Tempostretto ha seguito in diretta la seduta notturna che si è chiusa alle 02.30 e che ha portato all'approvazione del Piano di Riequilibrio decennale. Da questo documento dipende l`adesione al cosiddetto salva-comuni e l`accesso al Fondo di Rotazione nazionale. GALLERY DI SERENA CAPPARELLI
Il piano di riequilibrio approda finalmente in Consiglio comunale, accompagnato dal parere favorevole dei revisori dei conti e da un vagone di polemiche. In primis, quelle sulla tempistica, sollevate da praticamente tutti i gruppi consiliari, che in questi ultimi giorni hanno continuamente rinfacciato all`amministrazione Accorinti di portare in aula le delibere più importanti all`ultimo momento utile. Il termine ultimo per approvare la manovra finanziaria scade, infatti , entro la mezzanotte di oggi ed i consiglieri avranno pochissimo tempo a disposizione per aprire il dibattito ed arrivare alla votazione della delibera, da cui dipende l`adesione al cosiddetto salva-comuni e l`accesso al Fondo di Rotazione nazionale.
Poi, ci sono anche le polemiche di natura politica, paradossalmente alimentate da chi un anno fa sposava in toto il progetto di Accorinti ed oggi lo abbandona perché sente traditi quei valori che dovevano guidare la rivoluzione dal basso , per cambiare la città e chiudere con il passato e con le vecchie classi politiche, che hanno indebitato il Comune ed i cittadini. La fuoriuscita dal gruppo "Cambiamo Messina dal Basso" di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo non sarà indolore e probabilmente farà da apripista a nuove defezioni e nuovi divorzi.
Ma oggi è il giorno, anzi la notte del piano di riequilibrio e tutto il resto, per adesso, va accantonato. Dopo 14 mesi dall`insediamento dell`amministrazione Accorinti e ben due proroghe, di cui la giunta ha potuto beneficiare per effetto della normativa nazionale, è arrivato il momento della verità in Consiglio comunale. In attesa dei giudizi decisivi del Ministero dell`Interno e della Corte dei Conti.
La corsa per salvare il Comune di Messina dal default ha inizio.
I LAVORI D`AULA IN DIRETTA
ORE 22 : Il Consiglio inizia con tre ore di ritardo rispetto all`orario fissato.La presidente Emilia Barrile ha aperto la seduta con 29 consiglieri presenti su 40. Il consigliere Pierluigi Parisi ha chiesto il prelievo della delibera che contiene il Piano di riequilibrio decennale per passare alla trattazione dell’importante documento finanziario. Prima di poter avviare i lavori è stato necessario attendere la fine dell`incontro tra l`amministrazione comunale ed i rappresentanti delle Circoscrizioni chiamati ad esprimere parere obbligatorio ma non vincolante. I quartieri si sono così espressi: primo e secondo hanno optato per l`astensione tecnica; terzo e quarto hanno espresso parere negativo; anche da quinto e sesto quartiere è arrivata l`astensione tecnica.
L`ASSESSORE SIGNORINO: La deliberazione che stiamo per trattare è decisiva per il futuro della città. Possiamo scegliere la strada dell’autonomia, dell’autogestione o quella del dissesto finanziario a cui la città andrebbe incontro. Il lavoro svolto dall’amministrazione ha consentito di realizzare un censimento credibile della condizione del Comune, abbiamo avviato ttento e scrupoloso esame della massa debitoria, cercato le risorse con le quali fare fronte, censito e valutato il grado di rischiosità del debito latente e individuato il percorso positivo per uscire dal tunnel di questo debito. L’amministrazione presenta un piano costruito sulla base dell’individuazione delle risorse sula base delle economie e dell’effficientamento, una parte di risorse si riferiscono alla necessità di ridurre una parte dei servizi, le nuove imposte sono poche e orientate ai principi di equità. Le risorse individuate provengono da progetti di riqualificazione dei servizi e grandi progetti di efficientamento.
Il Comune di Messina può uscire dal tunnel del debito se trova anche il suo riequilibrio amministrativo oltre che finanziario. Il piano che andiamo a proporre ha misure di risparmio sul personale che non inibiscono le strategie possibili del rinnovo del personale stesso. E misure che sono state previste non si fondano su un’unica giocata ma su una serie di strategie fattibili perché crediamo che molti piccoli interventi hanno più probabilità di successo. Questo piano ha caratteristiche di solidità, sostenibilità, equità. Con il dissesto i margini dell’autonomia amministrativa vengono ingessati e perde anche la città. Tra i due scenari scommettiamo su quello del pre-dissesto perché riteniamo che questi interventi possano consentire alla città di superare il momento drammatico gettando le basi della ripresa economica, sociale e civile.
NICOLA CUCINOTTA (Pd), presidente della Commissione bilancio: Non siamo stati messi nelle condizioni di operare nei tempi previsti, soprattutto per ascoltare i dirigenti . Il segretario generale rifacendosi alle decisioni della Corte dei Conti in commissioe ha affermato che nulla impediva lla trattazione del piano di riequilibrio prima del consuntivo, adducendo che il piano di riequilibrio non è un problema. La commissione ha esaminato i debiti delle partecipate, i debiti fuori bilancio anche quelli potenziali. Cucinotta ha concluso sottolineando quindi il lavoro svolto in pochissimi giorni e che si è prolungato fino a questa sera quando sono stati ascoltati tutti i dirigenti.
PIPPO TRISCHITTA (Forza Italia), vice-presidente della Commissione Bilancio: Il Comune di Messina non è tra i più a rischio d'italia, ci sono stati esempi di situazioni ben più gravi, pertanto dobbiamo fare il possibile per scongiurare il peggio. In ogni caso dal punto di vista tecnico il lavoro fatto per il piano di riequilibrio è condiivisibile. Come commissione abbiamo operato senza sosta nonostante la giunta non ci abbia messo nelle condizioni di operare. Da vicepresidente credo di avere svolto il mio ruolo con attenzione e come richiesto e mi auguro che al più presto tutto torni come prima e Mondello rientri al suo posto come presidente
DANIELA FARANDA (Nuovo Centrodestra): Siamo arrivati quasi alla scadenza del termine ultimo. Questo piano non ha visto la condivisione con l’aula nonostante fosse stata richiesta. Avevo chiesto che il Consiglio venisse coinvolto nella redazione di questo piano per poter conoscere il percorso di risanamento dei debiti del Comune. Nulla di questo è avvenuto. C’è stata solo una seduta della Commissione Bilancio durante la quale è stata illustrata solo una tavola sinottica, un riassuntino. Da quel che vediamo oggi sappiamo che la maggior parte delle entrate deriva da una maggiore pressione fiscale. Tra le economie vediamo invece riduzione fitti passivi, rimodulazione del catasto, riorganizzazione del personale. Su una serie di voci restano dubbi e non abbiamo avuto il tempo di approfondire. Non sappiamo neanche se c’è la prova ufficiale dei 27 milioni della Regione e non sappiamo come verranno inseriti. Questo piano incide sul futuro dei nostri figli e non potrà essere sostenibile se l’amministrazione comunale non avrà messo in campo strategie indispensabili per lo sviluppo socio-economico del territorio. In un anno non ho visto un solo provvedimento che andasse in tal senso. Questo piano di riequilibrio per noi è solo un punto di partenza perché ci aspettiamo molto di più da chi ha in mano le sorti di questa città. Questo voto mi pesa, ho addirittura desiderato di non essere consigliere comunale in questo momento storico, ma non voglio sprecare l’ultima occasione per la città.
ORE 23.11 Malfunzionamento al sistema elettronico dell’aula costringe i lavori ad una sospensione. I capigruppo decidono di riunirsi in sala Commissioni.
ORE 23.22 Riprende la seduta
PAOLO DAVID (Pd): A me non sfugge che la comunità è divisa tra coloro che invocano il dissesto e chi invece non lo vuole. Chi vuole che il Piano di riequilibrio venga adottato parlano di esperienza salvifica. Nessuno di noi è stato messo in condizione di apprezzare questo documento giunto in aula in zona Cesarini e si pretende un voto maturo. I numeri non convicono, vedi partecipate o i debiti fuori bilancio. La mia espressione di voto deve essere improntato alla convinzione, questo momento così importante viene affrontato dall’assessore Signorino e dal segretario Le Donne con prosopopea e leggerezza. A me non interessa occupare una poltrona se non vengo messo nelle condizioni di esercitare il mio ruolo come consigliere comunale. In questo momento non c’è dialettica tra Comune e comunità perché Accorinti pensa che contemplando un muro bianco può far rinascere Messina e salvare il mondo. Il mio voto è di astensione, un’astensione tecnica che dovrebbe essere accolta dal Sindaco con gratitudine.
