini anche per la seconda e terza rata, alla luce delle scelte operate in questa prima fase dal Governo. Entro una settimana su questo fronte dovrebbero arrivare le prime novità. Si sta lavorando anche per evitare che un nuovo salasso colpisca i cittadini alla fine dell’anno appena iniziato . La Tares, infatti, dovrebbe essere pagata entro l’anno solare a cui si riferisce. Per il 2013 Messina, insieme ad altri Comuni, aveva ottenuto qualche giorno di tempo in più, altrimenti a dicembre ci saremmo ritrovati con Tarsu 2011 e 2012 e Tares 2013. Lo stesso lavoro dovrà essere fatto per il 2014 e anche su questo fronte Signorino garantisce massimo impegno.
Contemporaneamente lavoro in campo Tares anche per l’assessore ai Servizi Sociali Nino Mantineo che sta costituendo la commissione che si occuperà di indicare quali famiglie possono beneficiare delle riduzioni che il Consiglio comunale ha introdotto nel piano tariffario della Tares. “Della commissione faranno parte un Dirigente o un funzionario del Dipartimento servizi sociali, due assistenti sociali e due soci di due associazioni di volontariato, ma ancora non abbiamo scelto chi ricoprirà questi incarichi. In questo momento stiamo cercando di mettere insieme due regolamenti: quello che definisce contributi e sussidi alle famiglie in difficoltà e il regolamento Tares nei punti che appunto prevede riduzioni o esenzioni” spiega Mantineo che assicura che l’iter sarà brevissimo. Verranno prese in considerazione soprattutto situazioni di famiglie numerose, con disabili o in difficoltà economiche. Saranno le stesse famiglie a dover presentare un’istanza, la commissione valuterà e stilerà una graduatoria fino alla copertura massima del budget a disposizione, 1.500.000,00 euro. Ci saranno però aiuti anche per le imprese. In quell’emendamento, che inseriva aiuti alle famiglie bisognose, c’era anche un passaggio che riguardava i commercianti che appartengono alle categorie 22, 27 e 29, cioè ristoranti, trattorie, osterie, pub, ortofrutta, pescherie, fiori, pizza al taglio,banchi di mercato di generi alimentari. Categorie che appunto avevano registrato i rincari più alti e che dovrebbero avere un aiuto in base a volume d’affari e fedeltà contributiva.
Tornando al vicesindaco un altro punto dolente da affrontare sono gli errori nei bollettini che i cittadini continuano a segnalare. “Era quasi impossibile che non ci fossero errori in 110.000 cartelle” ammette candidamente Signorino che rassicura i tanti che hanno trovato anomalie nel proprio bollettino. “Basta rivolgersi al Dipartimento Tributi e presentare le osservazioni. Qualsiasi costo in più verrà restituito a conguaglio dell’ultima rata”.
Resta però l’ombra dei ricorsi che pare molti cittadini vogliano fare. Signorino però non ha dubbi ed è assolutamente convinto che tutto il percorso seguito in questi mesi sia inattaccabile. “Non credo che ci siano gli estremi per un ricorso, sono stati adottati i criteri prudenziali che la circolare del Ministero Economia e Finanze indicava in base alla giurisprudenza per garantire piena legittimità delle scelte operate”.
Francesca Stornante
inattaccabile come la delibera per ripianare i debiti con la Tirrenoambiente?
l’ultimo comune d’Italia che per salvarsi chiede aiuto alle menti dell’ultima università italiana …. e poi i risultati non tardano ad arrivare
bravissimi in teoria, in pratica…
La veritâ é che bisogna pagare TANTO per un servizio INEFFICIENTE. Venga il Prof. Signorino a vedere cumuli di spazzatura sulle strade di S. Licandro e persino materassi sulla via Del Fante. è poi dove sono gli spazzini di quartiere? E le erbacce che spuntano? per non parlare delle BUCHE sulle strade (oramai IMPRATICABILI via Fiore a contrada Conca d’Oro e Viale Annunziata).
