Il Museo dei Peloritani, più forte del coronavirus, infrange l’isolamento ed arriva in tutte le case con i canti siciliani di tradizione della Settimana Santa.
Non si rinuncia, dunque, al consueto incontro con le “Voci della Passione”, ridotte quest’anno al silenzio a causa della pandemia anche in Sicilia, proponendo l’appuntamento nell’agorà dei social, in particolare YouTube e Facebook.
Condiviso, come sempre, con la Nobile Arciconfraternita della SS. Annunziata dei Catalani, l’iniziativa, giunta alla sesta edizione, andrà sulla scena virtuale da sabato 4 aprile.
Sarà un viaggio alla riscoperta dei dolenti canti di tradizione della Passione di Gesù Cristo, ricolmi di patos, da sempre con funzione catartica per sconfiggere il dramma della morte, facendo trionfare il mistero della vita e della salvezza cristiana.
Ad interpretare l’ampio repertorio di canti di area peloritana e nebroidea “con gli occhi della Madre” sarà Pinello Drago, cantore e polistrumentista, oltre che costruttore di aerofoni pastorali, di Galati Mamertino.
Ad introdurlo, lo Stabat Mater dei Cantori del Venerdì Santo di S.Stefano di Camastra ed il Martuorio, sempre del centro nebroideo, affidato alla voce del cuntastorie Peppe Lucifaro. Le performance sono precedute da slide con note informative e da un ricco apparato iconografico.
L’originale progetto multimediale, prodotto dall’associazione Kiklos per la collana “Tracce” del Museo, porta la firma di Mario Sarica, per la ricerca ed i testi, e di Simonluca Spadanuda, per la realizzazione videografica.