Arte e intrattenimento nel contesto di un evento considerato dall'Amministrazione il punto di partenza per una nuova fase nella vita della città

Waterfront di Reggio Calabria, finalmente l’inaugurazione: è previsto per le 18 di sabato prossimo, 22 maggio, il fatidico taglio del nastro.
La grande opera di rigenerazione urbana realizzata con le risorse europee del Pon Metro 2014/2020, secondo quanto rilevato da Palazzo San Giorgio, è «destinata a segnare un momento di svolta epocale nel rapporto tra la città e il suo mare». L’appuntamento è nella grande piazza realizzata in cima alla nuova scalinata monumentale, di fronte al Lido comunale.

Passeggiata “infinita”

Sarà dunque finalmente fruibile alla cittadinanza una«nuovissimaarea a forte vocazione turistica e d’aggregazione sociale che si sviluppa in un’area di 50mila metri quadri». Questo rinnovato spazio cittadino è presentato come un vero «giardino lineare integrato» munito di «un‘immensa, coinvolgente passeggiata panoramica che si snoda tra percorsi pedonali, ciclabili e nuove spazialità urbane», con una visione panoramica davvero singolare e fascinosa. Praticamente un unicum, nel suo genere, visto il posizionamento invidiabile della città sul mare dello Stretto.

«Una nuova stagione per Reggio»

Solo nei prossimi giorni arriverà il programma dettagliato di un momento che, come per analoghe precedenti occasioni – si pensi all’inaugurazione di Opera -, concederà anche spazio all’intrattenimento di spessore artistico e culturale. Ed evidenzia il sindaco Giuseppe Falcomatà, in una nota stampa, che quest’inaugurazione sarà vissuta come « l’avvio di una nuova stagione per la nostra città», di una Reggio Calabria «che pensa in grande, guardando già al Museo del Mare di Zaha Hadid», opera definita strategica per lo sviluppo del Paese direttamente dal governo Draghi. E una città che vuol riaffermare «il proprio ruolo attrattivo nel cuore del Mediterraneo».
In ogni caso, un momento di festa collettiva; e anche per questo, rimarca il primo cittadino, s’è pensato di spostare più in là di qualche settimana la data dell’inaugurazione.

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