Il presidente calabrese dell'Unc, Cuoco: le Aziende sanitarie hanno "buchi" di bilancio mostruosi, ma non pagano la copertura assicurativa dei volontari
Davvero particolare, la situazione denunciata dal presidente regionale per la Calabria dell’Unc – l’Unione nazionale consumatori – Saverio Cuoco. Dalle parti nostre, la solidarietà è ancòra un Valore. Così, sono in tanti coloro i quali, vista anche la lentezza delle operazioni fin qui…, vorrebbero dare una mano a vaccinare.
E le Istituzioni?
Sono disponibili, sì. Ma solo se tu, volontario, per prestare – gratuitamente, s’intende – la tua opera a tutela della salute di tutti, sei disposto a pagare l’assicurazione sanitaria di tasca tua.
Stiamo parlando di medici in pensione, paramedici e assistenti sanitari «che hanno dato la propria disponibilità a collaborare per la campagna di vaccinazione». Ma di fatto non possono proprio perché gli Enti preposti non pagano neppure la loro posizione assicurativa.
«Una vergogna», tuona Cuoco. Specie perché si tratterebbe di versare «importi irrisori» e non si fa, a fronte però delle «cifre stratosferiche del debito sanitario accumulato dalle Aziende sanitarie calabresi».
Non c’è solo il paradosso, qui, riflette Saverio Cuoco, ma decisamente qualcosa in più. Certo, «un atteggiamento meno leggero avrebbe potuto evitare l’ultimo posto per vaccinazioni alla nostra regione e probabilmente, cosa più importante, anche alcuni decessi e posti preziosi occupati in reparti covid o in terapie intensive degli ospedali».