Se dobbiamo aspettare il 2015, vi consiglio di andarvene prima!
quando abbiamo votato il candidato accorinti lo abbiamo fatto nella speranza che i mille problemi che attanagliano da decenni la città di messina venissero affrontati, da quest’ultimo, in modo da far pesare nella popolazione il meno possibile le soluzioni che sarebbero state approntate. il calcolo era semplice: se quelli di prima rubavano i soldi dei contribuenti, per la città non potevano essercene; con questi che non rubano hai voglia a scialare….!? ma quì siamo davanti ad un paradosso di natura economica. a questo punto la domanda nasce spontanea: ma a spazzatura nta strada cu a leva?? oppure dobbiamo coniare il nuovo slogan “più tasse più spazzatura”
Avrei, se applicabile, un suggerimento… fermo restando che i cittadini paghino la prima rata (come se fosse un acconto), l’amministrazione s’impegni, formalmente fin da subito a sanare tutti gli errori che sono stati fatti sui calcoli entro la data di scadenza del versamento della seconda rata, che potrebbe essere, “allontanata” in modo che a partire da quel momento i contribuenti possano versare le quote corrette. Per quanto riguarda i meno abbienti che usufruiscono di eventuali sgravi potrebbero, a giustificazione del loro stato, esibire documentazione già in loro possesso e utilizzata già per sgravi diversi (es. esenzioni ticket per basso reddito o altro), non si capisce perchè istituire una commissione ad hoc. Andare a intasare i servizi sociali per una documentazione emessa già da una P.A. aggrava soltanto il carico per gli utenti e per gli stessi uffici. Con un po’ di buona volontà, al di la del modo con cui sia stata approvata la TARES, si darebbe un segnale importante…
una città sporca,piena di erbacce,con le strade sbudellate,la viabilità che è un disastro,col malcostume dilagante,con i servizi inesistenti ,in una città che definire cloaca è profumarla,si chiede di pagare un balzello iniquo e in moltissimi casi errato. SEcondo me è il comune che deve pagare i cittadini perche’ ancora non hanno preso i forconi………..
Ma pagare per cosa? Per l’immondizia che si accumula nelle strade, per la scarsa igiene delle stesse o per le voraggini?
Chi si e’ mangiato i soldi deve pagare non i cittadini, ora basta, il governo centrale chiede di stringere la cinghia, quello comunale chiede di impiccarsi con la cinghia, intanto a farne le spese siamo solo noi, riducetevi gli stipendi del70% , le auto e i vari portaborse, addetti stampa, portavoce e segretari vari cosi che voi che avete distrutto l’italia la ripariate, se un cittadino ruba viene giustamente condannato e incarcerato, per voi cosa ci vorrebbe?
Esilio su marte!
RIVOLUZIONE!!!!! Non si può, questa è una pura violenza. “Cambiamo Messina dal basso”… ci stanno levando anche le mutande, questo è il cambiamento dal basso! Io non la pago, possono venire anche a prendermi quello che non ho, li aspetto. E recapiterò personalmente al guru Renato la mia TARES. E voglio anche chiedere ( per mera curiosità) qual è il principio secondo cui un bimbo di 4 anni ed un adulto (30 anni o 60 anni, fa lo stesso) vengono considerati soggetti UGUALI per la “produzione” di rifiuti.
e che venga questo dissesto tasse inique e milioni di euro x permettere la bella vita a 4 gatti che non hanno idea di come si lavori. Ma è assurdo che sia io onesto cittadino che lavora a dover pagare per chi prende lo stipendio e poi va a fare la spesa o al bar, mandateli a casa tutti la bella vita è finita. Ma non esiste nessun organo governativo che può far luce su cosa o chi ha creato questo macello, la magistratura che fa ? la Guardia di Finanza che fa ?
