Cantieri “pericolanti” e abbandonati nella parte alta del Torrente Trapani: a rischio la pubblica incolumità

Cantieri “pericolanti” e abbandonati nella parte alta del Torrente Trapani: a rischio la pubblica incolumità

ELENA DE PASQUALE

Cantieri “pericolanti” e abbandonati nella parte alta del Torrente Trapani: a rischio la pubblica incolumità

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lunedì 16 Aprile 2012 - 22:42

La zona è quella degli edifici del complesso la “Residenza” di recente posti sotto sequestro. Il forte vento dei giorni scorsi ha causato il distaccamento di alcune pedane dell’impalcatura “piovute” sulle macchine posteggiate nei pressi. Cittadini preoccupati

Se il fatto che stiamo per documentare fosse avvenuto in un altro luogo, sarebbe forse potuto rimanere una segnalazione come tante altre capita di pubblicare in giorni in cui il maltempo crea danni e disagi alla cittadinanza. Le circostanze però, come emerge dalla nota del consigliere comunale Peppe Chiarella, contattato da alcuni cittadini legittimamente preoccupati, impongono una riflessione ben più ampia. Facciamo un passo indietro e torniamo allo scorso sabato (14 aprile, ndr), quando la pioggia ma soprattutto il forte scirocco ha imperversato sulla città, causando problemi sia in centro che in periferia, come dimostra anche l’incidente occorso ad un operaio dell’Ato3 colpito da un ramo staccatosi da un albero. Ma veniamo al “caso”: i disagi non hanno risparmiato il Torrente Trapani alto, nella zona dove di recente (vedi correlato), sono state poste sotto sequestro le palazzine in corso di realizzazione del complesso “La Residenza”.
A causa del violentissimo scirocco, da una delle impalcatura che circondano gli scheletroni in cemento rimasti “nudi” a seguito del provvedimento giudiziario che ha imposto il blocco dei lavori, si è staccata una pedana in lamiera che con violenza si è andata a scagliare contro il parabrezza di un delle auto posteggiate proprio ai piedi del palazzone. Una tragedia sfiorata solo per un soffio dato che a ridosso degli edifici al momento ridotti ad aree di cantiere, si trovano gli altri lotti facenti parte del complesso la Residenza, completati e abitati.
Il motivo per cui quanto appena descritto non è una segnalazione come altre, lo si individua attraverso le immagini. Gli scatti che avrete modo di sfogliare cliccando su photogallery, infatti, immortalano una situazione in cui il pericolo, che può diventare anche mortale, è al’ordine del giorno. E ciò perché i palazzi rimasti a metà sono avvolti dalle “imbracature” in ferro che sarebbero servite agli operai per i lavori, ma che sono invece rimaste abbandonate a sé stesse, senza alcun intervento che abbia messo in sicurezza l’area di cantiere. In molti casi pedane equivalenti a quelle volate giù lo scorso sabato, sono poggiate su altre impalcature e anch’esse sono pronte alla “fuga”. In molti punti i tubi in ferro si “affacciano” pericolosamente rimanendo in bilico. In altri angoli, sempre ad alta quota, sono abbandonate mattonelle e secchi pieni di cemento ormai solidificatosi. Fotografie che parlano da sole perché questa volta a “piangere”, loro malgrado, sono solo i proprietari della vettura, ma la prossima volta potrebbe andare peggio. (ELENA DE PASQUALE)

(SERVIZIO FOTOGRAFICO DINO STURIALE)

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