GIUSEPPE SANTALCO (Pd): In questi mesi ho contrastato l’amministrazione comunale. La giunta solo il 14 agosto ha approvato il Piano di riequilibrio che è arrivato a noi con estremo ritardo, fino ad arrivare al fatto che i quartieri sono stati costretti ad esprimersi addirittura stasera. Questi comportamenti denotano incapacità da parte della giunta nell’amministrare i tempi. Il vicesindaco e il segretario generale sono riusciti a far coincidere temporalmente il consuntivo e il piano di riequilibrio costringendoci ad un lavoro all’ultimo momento. Ma chi è, chi sono i responsabili di cotanta approssimazione? Le Donne e Signorino dovrebbero dimettersi perché responsabili di questo disastro. In questi mesi la Corte dei conti è intervenuta pesantemente ed anche il Consiglio ha stigmatizzato alcuni comportamenti. L’amministrazione ha ritenuto che dal punto di vista tecnico e politico non ci sono gli estremi per il dissesto ed ha presentato il Piano di riequilibrio, quindi la responsabilità è solo loro. Ci sono notevoli perplessità che emergono da questo Piano, ma l’aspetto aberrante che si evince è che questa giunta intende finanziare il Piano continuando a vessare i cittadini. A ciò si aggiunge che i 30 milioni di euro che dovrebbero provenire dall’Amam comporteranno l’aumento delle tariffe dell’acqua. La Corte dei conti ci avvertiva di non mascherare il dissesto con un Piano di riequilibrio, ma come si può esprimere in coscienza un voto favorevole quando è stato chiuso per oltre 7 mesi nelle stanze dell’amministrazione? Avete privato il consiglio di un giusto esame.
Momenti di tensione tra Santalco e il vicepresidente Interdonato perché Santalco non ha rispettato i tempi per il suo intervento. L’esponente del Pd pur di parlare si è alzato ed ha “chiesto in prestito” il microfono del sindaco, fino a quando la Barrile non ha riportato la calma in Aula.
ORE 23.43 Anche il Sindaco Renato Accorinti rinuncia al suo intervento rinviandolo a dopo il voto sulla delibera. La Presidente Barrile chiude il dibattito e avvia la discussione sugli 11 emendamenti presentati.
Emendamenti:
Tutti con parere favorevole dei Revisori, presentati dall’assessore Signorino. Quattro emendamenti si riferiscono alla partecipazione al Fondo regionale per il Comune in dissesto o pre-dissesto. Abbiamo reiterato l’istanza e abbiamo ricevuto comunicazione dalla Regione sui 27 milioni che saranno destinati a Messina. Gli emendamenti servono a inserire queste somme nel Piano. L’emendamento 5 è stato presentato ancora dall’assessore Signorino e modifica il risultato Il numero 6 Introduzione
Voto
Emendamento 1: 31 presenti, 10 astenuti, 21 favorevoli, accolto.
Emendamento 2: 33 presenti, 10 astenuti, 23 favorevoli, accolto.
Emendamento 3: 32 presenti, 8 astenuti, 24 favorevoli, accolto.
Emendamento 4: 34 presenti, 9 astenuti, 25 favorevoli, accolto.
Emendamento 5: 34 presenti, 10 astenuti, 24 favorevoli, accolto
Emendamento 6: 31 presenti, 9 astenuti, 22 favorevoli, accolto.
Emendamento 7: 29 presenti, 8 astenuti, 21 favorevoli, accolto
Andamento 8,9, 10,11 ritirati.
23.58 Si passa subito alla votazione della delibera a due minuti dalla mezzanotte. Clima incandescente in aula.
ORE 00.00 LA VOTAZIONE: 32 PRESENTI, 6 ASTENUTI, 4 CONTRARI, 23 FAVOREVOLI. LA DELIBERA SUL PIANO DI RIEQUILIBRIO E’ STATA APPROVATA
Favorevoli al piano di riequilibrio: Carlo Abbate, Piero Adamo, Pio Amadeo, Elvira Amata, Andrea Consolo, Giovanna Crifò, Nicola Crisafi, Nicola Cucinotta, Carmela David, Daniela Faranda, Libero Gioveni, Rita La Paglia, Franco Mondello, Francesco Pagano, Pierluigi Parisi, Maria Perrone, Ivana Risitano, Mario Rizzo, Nora Scuderi, Donatella Sindoni, Fabrizio Sottile, Giuseppe Trischitta, Daniele Zuccarello
Contrari: Nina Lo Presti, Antonella Russo, Gino Sturniolo, Simona Contestabile
Astenuti: Emilia Barrile, Carlo Cantali, Claudio Cardile, Giuseppe Santalco, Benedetto Vaccarino, Paolo David
CON 29 PRESENTI, 3 ASTENUTI, 3 CONTRARI, 22 FAVOREVOLI L’AULA HA VOTATO ANCHE L’IMMEDIATA ESECUTIVITA’ DELLA DELIBERA.
ORE 00.20 Dopo il voto è stato deciso che gli emendamenti ritirati saranno trasformati on ordine del giorno. Riprende la seduta con l’intervento del Sindaco.
RENATO ACCORINTI: Oggi è una giornata importantissima per la città e chiedo scusa per il ritardo perché dobbiamo avere l’umiltà di dirlo quando sbagliamo. Dobbiamo tutti toglierci di dosso l’arroganza. Sappiamo che dobbiamo condannare quella mala politica che ha creato gli amici degli amici, ma dobbiamo credere che possiamo funzionare le cose, dai rifiuti ai trasporti, stiamo facendo una lunga programmazione per far ripartire le cose. Tutte queste cose sono nel Piano di riequilibrio. Il default uccide la libertà e l’autonomia non dell’amministrazione Accorinti ma di qualsiasi amministrazione politica. Non abbiamo consegnato la città a tre commissari che si chiudono in una stanza e firmano solo per far quadrare i conti. Oggi è un punto di partenza, ci siamo ritrovati con una massa debitoria enorme e non ci interessa più chi li ha fatti, dobbiamo solo ripartire. Che non ci siano più sprechi, che ci sia condivisione su ogni programmazione. Ognuno ha la sua identità politica e partitica ma questo non deve dividerci quando si parla del bene della città. Questo è un piano etico che ci fa uscire dai guai nei quali ci ha cacciato la mala politica. Chiedo scusa ancora una volta a nome dell’amministrazione per i ritardi, non è di certo stato calcolato, abbiamo lavorato sodo e proveremo a fare meglio. Sono sicuro che riusciremo a trovare una strada migliore.
CARLO ABBATE (Dr): Censuro la conduzione dei lavori che dà spazio ai consiglieri che assumono un atteggiamento chiassoso, offensivo. Censuro anche i colleghi che hanno scambiato l’aula per un palcoscenico e che hanno condizionato i lavori d’aula, non dando la possibilità all’intero gruppo Dr di poter intervenire prima del voto (il riferimento soprattutto ai colleghi Santalco e David).
ANTONELLA RUSSO (Gruppo misto): Sono arrivata alla conclusione che i messinesi prima di ogni altra cosa meritino verità. La verità vera, onesta, quella che non può essere contraffatta. Ha ragione il Sindaco quando ripete che ha trovato la città nelle condizioni di Hiroshima e chi può dire il contario? E’ mancata la politica a Messina, è mancata la democrazia, si è vissuta l’obbedienza al potente politico di turno. Chi ha votato Accorinti lo ha fatto pensando che fosse il fuoco purificatore ma si è rivelato un fuocherello che si sta via via spegnendo. Per questo non ho affidato la mia fiducia a questo piano, è il piano di pulcinella e fa acqua da tutte le parti. Ho avuto il tempo di guardare questo documento solo dalla finestra. Questa approssimazione è la discontinuità con il passato? Questo Piano non è altro che un dannoso escamotage per evitare il trascinamento verso la dichiarazione di dissesto. Eventualmente avremmo solo staccato la spina e interrotto l’agonia.
NINA LO PRESTI ( Gruppo misto): Abbiamo assistito ad una brutta immagine di una politica che vota all’ultimo momento, senza neanche capire cosa stavamo facendo. Gli 11 emendamenti probabilmente avranno pure cambiato il Piano ma io non ho avuto neanche il tempo di leggerli. Ringrazio il sindaco perché almeno abbiamo visto oggi un Trischitta che non contesta Accorinti per come è vestito ma ha fatto un discorso politico. Quanto ai tre commissari vorrei ricordare che non sono tre cattivi, ma rappresentanti del governo. Il dissesto noi ce lo siamo ritrovato. Il debito non è stato causato da noi, ma prodotto da una politica che noi abbiamo sempre condannato ed oggi noi ci stiamo ritrovando a votare questo tipo di Piano di riequilibrio.
PIERO ADAMO (Siamo Messina): Non mi è piaciuta la conduzione dei lavori, non mi sono piaciuti i sorrisi. Avrei gradito più compostezza. Il Comune è un Ente pubblico, io ho sentito in questi giorni frasi come “cosa conviene fare”, ma un Ente pubblico deve essere ispirato da principi di etica pubblica. L’Ente non può comportarsi come se fosse un privato. Mi piacerebbe sapere se qualcuno ha pensato alle migliaia di creditori che non sono speculatori e che con il dissesto verrebbero trascinati al fallimento. L’Ente va rifondato sotto il profilo morale prima di tutto, dobbiamo di certo fare nomi e cognomi dei responsabili ma questa è un’altra partita. Questo riequilibrio ci può consegnare una macchina amministrativa efficiente ma questo può accadere solo con la meritocrazia. Da adesso vogliamo sentire parlare di sviluppo, sapere qual è l’idea di futuro che questa amministrazione ha.
