Non c’è ancora l’ufficialità ma la società giallorossa avrebbe bloccato gli schiacciatori Maccarone e Boscaini, reduci da campionati in A2 e B1. Il presidente Muscolino: «Lavoriamo per far diventare realtà quello che abbiamo detto»
La Pallavolo Messina non attende. Dopo la presentazione dell’allenatore Gianpietro Rigano, il Direttore Tecnico Natale Rigano, insieme al presidente Giorgio Muscolino, ha attivato i propri canali per rinforzare l’organico e centrare gli obiettivi prefissati dalla compagine societaria. Si cercano atleti che abbiano qualità ed esperienza ma soprattutto che siano in grado di interpretare la filosofia sportiva del nuovo corso giallorosso. E sarebbero già due i giocatori individuati che andrebbero a far lievitare il tasso tecnico dell’organico: gli schiacciatori Daniele Maccarone e Giuseppe Boscaini.
L’ufficialità non c’è ma la trattativa sarebbe ben avviata. Maccarone ha giocato le ultime due stagioni a Gela, tra A2 e B1. Classe 1980, è alto un metro e novantadue centimetri. Ottimo il curriculum anche di Giuseppe Boscaini, più giovane di sei anni rispetto a Maccarone e reduce da un positivo campionato in B1 con la maglia dello Sport Volley. Entrambi sarebbero stati convinti dal progetto del club e dalle capacità del coach Rigano.
Ancora non si sbilancia il presidente Muscolino: «Posso dire solo che stiamo continuando a lavorare per far diventare realtà quanto detto in conferenza martedì – spiega -. Stiamo valutando l’ingaggio di alcuni giocatori e già nel fine settimana potrebbero esserci degli annunci ufficiali. Voglio sottolineare l’entusiasmo che si respira lavorando con i fratelli Rigano. Hanno il volley nel sangue e questo non può che fare bene per la nostra società. Vogliamo crescere insieme per riuscire a fare qualcosa di importante con la città. Ogni contributo è prezioso, soprattutto quello di chi, fino ad oggi, ha fatto tanto per la Pallavolo Messina». Il massimo dirigente peloritano aggiunge in conclusione: «Ribadisco nuovamente che non stiamo operando solo sulla prima squadra, ma più in generale sulla strutturazione della società e sul settore giovanile. Senza organizzazione non può esserci futuro».
