Dopo il match di Coppa le due squadre si ritrovano contro al San Filippo. Catalano: «Abbiamo bisogno di vincere», Rando: «Sarà una partita completamente diversa dalla precedente»
Di nuovo una di fronte all’altra, a distanza di pochi giorni. Cresce nuovamente la tensione in vista della stracittadina di Messina, stavolta valevole per il campionato. Ci sono in gioco punti pesanti e per questo, in primis, le due squadre hanno voglia di fare bene. Stavolta il teatro della sfida sarà il San Filippo, tirato a nuovo per apparire perfetto davanti alle telecamere di RaiSport, che trasmetterà la partita.
Arriva alla sfida con due sconfitte consecutive incassate e tanta voglia di rivalsa il Messina, che deve ancora rinunciare a Leon. Non fa drammi il tecnico, Gaetano Catalano, che anzi pensa positivo: «A parte il risultato, dalla gara di Coppa ho avuto le risposte che mi aspettavo, ho visto una buona risposta dopo la sconfitta di Ribera». Eppure non è mancato qualche mugugno per il ricco turn over deciso per la gara del Celeste, al contrario di quanto era stato detto alla vigilia della gara: «Avevo già staccato in due gruppi l’organico, tra quelli che avrebbero giocato mercoledì e quelli che giocheranno domani. Abbiamo una rosa ampia e anche gli under hanno dimostrato di non demeritare. Siamo stati puniti dagli episodi ma non meritavamo di perdere». La gara non è stata dunque sottovalutata, ma chiaramente il match di campionato sarà tutt’altra storia: «Abbiamo bisogno di punti, più di loro – ha aggiunto Catalano -. Loro sono una squadra che esprime un buon calcio, servirà il miglior Messina per vincere ed il pubblico avrà un ruolo fondamentale». Tanta la voglia dei rientranti, come Corona o Maiorano: «E’ una partita come le altre da vincere, da rimanere concentrati per due giorni – ha affermato il centrocampista ex Ancona -. Loro giocano e fanno giocare, prevedo una bella partita». L’Acr a più pressioni perché è più seguita? «Onestamente preferisco avere sempre i tifosi dalla mia parte, anche se questo comporta avere più pressioni. Ma ritengo che per i nostri sostenitori quello di domani non sia un derby, quelli veri sono con Catania e Palermo».
La sfida si giocherà ancora una volta sul filo tattico, anche perché i due allenatori si conoscono bene. Addirittura Rando ha allenato per qualche mese Catalano a fine carriera, quanto quest’ultimo ha vestito per qualche mese la maglia del Taormina in Eccellenza. Tra i due c’è grande rispetto, ma domenica ognuno difenderà la propria fazione. «Sono contento per la vittoria di Coppa, soprattutto per i ragazzi, per il morale – ha commentato Pasquale Rando -. Ora però dobbiamo pensare alla prossima partita, che sarà completamente diversa dalla precedente». C’è più timore per un calo fisico? «Dal punto di vista della condizione non dovremmo avere problemi, mi auguro che 48 ore siano bastate per farci trovare pronti». Tiscione è stato convocato ma non verrà rischiato se non sarà al cento per cento: «Dopo il Messina affronteremo Ragusa e Cosenza, non possiamo permetterci lunghi infortuni». Per quanto riguarda lo schema tattico, Rando potrebbe confermare il 3-5-2 provato in Coppa. Fino ad oggi il CdM ha conquistato solo un punto lontano dal Celeste (1-1 a Cava), mentre tra le mure amiche ha sempre vinto (5 su 5).