DANIELE ZUCCARELLO (Pd): Siamo rimasti in pochi, soprattutto del Pd. Non ho preparato nessun discorso come Santalco e David che ormai camminano in coppia come i carabinieri. Oggi non votare il Piano di riequilibrio sarebbe stata una cortesia per l’amministrazione, perché ci saremmo assunti la responsabilità del dissesto noi. Messina non merita il dissesto. Noi dobbiamo evitare che gli errori del passato vengano pagati dalle future generazioni. Non possiamo fare pagare ai precari gli errori del passato negando loro, con il dissesto, un posto sia pure non fisso. Se crolla l’amministrazione, come in un’impresa crolla il sistema su cui è basata la nostra economia. Il collega Santalco ha nella sua maglietta la scritta Felice per Messina, ma Felice Calabrò era contrario al dissesto, e lo ribadiva in ogni intervento. Calabrò parlava a nome del Pd, che oggi non ha un vertice cittadino, ma ci sono i capigruppo, che continuano a non svolgere questo ruolo. Santalco che con la sua esperienza potrebbe essere un “nonno”, invece non ha svolto questo compito, né lui né Paolo David che si sono astenuti quando invece avrebbero dovuto essere una guida. Per questo chiedo ufficialmente le loro dimissioni. Noi una guida l’abbiamo ed è il programma del Pd e di Calabrò, a questo punto David e Santalco dovrebbero dimettersi visto che non hanno assolto il loro ruolo ed hanno anche dimenticato la posizione del nostro candidato sindaco e del programma del Pd.
ELVIRA AMATA (Dr): I tempi di questa amministrazione sono veramente sempre ridotti al lumicino, stiamo intervenendo dopo aver votato e questo è frustrante. Abbiamo valutato il Piano di riequilibrio in pochissimo tempo e faccio un plauso al lavoro della Commissione Bilancio che ci ha dato modo di scendere a fondo. Qualche perplessità ce l’abbiamo ancora, non siamo totalmente convinti che possa essere un piano valido, ci sono troppi se e troppi ma, però è anche vero che se si comincia a lavorare con un controllo e una costante pressione sui dirigenti. Abbiamo votato favorevolmente nonostante questi dubbi, adesso il Piano sarà valutato da organi che hanno più competenza di noi e quindi si capirà se davvero è valido. Mi auguro di poter intervenire in quest’aula tra sei mesi e complimentarmi con l’amministrazione.
ORE 01.40 In aula pochi i consiglieri rimasti, ancora presente l'intera giunta Accorinti. Il dibattito continua.
IVANA RISITANO- CMdb- Sapevamo che il dissesto poteva essere anche una possibilità della quale prendere atto. Abbiamo esaminato sia i pro che i contro. Il dissesto avrebbe causato danni gravissimi in diversi settori. Il Piano di riequilibrio è secondo me un atto denso di politica, perché dentro c’è la strategia Rifiuti zero, interventi per le partecipate, ci sono le strade per lottare gli sprechi e cambiare rotta, non sono solo numeri freddi, ma numeri che hanno un peso politico. Non è neanche la pietra tombale sul passato, visto che le carte in Procura questa giunta le sta portando. A me non interessa fare opposizione a tutti i costi e non la penso come Trischitta che ha visto con tanto entusiasmo questo Piano. Sento invece molto pericoloso quel comportamento della sinistra che a volte finisce per favorire il ritorno di spinte reazionarie. Dicendo no al Piano si rischia di fare il gioco di chi domani potrà tornare. Se la democrazia ha perso qualche partita possiamo ancora vincere il campionato.
GINO STURNIOLO (Gruppo misto): Oggi per me è un momento particolare ma non è il primo. Moltissimi anni fa avevo 16 anni e mi staccai da partito Comunista perché non condivido l’austerità di Berlinguer. Oggi lascio questo gruppo perché non condivido la tristezza di questo piano. Non appartengono a quelli che pensano che le politiche depressive possano far crescere una comunità. Bisogna difendersi dal debito, questo piano invece introietta il debito. Per me piano di riequilibrio e dissesto sono la stessa cosa, la differenza è che voi in questo modo sarete le sentinelle dell’austerità. I tempi che hanno portato all’approvazione di questo piano non sono compatibili con la democrazia. Posso anche capire che uno fa un ragionamento e pensare che questo sia il male minore. Applaudire l’austerità non mi sembra una cosa molto bella. Anche se esco da questo gruppo ed esco dal movimento continuerò a cambiare la società dal basso.
A chiudere i lavori ancora una volta l'assessore GUIDO SIGNORINO: Quella che inizia oggi è una sfida formidabile per una buona amministrazione della città, se non ci credessimo non saremmo qui. Crediamo che lavorando seriamente possiamo costruire il bene comune che parte dal risanamento della città. Crediamo che questa sia la scommessa per far rinascere la città di Messina.
ORE 02.30 DOPO QUATTRO ORE DI SEDUTA SI CHIUDE IL CONSIGLIO COMUNALE.
GALLERY DI SERENA CAPPARELLI
Votare questo piano e’ da persone in totale malafede
Votare questo piano e’ da persone in totale malafede
siete li solo per garantire voi stessi e chi vi ha preceduto…della città e della gente a voi non frega proprio nulla. Caro Sindaco ci hai profondamente deluso!
siete li solo per garantire voi stessi e chi vi ha preceduto…della città e della gente a voi non frega proprio nulla. Caro Sindaco ci hai profondamente deluso!
DEFENDIT NUMERUS, nei numeri è la sicurezza. Questo Consiglio Comunale è l’immagine riflessa della società messinese? PENSO PROPRIO DI SI, e non valgono le nostre obiezioni di conoscere personalmente almeno mille messinesi capaci di argomentare meglio un Piano di Riequilibrio deliberato il 13 agosto, la cui delibera originale è stata pubblicata nel sito di Palazzo Zanca qualche giorno dopo e messa a disposizione dei lettori di TempoStretto dalla redazione, infatti da giorni infiamma il confronto tra di noi sciorinando cifre e dati, non sta in piedi la giustificazione di averla avuta da poche ore. VENTINOVE presenti su QUARANTA alla discussione, UNDICI eletti dal popolo sovrano messinese se ne infischiano. TRENTADUE su QUARANTA presenti alla votazione. OTTO non solo se ne infischiano ma come tutti i pavidi scappano a gambe levate, un pò come il barcellonese o pozzogottese, CHI SONO? Come sapete avevo previsto da mesi l’esito di questa votazione, lo stesso avverrà per il Rendiconto 2013 e Bilancio di Previsione 2014, infine per la delibera sulle tariffe rifiuti TARI, saranno approvate. RENATO sindaco ha una maggioranza solida in Consiglio, intorno a VENTITRE consiglieri trasversali a tutti gli schieramenti politici, consistente è l’apporto dell’UDC come quello dei DEMOCRATICI RIFORMISTI, dei PROGRESSISTI DEMOCRATICI e del PARTITO DEMOCRATICO, passando da FORZA ITALIA, NUOVO CENTRO DESTRA e dalla destra di SIAMOMESSINA del giovane ADAMO, per finire all’ART.4 di AMADEO, al MEGAFONO di Crocetta e al solo Risitano di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO, la capogruppo Fenech era assente. Il Consiglio è l’immagine della società messinese, infatti con i simpatici TRISCHITTA e SANTALCO va in scena cafon street, Mimmo e Stellario sono esilaranti come i nostri due consiglieri.
DEFENDIT NUMERUS, nei numeri è la sicurezza. Questo Consiglio Comunale è l’immagine riflessa della società messinese? PENSO PROPRIO DI SI, e non valgono le nostre obiezioni di conoscere personalmente almeno mille messinesi capaci di argomentare meglio un Piano di Riequilibrio deliberato il 13 agosto, la cui delibera originale è stata pubblicata nel sito di Palazzo Zanca qualche giorno dopo e messa a disposizione dei lettori di TempoStretto dalla redazione, infatti da giorni infiamma il confronto tra di noi sciorinando cifre e dati, non sta in piedi la giustificazione di averla avuta da poche ore. VENTINOVE presenti su QUARANTA alla discussione, UNDICI eletti dal popolo sovrano messinese se ne infischiano. TRENTADUE su QUARANTA presenti alla votazione. OTTO non solo se ne infischiano ma come tutti i pavidi scappano a gambe levate, un pò come il barcellonese o pozzogottese, CHI SONO? Come sapete avevo previsto da mesi l’esito di questa votazione, lo stesso avverrà per il Rendiconto 2013 e Bilancio di Previsione 2014, infine per la delibera sulle tariffe rifiuti TARI, saranno approvate. RENATO sindaco ha una maggioranza solida in Consiglio, intorno a VENTITRE consiglieri trasversali a tutti gli schieramenti politici, consistente è l’apporto dell’UDC come quello dei DEMOCRATICI RIFORMISTI, dei PROGRESSISTI DEMOCRATICI e del PARTITO DEMOCRATICO, passando da FORZA ITALIA, NUOVO CENTRO DESTRA e dalla destra di SIAMOMESSINA del giovane ADAMO, per finire all’ART.4 di AMADEO, al MEGAFONO di Crocetta e al solo Risitano di CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO, la capogruppo Fenech era assente. Il Consiglio è l’immagine della società messinese, infatti con i simpatici TRISCHITTA e SANTALCO va in scena cafon street, Mimmo e Stellario sono esilaranti come i nostri due consiglieri.
quando volete siete bravi eh??
quando volete siete bravi eh??
Il sindaco ha certamente disatteso diverse promesse ed in parte deluso anche chi come me lo ha sempre sostenuto.
Chiedergli però di avallare il default non è ragionevole, e non lo sarebbe per nessun sindaco. Il piano andava presentato per forza di cose.
Non sarebbe stato neanche ammissibile che fosse la giunta stessa a non presentare alcun piano.
