Fabrizio Sergi, giovane regista di Santa Teresa in corsa per il David di Donatello

Fabrizio Sergi, giovane regista di Santa Teresa in corsa per il David di Donatello

Giusy Briguglio

Fabrizio Sergi, giovane regista di Santa Teresa in corsa per il David di Donatello

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martedì 06 Maggio 2014 - 10:33

"Con un sorriso" è il cortometraggio realizzato da Fabrizio Sergi che partecipa al progetto web "Vota il tuo corto preferito" indetto dall'editore Vito Pacelli. Il corto più votato riceverà una menzione speciale alla prossima edizione dei David di Donatello

Ventiquattro anni, santateresino doc, una passione per l’arte sin dai primi anni di vita ereditata dallo zio Nino Ucchino, ha conseguito nel 2013 una laurea in Dams con indirizzo Tecniche dei Media e Fotografia alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Messina. Stiamo parlando di Fabrizio Sergi, un giovane promettente con l’amore per la regia che gli ha già regalato diverse soddisfazioni. Il successo non gli ha mai fatto dimenticare il suo paese di origine e proprio a Santa Teresa nel 2012, nel quartiere Borgo Marino e in parte nei pressi della Basilica dei S.S. Pietro e Paolo d'Agrò, ha girato il cortometraggio “Con un sorriso” che partecipa al progetto web “Vota il tuo Corto preferito”: l’attore protagonista è Antonio Catania che veste i panni di Amedeo Tecch, un imprenditore trafitto da un pesante rimorso di coscienza e che solo grazie alla fede riesce a redimersi. “Con un sorriso” nel 2013 concorre a buon merito nella sezione corti ai David di Donatello insieme a più di un centinaio di corti in corsa per l'ambito premio non riuscendo però a rientrare nella cinquina finale. Da qualche mese, grazie ad un iniziativa dell'editore Vito Pacelli, direttore artistico del progetto, è stato organizzato un evento collaterale online in collaborazione con l'Accademia del Cinema Italiano che permette un "ripescaggio" dei corti già giudicati nella scorsa edizione dei premi David di Donatello, offrendo al primo classificato, tramite votazione popolare da casa, la possibilità di aggiudicarsi una menzione speciale alla prossima edizione dei David.

Si può votare il corto dal link http://www.booksprintedizioni.it/votazione-david-di-donatello/corto.asp?id=3309 o dal sito del regista www.fabriziosergi.it, cliccando sul primo link in evidenza.

Quando hai iniziato a interessarti al cinema? Il cinema ha sempre suscitato in me un fascino incredibile, fin da piccolissimo, e ho spesso creduto nella possibilità di poter trasformare in fotogrammi idee, pensieri, storie. Una passione che mi accompagna ormai da sette anni. Ho iniziato nel 2007, quasi per gioco, realizzando con una fotocamera un breve reportage amatoriale sull'isola di Favignana. Ero uno studente del liceo classico "E. Trimarchi" di Santa Teresa di Riva, al quale, tra l'altro devo molto. Nel 2008, infatti, proprio grazie ad un premio nazionale da parte del MIUR per un mio corto dal titolo "Come l'araba fenice", ho ricevuto l'input necessario a proseguire e da lì non mi sono più fermato, studiando ed interessandomi di regia cinematografica.

Perché questa passione per i corti? Personalmente vedo il corto come il sunto dell'idea. Si dice che siano il trampolino di lancio per noi giovani, ed in effetti è così, ma di certo non sono più "semplici" da realizzare rispetto ai lungometraggi. Racchiudere in pochi minuti una storia è sempre un' impresa ma la soddisfazione di riuscire a realizzare tutto in poco tempo non ha paragoni. Paradossalmente, senza i cortometraggi, non avremmo avuto il grande cinema.

Parlaci di “Con un sorriso”. L’idea nasce in seguito ad un incontro con il noto attore Antonio Catania. Il progetto si concretizza in breve tempo coinvolgendo nel giro di pochi mesi un gruppo di giovani della riviera ionica messinese pronti a confrontarsi sul set, arricchendosi tra l'altro di comparse del luogo. "Con un sorriso", oltre ad essere un corto indipendente, è un grido di speranza, un corto attuale incentrato sulla crisi economica e sulla conseguente disoccupazione. Fin dalla sua diffusione, il corto ha riscosso successi di critica in vari concorsi nazionali, aggiudicandosi premi e menzioni

Qual è la situazione del cinema indipendente italiano? Sembrerebbe discreta ma non buona. Trovo che il problema, mercato e industria a parte, quindi tralasciando i costi di produzione di un film, stia essenzialmente qui: la difficoltà di trovare ascolto, su più livelli. Condizione assolutamente paradossale se si pensa alla moltitudine dei linguaggi, dei canali, degli strumenti a nostra disposizione. La difficoltà a far conoscere i propri lavori, per un giovane, in Italia, è ancora molta.

Attualmente stai lavorando a qualche progetto? A giugno concluderò le riprese per un nuovo corto dal titolo "Riflesso" con l'attore Daniele Perrone. Le idee sono molte. Di tanto in tanto aggiungo nuovi elementi ad un soggetto, dal quale spero, un giorno, di poterne trarre un film. Per il momento mi concentro su quello che ho cominciato e non ancora completato.

Giusy Briguglio

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