Il Comune non accoglie la richiesta di assegnazione di un’unità immobiliare da adibire a sede dell’associazione. Cristina Puglisi Rossitto, presidente della Onlus di Messina “Gli Invisibili”, spiega le ragioni del suo disappunto
“Abbiamo iniziato le operazioni di sgombero della stanza che ci hanno prestato (all'interno di uno studio privato) e che dobbiamo liberare al più presto. Fino a quando non avremo una sede la nostra attività di volontariato è sospesa”. Così, Cristina Puglisi Rossitto, presidente de “Gli invisibili” di Messina, esprime la sua indignazione nei confronti di un “No” dell’amministrazione comunale dall’effetto, letteralmente, paralizzante. Con un post pubblicato sulla pagina del gruppo facebook dell’associazione, Gli Invisibili mostrano l’immagine di un documento che ha fatto molto discutere.
“Quando abbiamo costituito l’associazione”, spiega la presidente, “non c’erano esigenze di gestione particolari, quindi abbiamo adibito una stanza di un immobile privato a servizio dell’attività di volontariato. Questa stanza viene usata come magazzino per la raccolta e la gestione dei prodotti donati da destinare alle famiglie in stato di necessità. L’associazione è progressivamente cresciuta e con l’espansione dell’attività è diventato davvero difficile coordinare il tutto. Per questo motivo, abbiamo presentato al Comune una richiesta di assegnazione di una unità immobiliare da adibire a sede dell’associazione, così da poter dare un punto di riferimento ai donatori e ai volontari”. Alla domanda, presentata all’ufficio demanio e patrimonio nel mese di febbraio, è seguita una risposta essenziale, per usare un eufemismo, “la domanda non può essere accettata così come proposta”.
“Non capendo cosa intendessero”, racconta Cristina Puglisi Rossitto, “ho inoltrato tramite PEC una richiesta di chiarimento all’ufficio comunale in cui esprimevo il desiderio di conoscere la modalità con cui formulare correttamente la domanda”. La seconda risposta è riportata in allegato al post pubblicato sulla pagina del gruppo “Gli Invisibili” in cui si legge: “il comodato d’uso gratuito non è compatibile con i principi di economicità e redditività del patrimonio pubblico”. Una risposta di due righe che liquida le speranze di una Onlus che in questi ultimi mesi si è spesa per il sostentamento di oltre 300 persone. “Essere trattatati in questo modo lascia l’amaro in bocca”.
“Inizialmente”, precisa la presidente, “sul post si leggeva ‘dal basso ci hanno scaraventato ancora più in basso’. Questa frase ha suscitato l’attenzione del movimento Cambiamo Messina dal Basso. Un rappresentante del movimento, mostrandomi solidarietà e vicinanza per l’accaduto, si è giustificato dicendo che all’interno degli uffici del comune i dirigenti agiscono in autonomia e che il movimento non può rispondere delle loro azioni. Pur accogliendo con il beneficio del dubbio questa versione , ho comunque replicato dicendo che anche se la giunta o il sindaco non ne sanno nulla sono comunque responsabili dell’operato dei dirigenti. Nonostante tutto, io ho compreso bene la posizione del movimento, e ho ritenuto che fosse corretto eliminare quella frase in attesa di chiarimenti”.
Il punto è che “chi ha firmato quel diniego deve dare delle risposte, perché non può liquidarci in questo modo. Non è corretto, né nei confronti dell’associazione e dei donatori né verso le persone che sosteniamo, così come non lo è nei riguardi di quelle associazioni che quotidianamente si trovano ad affrontare questo tipo di amministrazione che le congeda con due righe prestampate, senza curasi del loro operato né dei vantaggi che porta al Comune. Il volontariato fa quello che il pubblico non vuole o non può fare”.
Il tutto lascia intendere che ci sia un cortocircuito politico-amministrativo a Palazzo Zanca causato dall’incongruità tra volontà dei rappresentanti istituzionali del movimento e azione amministrativa della macchina comunale. “Qualcuno deve pur prendersi la responsabilità di quelle parole”.
Nel frattempo gli invisibili restano in stand-by in attesa di un sussulto dell’amministrazione. “Non possiamo e non vogliamo puntare il dito contro nessuno al momento. Aspettiamo che la giunta dia indicazioni chiare su che strada intende prendere e solo successivamente prenderemo una posizione”.
Gabriele Quattrocchi
Purtroppo bisogna denotare ennesima incapacità dell’amministrazione di fare passare ai dirigenti di palazzo zanca (ancora inspiegabilmente tutti al loro posto) l’indirizzo strategico di quello che si dichiarava come un nuovo corso.
Dunque:
A. L’amministrazione non è capace di dare indirizzò strategico neppure su questioni fondanti e neppure dopo un anno
B. I dirigenti ricevono indicazioni chiare ma se ne infischiano
C. Vengono firmate carte e disposizioni senza neppure leggere le domande
D. Sono tutti in malafede e giocano a scaricare gli uni sugli altri le responsabilità
Infine, mi piacerebbe molto leggere i report economici relativi ai canoni di noleggio del salone delle bandiere e delle sale del palacultura che, stando ai criteri di assegnazione stringenti, dovrebbero avere portato in un anno notevoli benefici economici a meno di non essere stati concessi gratuitamente…
Purtroppo bisogna denotare ennesima incapacità dell’amministrazione di fare passare ai dirigenti di palazzo zanca (ancora inspiegabilmente tutti al loro posto) l’indirizzo strategico di quello che si dichiarava come un nuovo corso.
Dunque:
A. L’amministrazione non è capace di dare indirizzò strategico neppure su questioni fondanti e neppure dopo un anno
B. I dirigenti ricevono indicazioni chiare ma se ne infischiano
C. Vengono firmate carte e disposizioni senza neppure leggere le domande
D. Sono tutti in malafede e giocano a scaricare gli uni sugli altri le responsabilità
Infine, mi piacerebbe molto leggere i report economici relativi ai canoni di noleggio del salone delle bandiere e delle sale del palacultura che, stando ai criteri di assegnazione stringenti, dovrebbero avere portato in un anno notevoli benefici economici a meno di non essere stati concessi gratuitamente…