Hanno presentato un mezzo aborto.
Altro discorso poi il voto del consiglio.
In quella sede una bocciatura non sarebbe stata immotivata, ma come sappiamo gli interessi loro vengono prima di tutto.
Avrebbero votato anche il mio di piano.
Salvatore
Il sindaco ha certamente disatteso diverse promesse ed in parte deluso anche chi come me lo ha sempre sostenuto.
Chiedergli però di avallare il default non è ragionevole, e non lo sarebbe per nessun sindaco. Il piano andava presentato per forza di cose.
Non sarebbe stato neanche ammissibile che fosse la giunta stessa a non presentare alcun piano.
Hanno presentato un mezzo aborto.
Altro discorso poi il voto del consiglio.
In quella sede una bocciatura non sarebbe stata immotivata, ma come sappiamo gli interessi loro vengono prima di tutto.
Avrebbero votato anche il mio di piano.
Salvatore
L’esilarante stellario TRISCHITTA come un disco rotto fa risalire tutte le responsabilità, ma proprio tutte, nientemeno che a Franco PROVVIDENTI 1994-1998, in particolare prende di mira Gaetano GIUNTA per le tante e costosissime manifestazioni di spettacolo proposte ai messinesi e Michele SIRACUSANO, ironizzando sui bus Menarini. TRISCHITTA salva tutti, LEONARDI 1998-2003, BUZZANCA 2003-2004, commissario SBORDONE 2004-2005, GENOVESE 2005-2007, commissario SINATRA 2007-2008, BUZZANCA 2008-2012, CROCE 2012-2013 e naturalmente RENATO sindaco 2013-2018. L’esilarante mimmo SANTALCO esalta il piano di Luigi CROCE senza conoscerlo, infatti parla di tante tabelle allegate, ce ne sono solo tre, mentre quello di RENATO sindaco ha una miriade di tabelle, cifre, riferimenti normativi, con allegati le determine dirigenziali, sotto l’aspetto tecnico non c’è parogone con quello di Croce. Mimmo! Mimmo!
L’esilarante stellario TRISCHITTA come un disco rotto fa risalire tutte le responsabilità, ma proprio tutte, nientemeno che a Franco PROVVIDENTI 1994-1998, in particolare prende di mira Gaetano GIUNTA per le tante e costosissime manifestazioni di spettacolo proposte ai messinesi e Michele SIRACUSANO, ironizzando sui bus Menarini. TRISCHITTA salva tutti, LEONARDI 1998-2003, BUZZANCA 2003-2004, commissario SBORDONE 2004-2005, GENOVESE 2005-2007, commissario SINATRA 2007-2008, BUZZANCA 2008-2012, CROCE 2012-2013 e naturalmente RENATO sindaco 2013-2018. L’esilarante mimmo SANTALCO esalta il piano di Luigi CROCE senza conoscerlo, infatti parla di tante tabelle allegate, ce ne sono solo tre, mentre quello di RENATO sindaco ha una miriade di tabelle, cifre, riferimenti normativi, con allegati le determine dirigenziali, sotto l’aspetto tecnico non c’è parogone con quello di Croce. Mimmo! Mimmo!
Scusate defautl o piano di equilibrio cosa conviene alla cittadinanza
Scusate defautl o piano di equilibrio cosa conviene alla cittadinanza
il default!!
il default!!
Se avessimo avuto un consiglio responsabile e onesto il piano probabilmente sarebbe stato bocciato.
Giustamente aggiungo io.
Se avessimo avuto un consiglio responsabile e onesto il piano probabilmente sarebbe stato bocciato.
Giustamente aggiungo io.
A parte la farsa dibattimentale su un piano certamente mai letto, forse neanche da chi lo ha presentato, gli unici che avevano la necessità di approvarlo erano proprio i consiglieri, specialmenti quelli che hanno attivamente e fattivamente contribuito a determinare il dissesto, cioè tutti.
Il piano risponde soltanto alle esigenze di tutela dei predetti per la rilevanza penale che tanti atti malfatti avrebbero potuto trovare rilevanza dall’esame da parte di un terzo estraneo, quale poteva essere un commissario ministeriale.
Così facendo hanno salvato anche i loro amici dirigenti.
Accorinti ha continuato a non cambiare un bel niente.
I primi erano noti, Lui anche.
A parte la farsa dibattimentale su un piano certamente mai letto, forse neanche da chi lo ha presentato, gli unici che avevano la necessità di approvarlo erano proprio i consiglieri, specialmenti quelli che hanno attivamente e fattivamente contribuito a determinare il dissesto, cioè tutti.
Il piano risponde soltanto alle esigenze di tutela dei predetti per la rilevanza penale che tanti atti malfatti avrebbero potuto trovare rilevanza dall’esame da parte di un terzo estraneo, quale poteva essere un commissario ministeriale.
Così facendo hanno salvato anche i loro amici dirigenti.
Accorinti ha continuato a non cambiare un bel niente.
I primi erano noti, Lui anche.
Perchè il default??? non avremmo costi ancora piu esorbitanti per i cittadini?
Perche tutti paRLANO E NESSUNO DENUNCIA IN PROCURA???
Perchè il default??? non avremmo costi ancora piu esorbitanti per i cittadini?
Perche tutti paRLANO E NESSUNO DENUNCIA IN PROCURA???
certo…ma se signorino e accorinti non lo avessero presentato…non aveva di che discutere il consiglio…giusto??ma se decadono come fanno a continuare nella loro opera di distruzione??
certo…ma se signorino e accorinti non lo avessero presentato…non aveva di che discutere il consiglio…giusto??ma se decadono come fanno a continuare nella loro opera di distruzione??
E bravo Maiedit !!!! Non ti smentisci!!! L’unico intervento criticabile secondo te è stato quello di Trischitta che ha
BASTONATO l’amministrazione Provvidenti e quindi anche il suo ragioniere generale che mi pare si chiamasse Gaetano Saja. Più tempo passa e più mi convinco che Gaetano Saja e Mariedit sono la stessa persona!!!!!! Posso anche sbagliare ma il contenuto dei tuoi commenti rafforzano questa mia convinzione!!!!!!
E bravo Maiedit !!!! Non ti smentisci!!! L’unico intervento criticabile secondo te è stato quello di Trischitta che ha
BASTONATO l’amministrazione Provvidenti e quindi anche il suo ragioniere generale che mi pare si chiamasse Gaetano Saja. Più tempo passa e più mi convinco che Gaetano Saja e Mariedit sono la stessa persona!!!!!! Posso anche sbagliare ma il contenuto dei tuoi commenti rafforzano questa mia convinzione!!!!!!
Ma può il sindaco di una città decidere autonomamente di far fallire il proprio comune senza interpellare chicchessia?
In un sistema normale la giunta opera al meglio delle proprie capacità sottoponendosi poi al giudizio del consiglio.
Adesso dico, lei in particolare ha sempre dato dello “Staliniano” ad Accorinti, cos’è che non le torna adesso?
Accorinti ha prodotto il risultato che ha prodotto, insuffciente pure a mio giudizio.
Detto questo però esistono dei passi istituzionali che non possono essere saltati a proprio piacimento.
La situazione è anomala sotto diversi aspetti.
Nonostante la situazione disperata l’assessore non poteva non stilare un piano decennale e il Sindaco non poteva non presentarlo.
La vera anomalia è rappresentata da un consiglio bloccato e condizionato nelle proprie scelte da una condizione che lo “obbliga” a salvare se stesso.
Questa condizione si perpetua da anni e noi (mi ripeto) ne siamo la causa principale.
Si può tecnicamente dichiarare il fallimento di un comune senza passare per il consiglio comunale?
Se la risposta è si allora la scelta di Accorinti sarebbe potuta essere differente, altrimenti non c’è altra via.
Mi dica lei così potrò finalmente farmene una ragione anche io.
Salvatore
Ma può il sindaco di una città decidere autonomamente di far fallire il proprio comune senza interpellare chicchessia?
In un sistema normale la giunta opera al meglio delle proprie capacità sottoponendosi poi al giudizio del consiglio.
Adesso dico, lei in particolare ha sempre dato dello “Staliniano” ad Accorinti, cos’è che non le torna adesso?
Accorinti ha prodotto il risultato che ha prodotto, insuffciente pure a mio giudizio.
Detto questo però esistono dei passi istituzionali che non possono essere saltati a proprio piacimento.
La situazione è anomala sotto diversi aspetti.
Nonostante la situazione disperata l’assessore non poteva non stilare un piano decennale e il Sindaco non poteva non presentarlo.
La vera anomalia è rappresentata da un consiglio bloccato e condizionato nelle proprie scelte da una condizione che lo “obbliga” a salvare se stesso.
Questa condizione si perpetua da anni e noi (mi ripeto) ne siamo la causa principale.
Si può tecnicamente dichiarare il fallimento di un comune senza passare per il consiglio comunale?
Se la risposta è si allora la scelta di Accorinti sarebbe potuta essere differente, altrimenti non c’è altra via.
Mi dica lei così potrò finalmente farmene una ragione anche io.
Salvatore
Ma come si giustifica politicamente il mancato tentativo di salvare il comune dal default ammesso che si possa fare.
Il ruolo della giunta non è quello di prendere decisioni per conto di tutti. Sbaglio?
Non è quanto sostenuto sempre anche da lei?