io davvero non riesco a crederci… continuano a parlare pretendendo di avere ragione… istituiscono commissioni… parlano di risparmi di 1.800.000 euro…
il problema è che a fronte di un servizio inesistente si chiede un pagamento folle
il problema non è la tares e la copertura del 100%, ma il regolamento comunale che prevede storture inenarrabili
il problema non è l’istituzione di un gruppo di verifica, ma il fatto che in 6 mesi nessuno abbia fatti una analisi di questo genere
il problema non è recapitare 110.000 bollettini, ma farlo “almeno” in modo tracciabile
il problema non è chiedere ai cittadini di differenziare e di essere civili, ma fare in modo che le isole ecologiche siano capienti e funzionino
il problema non è “giustificarsi”, ma lavorare in modo efficace ed efficiente e non sparando cavolate e istituendo commissioni
e quanto potrei continuare…
che schifo…
FATECI LEGGERE E VERIFICARE HA COSA VOI TUTTI AVETE RINUNZIATO IN QUESTI MESI DELLA VOSTRA GESTIONE, MA NON HA CHIACCIERE COME FINO AD OGGI.
SIETE PEGGIO DELLA VECCHIA GIUNTA COMUNALE.
MA NON HAVETE vergognano.
SIG. SINDACO IL VINO CHE LEI COMPRA PASSEGIANDO PER LA CITTA E BUONO HA DIMENTICAVO ANCHE LEI CON LA MACCHINA BLUCONE LEX SINDACO BUZZANCA?
HA PRESTO FELICE CALABRO’ NON TIO VOTATO MA TIVOTERO SE CIO’ SARA’ NECESSARIO………..
TARES 2013 illegittima. Sarebbe conveniente, e, non soltanto sul piano strettamente politico, che, l’Assessore Signorino chiarisse ai cittadini se a prescindere dai motivi di opportunità finanziaria il Tares per il 2013 è legittimo, spiegandone anche i motivi. Infatti la gestione di questa operazione “salva messina” appare discutibile ,e, non solo, ma anche un pesante boomerang per le stesso Comune.
Ma un nuovo accorinti che sostisuisce il vecchio renato ormai borghesizzato non c’è??? E che vada a palazzo zanca a parlare a sti incapaci con il megafono dentro le orecchie!! Così anche accorinti impara cosa vuol dire avere un accorinti che alle calcagna che urla e protesta senza voler più ragionare.
Per la verità un neonato,con i suoi panni usa e getta,un bel po’ di rifiuti li produce!
La Sua è una proposta piena di buonsenso, ma è proprio il buonsenso che manca al Comune di Messina,insieme alla buona volontà di cui Lei parla.
Quanto alle famiglie disagiate,è giusto aiutarle ma bisogna anche educarle a fare la raccolta differenziata e a ridurre così la mole di rifiuti
Paghiamo malvolentieri perchè il servizio è inefficiente:lo spazzamento delle strade(tranne alcune)viene fatto raramamente e male,le erbacce non vengono eliminate dagli spazzini perchè”non gli compete”,si svuotano i cassonetti ma l’immondizia accumulata accanto ad essi viene lasciata…A Palermo il sindaco Orlando ha avviato dei controlli sul lavoro dei netturbini;perchè non lo si fa anche a Messina?E perchè non si multano coloro che sporcano,compresi i supermercati che continuano col volantinaggio?Solo assicurando un servizio degno di questo nome si può esigere chi cittadini paghino
Per dar risposta alla sua domanda dovrebbe chiedere lumi al governo nazionale e a chi ha votato in parlamento la Tares.
Piuttosto chieda invece ad Accorinti a quanto ammontano i debiti del comune di Messina (debiti pregressi) nei confronti delle amministrazioni che gestiscono le varie discariche alle quali Messina si rivolge per i suoi rifiuti.
Proprio perchè “fa male a tutti”, domenica 12 “tutti” a manifestare pacificamente alle 10:30 davanti al municipio.
la spazzatura è in strada, la città è lordissima e le strade sono uno schifo. Fate pena come quelli che vi hanno preceduto negli ultimi 20 anni. Adesso ci siete voi, è inutile quindi giustificare aumenti e pagamenti di tasse senza alcun servizio, tasse antidemocratiche come lo siete voi; e basta vedere anche il vostro passato politico.Le famiglie disagiate?? Cosa intendete per famiglie disagiate??Da grandi professori di economia, sapete quanto guadagna un operaio o un semplice impiegato, quando ha uno stipendio fisso e quando lo ha?? Cari borghesi ricchi, che vi mascherate da proletari senza esserlo mai stati, andate a casa.
