Parla la professoressa Donatella Falcone: «Era l’alunna che tutti gli insegnanti avrebbero desiderato»
La casa sarà più vuota, ma più vuoto sarà anche l’Istituto d’arte di Spadafora, dove Martina sarà ricordata come una studentessa modello. Si sentirà certamente più solo Michele Venuto, storico bidello della scuola che con Martina aveva un feeling speciale. Ogni mattina, appena varcata la soglia del portone, sapeva già cosa fare: avvicinarsi al gabbiotto e stringere la mano al sig.Michele
Anche lui ha sentito il bisogno di stringere in un abbraccio i genitori della diciassettenne in un attimo strappata alla vita.
«Sono stata contattata da un’alunna – racconta la professoressa Donatella Falcone, anche lei come altri colleghi presenti al reparto di rianimazione del Policlinico – sono senza parole. Era l’alunna che tutti i professori avrebbero desiderato, gentile, educata, disponibile, estroversa e sempre solare. Era dolce persino quando era un po’ imbronciata. In occasione dell’ultimo corso che abbiamo seguito a Firenze, siamo state a contatto 24 su 24 e non ho potuto far altro che apprezzarla di più».
La professoressa Falcone, che all’istituto di Spadafora insegna disegno dal vivo, con difficoltà, cerca di consolare i compagni di classe di Martina: «Realizzava anche delle splendide ceramiche, ha ottenuto i voti più alti della classe in tutte le discipline. Non ci posso ancora credere – ricorda la docente con aria incredula – e dire che alle compagne, scherzando, ripeteva sempre: io attraverso sulle strisce pedonali, così se mi investono mi pagano». (ELENA DE PASQUALE)