Le cose funzionano solo se ognuno rispetta o propri ruoli ecco perché il documento andava bocciato in aula.
Ma come si giustifica politicamente il mancato tentativo di salvare il comune dal default ammesso che si possa fare.
Il ruolo della giunta non è quello di prendere decisioni per conto di tutti. Sbaglio?
Non è quanto sostenuto sempre anche da lei?
Le cose funzionano solo se ognuno rispetta o propri ruoli ecco perché il documento andava bocciato in aula.
se si presenta un piano che prevede rivisatazione dell’imu, delle rendite catastali, dell’amam, della tares , tasi, atm..e in piu riduzione dei servizi(quali?) , bene abbiamo scoperto che signorino ha scoperto l’acqua calda….ed è ovvio che se poi ricade tutto sulle spalle di chi è censito e quindi le tasse in questione le paga o per amore o per forza, ti credo che il consiglio lo approva…Vuoi perche si vogliono tenere per 3 anni lo stipendio al sicuro, vuoi perche devono salvare la faccia in molti…gia presenti in passato..se avesse presentato una cosa improponibile in un assurdo momento di illuminazione buddista…forse non lo approvavano…
cosa?:ad esempio proporre che i sacrifici dovevano cominciare a farli loro giunta e consiglieri: con riduzione compenso mensile del 50%, dell’indennita di carica e dei gettoni di presenza, dell’indennita di posizione dei dirigenti, abolizione buoni pasto sostitutivi perche questi venivano dati compatibilmente con le risorse disponibili..Poiche il comune è in fase di riequilibrio, poiche i cittadini saranno costretti con il piano ad essere tributariamente ed economicamente dissanguati, è giusto che l’esempio inizi dagli organi istituzionali e burocratici del palazzo.
Lei pensa che se queste richieste erano imprescindibili dal piano LACRIME E SANGUE, lo avrebbero accettato? ho i miei grossi e seri dubbi.
se si presenta un piano che prevede rivisatazione dell’imu, delle rendite catastali, dell’amam, della tares , tasi, atm..e in piu riduzione dei servizi(quali?) , bene abbiamo scoperto che signorino ha scoperto l’acqua calda….ed è ovvio che se poi ricade tutto sulle spalle di chi è censito e quindi le tasse in questione le paga o per amore o per forza, ti credo che il consiglio lo approva…Vuoi perche si vogliono tenere per 3 anni lo stipendio al sicuro, vuoi perche devono salvare la faccia in molti…gia presenti in passato..se avesse presentato una cosa improponibile in un assurdo momento di illuminazione buddista…forse non lo approvavano…
cosa?:ad esempio proporre che i sacrifici dovevano cominciare a farli loro giunta e consiglieri: con riduzione compenso mensile del 50%, dell’indennita di carica e dei gettoni di presenza, dell’indennita di posizione dei dirigenti, abolizione buoni pasto sostitutivi perche questi venivano dati compatibilmente con le risorse disponibili..Poiche il comune è in fase di riequilibrio, poiche i cittadini saranno costretti con il piano ad essere tributariamente ed economicamente dissanguati, è giusto che l’esempio inizi dagli organi istituzionali e burocratici del palazzo.
Lei pensa che se queste richieste erano imprescindibili dal piano LACRIME E SANGUE, lo avrebbero accettato? ho i miei grossi e seri dubbi.
Messo che tutti i punti da lei esposti siano tecnicente inseribili nel piano, cosa di cui dubito visto che si tratta teoricamente di un piano di rientro e non di fallimento, la domanda iniziale resta.
Si poteva tecnicamente non passare dal consiglio?
Sarebbe stato giusto a suo parere questa volta?
Salvatore
Messo che tutti i punti da lei esposti siano tecnicente inseribili nel piano, cosa di cui dubito visto che si tratta teoricamente di un piano di rientro e non di fallimento, la domanda iniziale resta.
Si poteva tecnicamente non passare dal consiglio?
Sarebbe stato giusto a suo parere questa volta?
Salvatore
Signorino non deve scoprire nulla che già non si sappia.
Non è un alchimista, le strade per il rientro sono quelle in tutti i comuni del mondo.
Cosa si aspettare da lui o da chiunque altro che ritentassero con la finanza speculativa?
Signorino non deve scoprire nulla che già non si sappia.
Non è un alchimista, le strade per il rientro sono quelle in tutti i comuni del mondo.
Cosa si aspettare da lui o da chiunque altro che ritentassero con la finanza speculativa?
forse non mi sono spiegato..il piano di rientro è quello…sulle nostre carni….lei mi ha posto una domanda…si doveva passare dal consiglio(questa volta per lui era importante e non erano indegni come fu per l’isola);,perche’ il consiglio ha detto si..?perche la loro sacchetta non è stata violata!!ora le dico,ma se ci fosse stata alla prima voce , quella dell’economia del palazzo, lei crede che l’avvrebbero votata cosi’ di getto e senza indugi??risposta….
forse non mi sono spiegato..il piano di rientro è quello…sulle nostre carni….lei mi ha posto una domanda…si doveva passare dal consiglio(questa volta per lui era importante e non erano indegni come fu per l’isola);,perche’ il consiglio ha detto si..?perche la loro sacchetta non è stata violata!!ora le dico,ma se ci fosse stata alla prima voce , quella dell’economia del palazzo, lei crede che l’avvrebbero votata cosi’ di getto e senza indugi??risposta….
Bene, il dado è tratto! Ora inizierà la crocifissione dei cittadini messinesi…
Aspettiamoci una cospicua dose di salassi, a partire dalla IUC (Imposta Unica Comunale) che racchiude la TASI (tassa per i servizi indivisibili comunali), la TARI (tassa per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) e l’IMU (tassa per i fabbricati, per i terreni e per le aree fabbricabili) e che, presumo, questa amministrazione applicherà nelle aliquote più alte.
Poi ci saranno i vari tributi irpef sul gas e l’elettricità e l’aumento del biglietto del tram/autobus. Seguiranno aumenti a tutta forza sui bolli, sulle autorizzazioni, concessioni e via discorrendo. Ci saranno almeno un centinaio di aumenti vari su gabelle comunali e questo per far continuare a percepire lo stipendio a persone che non lavorano. Avremo una pioggia di riduzioni dei servizi, ora offerti come se abitassimo in una città del terzo mondo.
Prepariamoci a sprofondare ancora di più…
Spero che l’asslicking Mariedit si decida ad andare via da questa città.
Bene, il dado è tratto! Ora inizierà la crocifissione dei cittadini messinesi…
Aspettiamoci una cospicua dose di salassi, a partire dalla IUC (Imposta Unica Comunale) che racchiude la TASI (tassa per i servizi indivisibili comunali), la TARI (tassa per finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti) e l’IMU (tassa per i fabbricati, per i terreni e per le aree fabbricabili) e che, presumo, questa amministrazione applicherà nelle aliquote più alte.
Poi ci saranno i vari tributi irpef sul gas e l’elettricità e l’aumento del biglietto del tram/autobus. Seguiranno aumenti a tutta forza sui bolli, sulle autorizzazioni, concessioni e via discorrendo. Ci saranno almeno un centinaio di aumenti vari su gabelle comunali e questo per far continuare a percepire lo stipendio a persone che non lavorano. Avremo una pioggia di riduzioni dei servizi, ora offerti come se abitassimo in una città del terzo mondo.
Prepariamoci a sprofondare ancora di più…
Spero che l’asslicking Mariedit si decida ad andare via da questa città.
Non capisco come dopo oltre 16 anni si possa ancora tirare il ballo Providenti, specie dopo il susseguirsi di Sindaci e Commissari che non hanno certamente lasciato un buon ricordo. Per tornare al piano di riequilibrio capisco che si voglia tentare di andare comunque avanti magari stendendo un velo pietoso sul passato…. ma il mio parere è che questo piano sia “Carente, Illusorio e Pericoloso”! Vedremo cosa succederà adesso e spero di avere torto.
Non capisco come dopo oltre 16 anni si possa ancora tirare il ballo Providenti, specie dopo il susseguirsi di Sindaci e Commissari che non hanno certamente lasciato un buon ricordo. Per tornare al piano di riequilibrio capisco che si voglia tentare di andare comunque avanti magari stendendo un velo pietoso sul passato…. ma il mio parere è che questo piano sia “Carente, Illusorio e Pericoloso”! Vedremo cosa succederà adesso e spero di avere torto.
Mi piace moltissimo il commento di HORNET968, non ci sono i numeri di mariedit, ma le sue intuizioni sono vicine alla verità politica di Palazzo Zanca. Quel Piano di Riequilibrio è scritto e fatto approvare da chi si vuole salvare, certamente non sono RENATO sindaco e Guido SIGNORINO. Invito TRISCHITTA e SANTALCO a scherzarci sopra, sarebbe la loro fortuna politica emanare simpatia come Mimmo e Stellario.
Mi piace moltissimo il commento di HORNET968, non ci sono i numeri di mariedit, ma le sue intuizioni sono vicine alla verità politica di Palazzo Zanca. Quel Piano di Riequilibrio è scritto e fatto approvare da chi si vuole salvare, certamente non sono RENATO sindaco e Guido SIGNORINO. Invito TRISCHITTA e SANTALCO a scherzarci sopra, sarebbe la loro fortuna politica emanare simpatia come Mimmo e Stellario.
Il passaggio questa volta era obbligatorio.
