Ecco la nota che il Movimento inoltrerà venerdì al prefetto. Il Protocollo è rivolto a tutta la società civile (movimenti, sindacati, ordini professionali, associazioni, etc..) ed a tutti quei soggetti che parteciperanno alle elezioni comunali
L’idea era fuoriuscita da un incontro di Reset col prefetto Stefano Trotta, lo scorso 13 febbraio. In quell’occasione, il Movimento cittadino rappresentò il timore che la campagna elettorale per le prossime elezioni Amministrative potesse essere inquinata dall’utilizzo del voto di scambio.
Idea avvalorata, spiega Reset, dal fatto che “tale preoccupazione ha ragione d’essere, come dimostrato dal recente caso di cronaca giudiziaria relativo al coinvolgimento diretto ed indiretto della neo deputata Pd, Maria Tindara Gullo”.
Ora Reset formalizza la sua proposta per la sottoscrizione del “Protocollo di Legalità e Patto Etico”. Reset parte dal presupposto che “non è accettabile che in una città civile vi sia chi reputa normale vendere o contrattare il proprio diritto al voto ipotecando il futuro proprio e quello dei propri figli”.
Quattro le proposte presentate:
a). di istituire un numero verde che chiunque, anche in forma anonima, possa utilizzare per denunciare episodi di voto di scambio, effettuando una segnalazione e chiedendo l’intervento alle forze dell’ordine;
b). di avviare una campagna di sensibilizzazione, attraverso gli organi di stampa e le televisioni, atta a far comprendere, a tutti i cittadini, come il voto di scambio non sia la normalità, ma, viceversa, un reato punito dalla legge nei confronti di chi compra il voto e di chi lo vende;
c). al fine di aiutare a comprendere la gravità del voto di scambio, in maniera più chiara e diretta alla cittadinanza, reset! si rende disponibile, ovviamente gratuitamente ed impegnandosi a non far comparire nello spot candidati alle prossime elezioni amministrative, a registrare uno spot che la Prefettura potrebbe mandare in onda sulle reti locali;
d). di predisporre un documento con il quale tutti i candidati, sia alla carica di Sindaco, sia a quella di Consigliere Comunale, sia a quella di Presidente e di Consigliere di Quartiere si impegnino, in prima persona, ad intraprendere una campagna elettorale basata rigidamente su un approccio etico nel rispetto assoluto delle regole fissate dalla legge ed obbligandosi a denunciare qualunque violazione delle stesse.
Campagna etica mi pare una buona idea.