Una certa parte dei messinesi ha votato Accorinti perchè pensava che il buon Renato risolvesse come d’incanto tutti i problemi e che d’un tratto svanissero tutti i debiti di Messina.
Cari messinesi ricordate che la giunta di Accorinti si è insiediata solo 7/8 mesi fa e “affrontare” i problemi non vuol dire al tempo stesso “risolverli” (anche perchè per “risolverli” ci vuole la “grana”).
Accorinti forse è “inadatto” per Messina (la terra dei buddaci)perchè troppo buono:
io al suo posto avrei dichiarato il dissesto il giorno dopo l’insediamento chiedendo i danni alle precedenti amministrazioni, ma nel contempo alzando al massimo tutte le aliquote di tutti i servizi (come previsto proprio dal dissesto di un comune…).
Non si può volere la botte piena e la moglie ubriaca…
C’è da dire al sig. Signorino dopo l’intervista “scarica barile” rilasciata ieri ad un TG locale..
…Vero è che la città è in “semi-dissesto” a causa delle passate amministrazioni che non hanno saputo gestire la cosa e che il costo dello smaltimento dei rifiuti ad essere onesti in parte è anche colpa del suo collega e assessore con le sue battaglie e cortei ecologici per Pace (l’ho detto..la vita è un boomerang e tutto torna indietro)
Quindi, usando un detto messinese, per quanto lui chieda a noi di fare sacrifici non vuol dire che dobbiamo risanare il bilancio della città durante il suo mandato solo per “fargli fare lo splendido”.
Mi scusi… Avrebbe la bontà e la pazienza di segnalarmi quali aliquote nn sono al massimo? Devo essermi perso qualcosa tra la moglie e la botte…
Si sta perdendo tempo in polemiche per nascondere incapacità e responsabilità…
Una risposta per lei e per tutti i messinesi che non hanno capito ancora come stanno le cose (NON CI SONO SOLDI) ce l’avrei:
DICHIARARE IL DISSESTO:ORA E SUBITO!
Cosi vi passa la voglia di fare proteste demagogiche!
Ma vi siete chiesti quanto deve il comune di Messina (per debiti pregressi) alle societa’ che amministrano le discariche?
CHI DEVE PAGARE?
i comunisti non sanno fare altro,ovvero aumentare tasse e spremere il cittadino che per loro non conta nulla. Naturalmente anche gli altri fanno pena, ci mancherebbe
PS: default subito
ohhh il sindaco Signorino……
salve a tutti,voglio dire la mia,ho sposato un messinese,e venga a messina due volte all’anno,vedo una città sporca,cassonetti strapieni,strade piene di erbacce e mi fermo qui,sennò non basterebbe la pagina,qui da noi si fa la differenziata,abitiamo in una casa da 120 mq,e paghiamo 186 euro all’anno,e siamo due di famiglia,ho notato che il messinese non conosce la differenziata,gli spazzini se vedono un pò d’erba dicono che non compete a loro,ma quali sono le loro mansioni?andare a prendere lo stipendio a fine mese?il danno lo fa il comune che non vuol far capire al cittadino che deve essere lui il primo ad essere civile con se stesso e verso gli altri,purtroppo,a mio rammarico,vedo che c’è un menefreghismo totale da parte del cittadino,se tutti facessero il loro dovere e comportarsi da cittadini modelli non si arriverebbe a pagare cifre astronomiche e senza avere un servizio perchè anche lì non c’è nessun controllo,dalle mie parti se ti beccano che butti l’immondizia fuori orario ti becchi la multa,e gli operatori ecologici quando spazzano le strade se c’è un pò d’erba la tolgono,e se fai la differenziata male la prima volta ti mandano una lettera di richiamo la seconda volta ti multano.Non voglio dire più niente,amo la Sicilia e anche Messina.