Per l’isola ha fatto quello che ha ritenuto giusto, così come il consiglio che lei nella circostanza della riduzione dell’isola se non sbaglio appoggiò in quanto “espressione del volere popolare”.
Adesso Accorinti ha deciso, giusto o meno che sia di seguire una strada.
Lui ha fatto ciò che ritiene di dovere fare, e non può certo porsi il problema del perchè il consiglio voterà a suo favore altrimenti non dovrebbe presentare più alcuna proposta.
Il discorso le ripeto è il blocco creato dal consiglio che non ha spazio per decidere perchè non vuole essere inquisito e non può svolgere quindi neanche il suo ruolo di controllo e approvazione, tant’è che la sua cara “espressione del volere popolare” adesso si comporta da pecora.
Si ricorda quando si augurò che facessero opposizione ferrea?
In quel caso l’utente luigi ci vide giusto ed infatti ne dubitava.
Riesce a comprendere che la scelta di Accorinti è politica, e quindi andrà approvata o bocciata in sede elettorale, mentre quella del consiglio è vincolata dall’incubo di essere inquisiti?
La giunta dovrebbe recitare entrambi iruoli in questo momento e non è normale, dovrebbe presentare delle proposte e porsi anche il dilemma del perchè verrano votate?
Non ha senso, non è così che funziona.
Se decidono loro sono autoritari, se decidono ma non si pongono il problema del perchè verrano votati sono in mala fede se propongonio qualcosa che ritengono corretta devono anche porsi il dubbio se verrà poi votata per motivi personali o meno.
Ma che razza di sistema è?
Riesco a farmi comprendere quando dico che il sistema è sbilanciato e quindi non funziona e non può funzionare perchè monco di una sua parte?
Salvatore
Il passaggio questa volta era obbligatorio.
Per l’isola ha fatto quello che ha ritenuto giusto, così come il consiglio che lei nella circostanza della riduzione dell’isola se non sbaglio appoggiò in quanto “espressione del volere popolare”.
Adesso Accorinti ha deciso, giusto o meno che sia di seguire una strada.
Lui ha fatto ciò che ritiene di dovere fare, e non può certo porsi il problema del perchè il consiglio voterà a suo favore altrimenti non dovrebbe presentare più alcuna proposta.
Il discorso le ripeto è il blocco creato dal consiglio che non ha spazio per decidere perchè non vuole essere inquisito e non può svolgere quindi neanche il suo ruolo di controllo e approvazione, tant’è che la sua cara “espressione del volere popolare” adesso si comporta da pecora.
Si ricorda quando si augurò che facessero opposizione ferrea?
In quel caso l’utente luigi ci vide giusto ed infatti ne dubitava.
Riesce a comprendere che la scelta di Accorinti è politica, e quindi andrà approvata o bocciata in sede elettorale, mentre quella del consiglio è vincolata dall’incubo di essere inquisiti?
La giunta dovrebbe recitare entrambi iruoli in questo momento e non è normale, dovrebbe presentare delle proposte e porsi anche il dilemma del perchè verrano votate?
Non ha senso, non è così che funziona.
Se decidono loro sono autoritari, se decidono ma non si pongono il problema del perchè verrano votati sono in mala fede se propongonio qualcosa che ritengono corretta devono anche porsi il dubbio se verrà poi votata per motivi personali o meno.
Ma che razza di sistema è?
Riesco a farmi comprendere quando dico che il sistema è sbilanciato e quindi non funziona e non può funzionare perchè monco di una sua parte?
Salvatore
Il grandissimo Provvidenti sarà orgoglioso di sapere che sarà ricordato per quello spettacolare monumento al tram i cui guasti sono ampiamente ammirati al primo scroscio d’acqua.
La sua genialità, con quella di quanti hanno contribuito alla determinazione della linea tramviaria, sarà particolarmente ricordata da tutti quegli operatori commerciali che sono stati costretti ad abbassare le serrande per mai più rialzarle, trasformando quell’affaccio al mare in un deserto.
Il grandissimo Provvidenti sarà orgoglioso di sapere che sarà ricordato per quello spettacolare monumento al tram i cui guasti sono ampiamente ammirati al primo scroscio d’acqua.
La sua genialità, con quella di quanti hanno contribuito alla determinazione della linea tramviaria, sarà particolarmente ricordata da tutti quegli operatori commerciali che sono stati costretti ad abbassare le serrande per mai più rialzarle, trasformando quell’affaccio al mare in un deserto.
Sono pienamente d’accordo con lei.
Se si smantellasse la linea tramviaria si potrebbero ricavare somme dalla vendita delle carrozze e dei materiali vari (linea ferrata, centraline, fili elettrici, pali, cordoli, ecc.). Queste somme servirebbero a ripristinare il manto stradale, come era prima di questa sciagurata e politica operazione che ha arricchito alcuni personaggi pubblici, e per comprare degli ecologici bus a metano (anche usati), in circolazione in moltissime città italiane. Avremmo alcuni benefici: la sede stradale più ampia per smaltire il traffico quotidiano, bus che non inquinano e che permettono di raggiungere località meno servite attualmente, una più gradevole via Vittorio Emanuele (specialmente per i turisti), un ritorno al commercio da parte di chi è stato costretto a chiudere e conseguente nuova forza lavoro.
Ma è solo un’idea, magari bislacca…
Sono pienamente d’accordo con lei.
Se si smantellasse la linea tramviaria si potrebbero ricavare somme dalla vendita delle carrozze e dei materiali vari (linea ferrata, centraline, fili elettrici, pali, cordoli, ecc.). Queste somme servirebbero a ripristinare il manto stradale, come era prima di questa sciagurata e politica operazione che ha arricchito alcuni personaggi pubblici, e per comprare degli ecologici bus a metano (anche usati), in circolazione in moltissime città italiane. Avremmo alcuni benefici: la sede stradale più ampia per smaltire il traffico quotidiano, bus che non inquinano e che permettono di raggiungere località meno servite attualmente, una più gradevole via Vittorio Emanuele (specialmente per i turisti), un ritorno al commercio da parte di chi è stato costretto a chiudere e conseguente nuova forza lavoro.
Ma è solo un’idea, magari bislacca…
non riesco evidentemetne io a farmi spiegare…ci provo l’ultima volta , se renato e company avessero presentato un piano dangeroso, sapendo di presntarlo , ma come arma per scoperchiare il pentolone , pur sapendo di arrivare alla non approvazione e quindi al dissesto, avrebbe fatto solo un atto di denuncia nei confronti di chi lo ha preceduto.
spero di essere stato chiaro..
piano non votabile dalconsiglio perche contro i loro interessi…ovvero atto di onesta da parte del sindaco..
sull’isola pedonale sorvoliamo perche le schifezze compiuteda questa giunta ormai sono alla frutta!vediamo cosa si inventano la lobby di via dei mille prima del 30 settembre..adesso se il sindaco è coerente deve dire che dato il piano di riequilibrio, non è piu possibile rinunciare a 1 milione di euro di entrate dei gratta e sosta .via dei mille e giordano bruno producono tale introito in un anno.l’isola pedonale èuna priorita se va fatta in vie senza parcheggi che si andrebbero a perdere..vedi ad esempio viale san martino.spero che almeno in questo ne convenga
non riesco evidentemetne io a farmi spiegare…ci provo l’ultima volta , se renato e company avessero presentato un piano dangeroso, sapendo di presntarlo , ma come arma per scoperchiare il pentolone , pur sapendo di arrivare alla non approvazione e quindi al dissesto, avrebbe fatto solo un atto di denuncia nei confronti di chi lo ha preceduto.
spero di essere stato chiaro..
piano non votabile dalconsiglio perche contro i loro interessi…ovvero atto di onesta da parte del sindaco..
sull’isola pedonale sorvoliamo perche le schifezze compiuteda questa giunta ormai sono alla frutta!vediamo cosa si inventano la lobby di via dei mille prima del 30 settembre..adesso se il sindaco è coerente deve dire che dato il piano di riequilibrio, non è piu possibile rinunciare a 1 milione di euro di entrate dei gratta e sosta .via dei mille e giordano bruno producono tale introito in un anno.l’isola pedonale èuna priorita se va fatta in vie senza parcheggi che si andrebbero a perdere..vedi ad esempio viale san martino.spero che almeno in questo ne convenga
Buongiorno Hornet,
avevo inteso quanto già scritto da Lei.
La sua ipotesi di forzare la mano al consiglio usando come arma il piano di rientro era chiarissima da prima che si ripetesse.
Come si fa discutere seriamente sulla base di una ipotesi di cui non conosciamo neanche la praticabilità, e che ci restituisce solo ipotetici scenari?
Ipotizzare è semplice, e come sta notando bene anche Lei, se n’è accorto anche il nostro sindaco.
Di discussioni su base puramente teorica è pieno il forum, quindi mi atterrò ai fatti.
Il sindaco ha scelto un’altra strada, rispetto a quella ipotizzata da Lei, non ha voluto giocare d’azzardo, perchè non vuole il dissesto per Messina.
Penso sia lecito pensarla in modo diverso da Lei.
E’ questa la sua linea politica in merito, e di conseguenza si è comportato, prendendo decisioni che avranno ripercussioni pesanti sul futuro di Messina.
E’ questo il suo compito, prendere decisioni per conto di chi lo ha eletto.
Lei, io e tutti gli altri messinesi pensanti, alle urne ne terranno conto, lo puniremo lo bastoneremo oppure ci ricrederemo.
