Chiusa una casa d'appuntamento a Reggio Calabria.

Chiusa una casa d’appuntamento a Reggio Calabria.

Redazione

Chiusa una casa d’appuntamento a Reggio Calabria.

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mercoledì 06 Febbraio 2008 - 08:50

In manette la prostituta casalinga che amministrava la “maison de l'amour-.

L’operazione portata a segno dai militari del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha permesso di smascherare un grosso giro di prostituzione. Arrestata una donna di nazionalità colombiana di anni 44, ritenuta responsabile del reato previsto e punito dall’ art. 3 della L. 75 del 1958 (cosiddetta Legge Merlin), in quanto tenutaria e amministratrice di una casa d’appuntamento. Nell’ambito della suddetta operazione, finalizzata a contrastare lo sfruttamento della prostituzione, le Fiamme Gialle, hanno anche denunciato a piede libero un’altra donna (di anni 41 e nazionalità italiana) per concorso nel reato di sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù. Il servizio è frutto di una lunga ed accurata attività di osservazione e appostamento. Ad insospettire gli investigatori un strano movimento di autoveicoli e persone che sostavano in una via che, di norma, è utilizzata solo come transito e non consente la sosta. I militari avevano inoltre notato che a “popolare- quella viuzza reggina erano soprattutto persone non residenti e di sesso maschile. I finanzieri, una volta individuata l’abitazione sita in località Sbarre Superiori, hanno fatto irruzione all’interno della stessa ritrovando due donne ed un transessuale in inequivocabili atteggiamenti.

Il blitz dei finanzieri e le relative perquisizioni effettuate all’interno della “maison- hanno consentito di fugare gli ultimi dubbi: il materiale rinvenuto era chiaramente strumentale allo svolgimento dell’attività sessuale dietro corrispettivo in denaro. La documentazione sequestrata e le dichiarazioni rilasciate dai soggetti presenti sul luogo hanno consentito di individuare la direttrice dell’illecita attività e di scoprire i prezzi praticati. La colombiana amministratrice della casa d’appuntamento conservava, tra i propri effetti personali, un libro mastro contenente l’elenco dei clienti nonché le prestazioni richieste. Tra i beni sequestrati anche denaro contante per oltre € 500 nonché numerose carte di credito e di pagamento.

Giusj Santacaterina

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