Al PalaJuvara la compagine calabrese ha confermato il suo potenziale tecnico unito a un impianto di gioco ben collaudato portando a casa un 3 a 1
Non sono stati sufficienti cuore e orgoglio al Savio per fermare il passo del lanciato Golem Cinquefrondi. Al PalaJuvara la compagine calabrese ha confermato il suo potenziale tecnico unito a un impianto di gioco ben collaudato portando a casa l’intera posta in palio per 3 a 1. L’assenza della squalificata Buonfiglio ha influito sulle ultime due sconfitte soprattutto dal punto di vista degli equilibri tattici che la squadra salesiana aveva raggiunto. Mister Costantino ha dovuto cambiare l’assetto di gioco, con il sacrificio in un ruolo non consono alle proprie caratteristiche di qualche elemento della rosa.
La reazione avuta dopo la prova incolore di Barcellona è l’aspetto più incoraggiante in ottica salvezza. Senza la Buonfiglio (sugli spalti a incitare le compagne) e con una panchina ridotta ai minimi termini per le indisponibilità di Pino e Aloise, la formazione diretta in panchina da Mimmo Costantino ha opposto una valida resistenza alle calabresi per tutto il match: se si esclude il primo set, nei successivi Ingrosso e compagne si sono sempre mantenute nel vivo del gioco. A fare la differenza sul risultato finale la maggiore freddezza delle giocatrici di Salvago nelle fasi finali dei set.
L’approccio all’incontro del Savio è titubante, avverte forse in maniera eccessiva la pressione per la posta in palio. Il Golem approfitta delle incertezze altrui per mettere la freccia sin dalle prime fasi tanto da presentarsi al primo time out in vantaggio di cinque punti (3-8). Il set prosegue nel segno di Dascola e compagne che curando bene la fase difensiva mettono sotto pressione le locali; il resto lo fanno i tanti errori commessi dalle gialloblu in tutti i fondamentali che spianano la strada alla conquista del set da parte delle calabresi. A fare calare i titoli di coda sulla frazione d’apertura è il turno in battuta della Nieves Garcia che porta in dote tre punti di fila.
Dal secondo set in poi si vede in campo un Savio più spigliato, che difende meglio e costruisce con più efficacia il gioco in attacco. In campo si vede un certo equilibrio con le due squadre che si mantengono a stretto contatto. Solo piccoli strappi di un paio di punti che vengono sempre ricuciti. Il finale è un susseguirsi di emozioni, il Savio non riesce a concretizzare la palla set a disposizione sul 24 a 23, ne annulla una al Golem che al secondo tentativo riesce a chiudere il parziale. Un attacco finito out della Nielsen consegna il ventisettesimo punto e il 2 a 0 al team calabrese.
Ma la determinazione e la grinta delle messinesi sono quelle giuste e trovano completo sfogo in un terzo set a senso unico. In vantaggio di quattro punti al primo time out tecnico (8-4), il Savio mantiene sempre ben salda in mano l’inerzia del gioco allargando la forbice in maniera progressiva sino al +9 (22-13) che conserverà senza problemi fino al termine.
Sulle ali dell’entusiasmo, la formazione salesiana continua a spingere in avvio di quarto (9-4). Il Golem è meno preciso in attacco rispetto ai primi due set. Sul 13 a 8 un prolifico turno in battuta della Genovese cambia le carte in tavola permettendo alle ospiti di impattare e soprattutto recuperare quella grinta che sembrava essere un po’ scemata. Le giocatrici calabresi allungano sul 17-22 per poi chiudere la frazione con il punteggio di 19 a 25.