Lui a differenza di tutti coloro i quali lo hanno preceduto pagherà (elettoralmente) per gli errori commessi.
Direi che fino a qui è tutto normale, tutto nella consuetudine del gioco eletto elettore tutto non condiviso da Lei ma comunque lecito e “normale”.
La rabbia nel senso viscerale del termine, che trasuda da ogni suo intervento, non va riservata quindi a chi svolge il proprio compito, anche se non nel modo che vorrebbe Lei.
Va piuttosto rivolta ancora una volta nei confronti di chi ha compromesso il funzionamento di Palazzo Zanca, perchè oltre ai debiti,
l’eredità che ci è stata lasciata è il blocco totale della macchina legislativa, lo dimostra il fatto che Lei per primo chiede al Sindaco di escludere
il consiglio comunale usando come arma il piano di rientro.
Accorinti non è l’unico soggetto politico di Messina non può sempre essere messo al centro di tutto quanto di negativo avviene.
Per quanto riguarda la sua ultima domanda, Le rispondo che secondo me gli introiti dei parcheggi a pagamento dovranno essere usati solo
dopo avere attinto a tutte le altre risorse ragionevolmente disponibili.
Il passo indietro sull’isola avrebbe senso solo se mosso da motivi di reale necessità economica.
In quel caso sarei con Lei.
Comunque sia la solidità del piano verrà messa a dura prova dalla Corte Dei Conti, per cui non si crucci.
O dissesto o piano approvato.
Senza la presentazione del piano non avremmo avuto che una sola delle possibilità.
Salvatore
Buongiorno Hornet,
avevo inteso quanto già scritto da Lei.
La sua ipotesi di forzare la mano al consiglio usando come arma il piano di rientro era chiarissima da prima che si ripetesse.
Come si fa discutere seriamente sulla base di una ipotesi di cui non conosciamo neanche la praticabilità, e che ci restituisce solo ipotetici scenari?
Ipotizzare è semplice, e come sta notando bene anche Lei, se n’è accorto anche il nostro sindaco.
Di discussioni su base puramente teorica è pieno il forum, quindi mi atterrò ai fatti.
Il sindaco ha scelto un’altra strada, rispetto a quella ipotizzata da Lei, non ha voluto giocare d’azzardo, perchè non vuole il dissesto per Messina.
Penso sia lecito pensarla in modo diverso da Lei.
E’ questa la sua linea politica in merito, e di conseguenza si è comportato, prendendo decisioni che avranno ripercussioni pesanti sul futuro di Messina.
E’ questo il suo compito, prendere decisioni per conto di chi lo ha eletto.
Lei, io e tutti gli altri messinesi pensanti, alle urne ne terranno conto, lo puniremo lo bastoneremo oppure ci ricrederemo.
Lui a differenza di tutti coloro i quali lo hanno preceduto pagherà (elettoralmente) per gli errori commessi.
Direi che fino a qui è tutto normale, tutto nella consuetudine del gioco eletto elettore tutto non condiviso da Lei ma comunque lecito e “normale”.
La rabbia nel senso viscerale del termine, che trasuda da ogni suo intervento, non va riservata quindi a chi svolge il proprio compito, anche se non nel modo che vorrebbe Lei.
Va piuttosto rivolta ancora una volta nei confronti di chi ha compromesso il funzionamento di Palazzo Zanca, perchè oltre ai debiti,
l’eredità che ci è stata lasciata è il blocco totale della macchina legislativa, lo dimostra il fatto che Lei per primo chiede al Sindaco di escludere
il consiglio comunale usando come arma il piano di rientro.
Accorinti non è l’unico soggetto politico di Messina non può sempre essere messo al centro di tutto quanto di negativo avviene.
Per quanto riguarda la sua ultima domanda, Le rispondo che secondo me gli introiti dei parcheggi a pagamento dovranno essere usati solo
dopo avere attinto a tutte le altre risorse ragionevolmente disponibili.
Il passo indietro sull’isola avrebbe senso solo se mosso da motivi di reale necessità economica.
In quel caso sarei con Lei.
Comunque sia la solidità del piano verrà messa a dura prova dalla Corte Dei Conti, per cui non si crucci.
O dissesto o piano approvato.
Senza la presentazione del piano non avremmo avuto che una sola delle possibilità.
Salvatore
Per inciso, non è compito del sindaco esautorare un consiglio “malato”, ma dei cittadini.
Non è un randello con cui picchiare sul consiglio perchè venga escuso in blocco.
Il compito è nostro, da cittadini e da elettori.
Ma oramai a questo sindaco sono demandate tutte la attività che noi messinesi ci siamo rifiutati di esercitare negli scorsi 40 anni.
Non dia al significato di “rivoluzione dal basso” un significato di tipo autoritario.
Salvatore
Per inciso, non è compito del sindaco esautorare un consiglio “malato”, ma dei cittadini.
Non è un randello con cui picchiare sul consiglio perchè venga escuso in blocco.
Il compito è nostro, da cittadini e da elettori.
Ma oramai a questo sindaco sono demandate tutte la attività che noi messinesi ci siamo rifiutati di esercitare negli scorsi 40 anni.
Non dia al significato di “rivoluzione dal basso” un significato di tipo autoritario.
Salvatore
buongiorno sign .Salvatore, le rispondo che gli introiti provenienti dagli stalli delle attuali strade chiuse, sono una priorita a mio avviso.Il comune ha dichiarato di avere in cassa al momento 30.000 e di non poter procedere alla pulizia dei tombini…..per cui se tanto mi da tanto e se mi dice quali altre immediate risorse abbiamo per far cassa , ne sarei lieto…La mia rabbia come lei la giudica , non è solo mia, ma di migliaia di persone le assicuro, migliaia.Perche di sicuro i predecessori di questo sindaco hanno fatto male o addiruttura malissimo.Ma accorinti ha dalla sua un grande errore.:AVER FATTO PROCLAMI.Proclami importanti che non hanno avuto in 15 mesi 1 riscontro.E non mi si dica che non sapeva a cosa andava incontro!era perfettamente consapevole del disastro comunale e probabilmente stare zitto sarebbe stato piu’azzaeccato.Come azzeccato sarebbe stato iniziare dalle cose basilari che TUTTI , dal pastore al benestante , avrebbero scorto.Le porto degli esempi: asfalto strade, decoro pubblico,illuminazione , spazzatura, mezzi pubblici, acqua, potatura alberi.Queste erano le cose dal basso da cui cominciare per essere coerente con il suo slogan.Invece le battagllie le ha fatte per una isola pedonale disastrosa, per i tir di franza(ridicolo) .Opere di miglioramento oggettivo della nostra citta lei in 15 mesi ne ha viste??La pista ciclabile?doveva essere un momento zero da cui ripartire con lui…Ma invece continua a fare rivoluzioni sue e perseguire i suoi ideali, ignorando i vari e seri problemi basilari che renderebbero la vita quiotidiana di tutti piu normale e decorosa(elencati sopra).ho rabbia perche in 15 mesi pur accorgendosi di tante lacune sul suo operato,non è tornato indietro di un passo.Ho rabbia perche ha (e non lo dico io ma chicchessia)un atteggiamento di snob nei confronti di chi non la pensa come lui, e col suo ruolo di primo cittadino dovrebbe essere il sindaco di tutti e non solo di chi la pensa come lui.
ho rabbia perche un pacifista non dovrebbe consentire ai suoi sostenitori atteggiamenti non proprio inneggianti alla pace come succede sul tanto amato facebook, che usa come mezzo di comunicazione(!)
ho rabbia perche anche se lui sarà la persona piu’ onesta si è circondato e si continua a circondare di persone non all’altezza del ruolo pubblico da ricoprire…vedi spazzatura, decoro,palme che cadono etc etc..
Ho rabbia perche pur non essendo razzista non se ne puo’ piu’ di extracomunitari che vengono accolti con abbracci…qui si che avrei fatto la guerra a livello nazionale.al proposito le farei vedere qualche video dei comportamenti di questi signori.
Ho rabbia perche non mi rappresenta come messinese quando va dal papa o dal presidente del consiglio con la maglietta free tibet e i sandali…un sindaco puo’ essere sovversivo a casa sua, nella sua citta, ma fuori CI rappresenta e se sapesse come veniamo derisi per questo…
ho rabbia perche anche quei 4 consiglieri comunali che erano con lui…si sono dimezzati.Perche 2 hanno capito con chi avevano a che fare..
ho rabbia perche non rispetta le decisioni e le delibere poste da chi è sovrano in certe decisioni, ma pretende rispetto per le sue..e sa di cosa parlo.Questo modo di fare con una rappresentanza in consiglio di solo 2 persone,non è il piu’ azzeccato per il bene della citta’ che vuole RISOLLEVARE DAL BASSO..
ho rabbia perche ha detto che avrebbe presocome compenso solo una cifra uguale a quella che prendeva come insegnante di educazione fisica.
Ho rabbia perche ha detto che mai avrebbe avuto autista e auto blu.
