Inseguita da due anni e conquistata dalle ragazze magistralmente guidate da Andrea Caristi. Che numeri: 23 vittorie su 24 gare disputate
Ore 19,38 di sabato 25 maggio, un boato si leva forte dal Palabucalo spirato dai più di mille presenti con in testa il sindaco Cateno De Luca che gremiscono in ogni ordine di posti la struttura sportiva santateresina. L’Effe Volley S. Teresa è in serie B2, 24 anni dopo la squadra di pallavolo femminile locale ritorna nell’ambita categoria, l’ultima volta lo fu sotto la maglia dell’Alliatour del presidente Giuseppe Puglisi e dell’allenatore Pippo Giorgianni.
A parte l’evento agonistico si è assistito ad una vera e propria festa della sport, una macchia di colore rossoblu (questi sono i colori sociali della squadra neo-campione di Sicilia) con coreografie spettacolari che hanno visto i ragazzi della “curva Effe” impegnati per tutto il giorno sin dalle prime luci dell’alba ed uno tifo sportivo ma incessante per tutta la durata della gara. Una gara che ha avuto poca storia e che mai è stata in bilico tant’è che è durata poco più di un ora. Troppo diverse erano le motivazioni tra le due contendenti, il team messinese coronava il sogno della “vita” accarezzando un obiettivo sfiorato per due anni consecutivi, la squadra ospite giungeva già condannata alle semifinali play-off avendo perso la settimana prima tra le mura amiche contro l’Hobbit Scordia.
Così come nella prima gara play off Big, Caristi schierava un sestetto iniziale senza libero e con Pilar Miranda e Andreea Serban di banda, Alessandra Maccarrone opposto, Sonia Camelia e Alessandra Munafò centrali con Gabriella Girone libero. Il primo set iniziava con le ospiti avanti ( 3-5), reazione immediata locale per il10-5. Sul 12-8 il tecnico ospite Calcaterra chiamava il primo time out. Poi allungo con Miranda al servizio sino al 20-13, secondo time out ospite ma nulla da fare per il 25-16 finale. Il secondo parziale scivolava via velocemente anche grazie ad un lungo filotto in battuta di Alessandra Munafò che sfruttava la sua ormai famosa flot-jump. 25-12 e 2 a 0. In quel momento l’adrenalina dentro la palestra comunale saliva vertiginosamente ed il pubblico presente sentiva vicinissimo il traguardo per il quale si era battuto dall’ inizio della stagione.
Il terzo ed ultimo set vedeva subito avanti Castelvetrano sino al 0-3, poi allungo effe prima sul 10-5 e poi sul 15-10 sino a giungere al 24-17 con ben sette match-ball, quattro dei quali annullati e punto decisivo di Andreea Serban per il 25-21 ed il definitivo tre a zero che mandava in tripudio i tifosi. Una partita la cui cifra tecnica ci ha confermato la grande maestria a muro e difesa delle giocatrici effine che in questi due fondamentali hanno sovrastato le pur quotate avversarie che un mese fa le avevano battute nella finale di Coppa. Determinante anche l’incisività in fase di servizio che ha costretto le avversarie ad una ricezione poco pulita e quindi conseguentemente poche possibilità di mettere l’esperta palleggiatrice Di Maria in condizione di dettare i tempi di gioco limitando al minimo le scorribande dal centro.
In grande forma tutte le attaccanti da Pilar Miranda incisiva le sue bordate al fulmicotone ad Andreea Serban per proseguire con Alessandra Maccarrone (la bandiera della squadra insieme a Fabiana Cannata per la lunga militanza). Dal centro puntuali in attacco e micidiali a muro e difesa Munafò e Camelia. In regia Gabriella Girone ha zittito anche i più scettici denotando una notevole crescita dall’inizio di stagione e ben distribuendo il gioco senza dare punti di riferimento alle avversarie e non disdegnando un oscuro ma redditizio lavoro difensivo. Alla fine festa grande con tanto di sfilata per le vie del paese e fuochi di artificio per una squadra che ha fatto dello spirito di gruppo l’arma vincente con un ruolo fondamentale operato da chi ha giocato meno in questi mesi ma che ha sostenuto la squadra come se fosse in campo. Ed allora vanno ricordate Rosanna Irato e Fabiana Cannata (per entrambe un passato in B), Giulia Leandri, Valentina Cicala ed Antonella Pedale. Una menzione a parte per il libero Rosa Letizia, la fotografia della compattezza dello spogliatoio santateresino, che nonostante fosse in stato interessante era in panchina a soffrire e ad incitare le compagne. Del roster hanno fatto pure parte a fasi alterne Manuela Galletti, Nina Gioia e la giovanissima “ mascotte “ Giulia De Luca.
Con questa prestazione si chiude un’annata storica che ci consegna un “dream team” capace di collezionare 23 vittorie su 24 gare disputate tra campionato e Play-off. 68 punti conquistati con 71 set vinti e 11 persi. E’ la vittoria di tutto l’ambiente ma soprattutto del tecnico Andrea Caristi che creato un gruppo monolitico ed un gioco di squadra vero tant’è che gara dopo gara le giocatrici a finire in doppia cifra nella casella punti realizzati erano sempre parecchie. Una squadra che a campionato abbondantemente inoltrato ha dovuto fare a meno del miglior libero della categoria – Rosa Letizia – e successivamente anche del suo sostituto prontamente ingaggiato , Manuela Galletti. Una squadra che a differenza del passato ha vinto indistintamente in casa e fuori e che forse ha sciorinato le migliori prestazioni lontano dalle mura amiche , vedi trasferta col Messina Volley e contro lo Scordia. Una squadra che ha avuto la prontezza di orgoglio per rialzarsi nelle due occasioni in cui è caduta, la prima alla vigilia di Natale in quel di Milazzo contro la Nino Romano, la seconda proprio contro il Primeluci Castelvetrano nella finale di Coppa Sicilia. Si chiude un anno trionfale che resterà negli annali dello sport cittadino e che chi ha avuto la fortuna di esserne protagonista potrà raccontare ai propri nipotini.
… ma cu ti lavia a diri….
Complimenti a tutto l’ambiente.