SIGNORINO CREDEVA ANCHE CHE AL DIPARTIMENTO PATRIMONIO E DEMANIO C’ERA UN REGOLAMENTO OMOGENEO ED ATTUALE E DEI DIRIGENTI CHE LO SAPEVANO, ED HA SBAGLIATO. COME SBAGLIA PER I RICORSI,. NON SOLO SONO DOVEROSI, MA SONO ANCHE POSSIBILI E DOVUTI.
NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE NON POTEVA SEGUIRE ALTRA STRADA, PROBABILMENTE SPERA CHE LA GENTE NON SAPPIA LEGGERE, CONSIDERANDO CHE LA STRADA LA INDICA LA STESSA LEGGE CHE LUI HA USATO PER FARE LA TARES.
ABBIA UN MINIMO DI ORGOGLIO , E DICHIARI LA VERITA’ : LA TARES CI SERVE PER FARE FINTI NUMERI DA METTERE IN UN FINTO BILANCIO, E FARE COSI’ FINTA DI GOVERNARE.
POTEVA USARE ALTRE STRADE, AD ESEMPIO METTERE MANO ALLA RIORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO RACCOLTA, O ALL’ ECOPASS, OPPURE AL PROBLEMA TIR, CHE AD UNA PRIMA LETTURA SEMBRANO SLEGATI, MA CHE SONO I FILI DELLA STESSA MATASSA.
Sarebbe interessante conoscere l’opinione del DG che, assunto il ruolo e vista la grande confusione, ha il dovere di assumersi le responsabilita’ per le quali e’ pagato dai cittadini Messinesi
Cara Liliana Parisi, i pannolini li ha ancora UN NEONATO non un bambino di 4 anni!!!
Il vero grande aiuto lo state dando alle famiglie più agiate che sono proprietarie di tantissime case nella zona nord non ancora censite, un accertamento in qualsiasi palazzo di recente costruzione con richiesta di acquisto e perennemente chiuso rivelerebbe l’evasione totale di centinaia di appartamenti.
Anche un bambino di dieci anni saprebbe come fare, strano che Signorino e Dell’Acqua non sappiano come si fa.
Perchè non fanno una gita in una qualsiasi città del nord e copiano le procedure con un costo abbastanza risibile?
Non so chi è peggio il disonesto o l’incapace, so con certezza che il cetrolo va sempre nel xxxx del contribuente onesto.
Vergogna.
Forse la demagogia la sta facendo lei…e se lei avesse ascoltato le dichiarazioni di questo signore avrebbe inteso quello che ho scritto.
Pur essendo sempre stato favorevole alla dichiarazione di dissesto, sono ben consapevole che non ci sono soldi..ma è anche vero che stiamo pagando lo scotto lasciato dalle altre amministrazioni che in parte è stato causa dal collega del sig. signorino quando si dichiarò sfavorevole al termovalorizzatore di Pace e che ora, ripropone sotto un altro nome. Quindi si faccia lei il conto, con le spese pubblicate qua su TempoStretto quanto avremmo risparmiato.
Tra l’altro non ho digerito come, avvalendosi di un minimo e di un massimo sia stato scelto il massimo calcolando i totali non si è capito come (ho una casa affittata dove ci sta una persona regolarmente denunciata e mi hanno mandato il calcolo con due persone di stato familiare oltre ovviamente alla metratura che nelle precedenti bollette arrivava corretta), creando poi quel macello all’ufficio tributi; che volendo essere maligno direi sia stato voluto visto che comunque voglio ben vedere le risultanze alle lamentele a giusto o a sbagliato che stanno facendo le persone che in questi giorni affollano quegli uffici.
Chi deve pagare? NOI TUTTI ma non in questa maniera vista l’odierna crisi e i tempi ristretti della questione.
Concludo dicendole che OVVIAMENTE al banco degli imputati ci stanno anche TUTTI quei signori che a palazzo zanca hanno accettato passivamente il balzello e che ora si lamentano….