Mi scusi se sono stato ripetitivo e rabbioso , ma per i prossimi 3 anni ce lo dobbiamo sopportare,e non la vedo rosea…
Non mi risponda facendo dietrologia…quelli di prima sono stati anche peggio, ma almeno non hanno fatto slogan ingannevoli…e le ricordo che io l’ho votato 2 volte..
buongiorno sign .Salvatore, le rispondo che gli introiti provenienti dagli stalli delle attuali strade chiuse, sono una priorita a mio avviso.Il comune ha dichiarato di avere in cassa al momento 30.000 e di non poter procedere alla pulizia dei tombini…..per cui se tanto mi da tanto e se mi dice quali altre immediate risorse abbiamo per far cassa , ne sarei lieto…La mia rabbia come lei la giudica , non è solo mia, ma di migliaia di persone le assicuro, migliaia.Perche di sicuro i predecessori di questo sindaco hanno fatto male o addiruttura malissimo.Ma accorinti ha dalla sua un grande errore.:AVER FATTO PROCLAMI.Proclami importanti che non hanno avuto in 15 mesi 1 riscontro.E non mi si dica che non sapeva a cosa andava incontro!era perfettamente consapevole del disastro comunale e probabilmente stare zitto sarebbe stato piu’azzaeccato.Come azzeccato sarebbe stato iniziare dalle cose basilari che TUTTI , dal pastore al benestante , avrebbero scorto.Le porto degli esempi: asfalto strade, decoro pubblico,illuminazione , spazzatura, mezzi pubblici, acqua, potatura alberi.Queste erano le cose dal basso da cui cominciare per essere coerente con il suo slogan.Invece le battagllie le ha fatte per una isola pedonale disastrosa, per i tir di franza(ridicolo) .Opere di miglioramento oggettivo della nostra citta lei in 15 mesi ne ha viste??La pista ciclabile?doveva essere un momento zero da cui ripartire con lui…Ma invece continua a fare rivoluzioni sue e perseguire i suoi ideali, ignorando i vari e seri problemi basilari che renderebbero la vita quiotidiana di tutti piu normale e decorosa(elencati sopra).ho rabbia perche in 15 mesi pur accorgendosi di tante lacune sul suo operato,non è tornato indietro di un passo.Ho rabbia perche ha (e non lo dico io ma chicchessia)un atteggiamento di snob nei confronti di chi non la pensa come lui, e col suo ruolo di primo cittadino dovrebbe essere il sindaco di tutti e non solo di chi la pensa come lui.
ho rabbia perche un pacifista non dovrebbe consentire ai suoi sostenitori atteggiamenti non proprio inneggianti alla pace come succede sul tanto amato facebook, che usa come mezzo di comunicazione(!)
ho rabbia perche anche se lui sarà la persona piu’ onesta si è circondato e si continua a circondare di persone non all’altezza del ruolo pubblico da ricoprire…vedi spazzatura, decoro,palme che cadono etc etc..
Ho rabbia perche pur non essendo razzista non se ne puo’ piu’ di extracomunitari che vengono accolti con abbracci…qui si che avrei fatto la guerra a livello nazionale.al proposito le farei vedere qualche video dei comportamenti di questi signori.
Ho rabbia perche non mi rappresenta come messinese quando va dal papa o dal presidente del consiglio con la maglietta free tibet e i sandali…un sindaco puo’ essere sovversivo a casa sua, nella sua citta, ma fuori CI rappresenta e se sapesse come veniamo derisi per questo…
ho rabbia perche anche quei 4 consiglieri comunali che erano con lui…si sono dimezzati.Perche 2 hanno capito con chi avevano a che fare..
ho rabbia perche non rispetta le decisioni e le delibere poste da chi è sovrano in certe decisioni, ma pretende rispetto per le sue..e sa di cosa parlo.Questo modo di fare con una rappresentanza in consiglio di solo 2 persone,non è il piu’ azzeccato per il bene della citta’ che vuole RISOLLEVARE DAL BASSO..
ho rabbia perche ha detto che avrebbe presocome compenso solo una cifra uguale a quella che prendeva come insegnante di educazione fisica.
Ho rabbia perche ha detto che mai avrebbe avuto autista e auto blu.
Mi scusi se sono stato ripetitivo e rabbioso , ma per i prossimi 3 anni ce lo dobbiamo sopportare,e non la vedo rosea…
Non mi risponda facendo dietrologia…quelli di prima sono stati anche peggio, ma almeno non hanno fatto slogan ingannevoli…e le ricordo che io l’ho votato 2 volte..
Non farò nesuna considerazione sul passato.
Le cose di cui parla sono sacrosante.
Il presente è questo e Lei ha tutto il diritto di lamentarsi.
Le sue sono valutazioni giuste nell’ottica di chi valuta sufficiente il periodo concessogli per il rinnovamento.
Le giuro su quanto ho di più caro che rispetto le sue idee perchè non le ritengo faziose.
Chi può però ad onor del vero effettuare una valutazione attendibile di quanto complesso possa essere un percorso tanto lungo?
Quanto di queste difficoltà ci sfugge e quanto del quadro d’insieme?
Onestamente non lo so neanche io, però so che ho concesso cinque anni ad Accorinti per percorrere questa strada e non ho intenzione
di cambiare idea ogni 9/10 mesi.
Non si torna indietro alle prime difficoltà secondo me.
Nessuna scusa nessun alibi nessuna voglia di non vedere la realtà, solo la consapevolezza che in certi momenti della vita bisogna accettare
anche dei fallimenti e concedere alle persone in cui si crede la possibilità di andare avanti.
Questo mi hanno insegnato i miei 42 anni di vita.
La mia è una apertura di credito fiduciaria alla persona e non al tecnico.
Non ho mai pensato che si tratti di un santo, me è una brava persona per me nonostante certe “sbavature”.
Dopo tanti anni in cui i soldi nostri sono stati usati in mala fede, mi voglio concedere il lusso di spendere i miei per la “formazione” da sindaco del candidato che ho scelto.
Lo ritengo un investimento come quello che le aziende affrontano per la formazione del personale che poi utilizzano.
Se è onesto come credo il tempo ci restituirà anche un amministratore migliore e le cose cominceranno a girare per il verso giuto.
Se ci fosse stata una alternativa e un candidato “già formato” non avrei certo scelto Accorinti.
Ma non vedevo e non vedo alternative valide.
Sulla sua presunzione o boria o qualunque altra considerazione di carattere personale posso solo dirle che lui come chinque altro è un uomo
e come tutti soffre sicuramente l’enorme stres a cui è sottoposto.
Lei ed io possiamo sfogarci senza conseguenze, lui no perchè ogni sua reazione diventa pubblica.
Forse sono solo io ad essere così scettico, ma personalmete non vedo alternative soft per Messina, perchè l’abbiamo distrutta.
Vedo solo anni di intenso lavoro e di grossi scontri e sacrifici, di stop e di riprese (speriamo).
La ringrazio per il tempo concessomi, e mi scuso per la prolissità dei post.
Salvatore
Non farò nesuna considerazione sul passato.
Le cose di cui parla sono sacrosante.
Il presente è questo e Lei ha tutto il diritto di lamentarsi.
Le sue sono valutazioni giuste nell’ottica di chi valuta sufficiente il periodo concessogli per il rinnovamento.
Le giuro su quanto ho di più caro che rispetto le sue idee perchè non le ritengo faziose.
Chi può però ad onor del vero effettuare una valutazione attendibile di quanto complesso possa essere un percorso tanto lungo?
Quanto di queste difficoltà ci sfugge e quanto del quadro d’insieme?
Onestamente non lo so neanche io, però so che ho concesso cinque anni ad Accorinti per percorrere questa strada e non ho intenzione
di cambiare idea ogni 9/10 mesi.
Non si torna indietro alle prime difficoltà secondo me.
Nessuna scusa nessun alibi nessuna voglia di non vedere la realtà, solo la consapevolezza che in certi momenti della vita bisogna accettare
anche dei fallimenti e concedere alle persone in cui si crede la possibilità di andare avanti.
Questo mi hanno insegnato i miei 42 anni di vita.
La mia è una apertura di credito fiduciaria alla persona e non al tecnico.
Non ho mai pensato che si tratti di un santo, me è una brava persona per me nonostante certe “sbavature”.
Dopo tanti anni in cui i soldi nostri sono stati usati in mala fede, mi voglio concedere il lusso di spendere i miei per la “formazione” da sindaco del candidato che ho scelto.
Lo ritengo un investimento come quello che le aziende affrontano per la formazione del personale che poi utilizzano.
Se è onesto come credo il tempo ci restituirà anche un amministratore migliore e le cose cominceranno a girare per il verso giuto.
Se ci fosse stata una alternativa e un candidato “già formato” non avrei certo scelto Accorinti.
Ma non vedevo e non vedo alternative valide.
Sulla sua presunzione o boria o qualunque altra considerazione di carattere personale posso solo dirle che lui come chinque altro è un uomo
e come tutti soffre sicuramente l’enorme stres a cui è sottoposto.
Lei ed io possiamo sfogarci senza conseguenze, lui no perchè ogni sua reazione diventa pubblica.
Forse sono solo io ad essere così scettico, ma personalmete non vedo alternative soft per Messina, perchè l’abbiamo distrutta.
Vedo solo anni di intenso lavoro e di grossi scontri e sacrifici, di stop e di riprese (speriamo).
La ringrazio per il tempo concessomi, e mi scuso per la prolissità dei post.
Salvatore
Ottima idea..
Ottima idea..
Bisognerebbe dare più importanza al voto, per non ritrovarci poi con dei consiglieri incopetenti.
Bisognerebbe dare più importanza al voto, per non ritrovarci poi con dei consiglieri incopetenti.