Il personale è entrato a far parte dell’organico per mobilità e perché vincitore di concorso
«Siate coraggiosi e innovativi». È l’invito che stamattina il direttore generale dell’AOU “G. Martino”, dott. Giuseppe Pecoraro, ha rivolto agli infermieri neo-assunti all’interno dell’azienda. Si tratta del personale entrato a far parte dell’organico per mobilità e in quanto vincitore di concorso, a cui l’azienda ha voluto riservare un momento di accoglienza nella sala congressi del policlinico universitario e al quale ha preso parte anche il direttore sanitario, dott. Manlio Magistri.
Un appuntamento voluto per ribadire l’importanza e il ruolo strategico che gli infermieri rivestono in azienda. Ed è soprattutto il concetto di “azienda” ad essere stato messo in evidenza: «Il servizio che ogni giorno il policlinico eroga agli utenti – ha sottolineato il dott. Pecoraro – altro non è che un prodotto: un prodotto sanitario in cui la qualità deve essere la componente principale. Affinché ciò sia possibile è necessario che vi siano le risorse giuste: il personale infermieristico rappresenta la più grande risorsa di cui l’azienda dispone». Accoglienza del paziente, determinazione, coinvolgimento; sono alcune parole chiave utilizzate per descrivere una professionalità, quella dell’infermiere, che è distinta da quella del medico, ma non per questo in subordinazione; un principio, quest’ultimo, che il dott. Pecoraro ha voluto richiamare con forza, esortando gli infermieri a diventare sempre più protagonisti consapevoli, attenti e critici, disponibili ad esprimere opinioni, suggerimenti e – quando necessario – a segnalare difficoltà .
«Il vostro – ha poi continuato il direttore generale – è un mestiere che può avere sviluppi importanti; è fondamentale puntare sulla formazione e sull’aggiornamento in modo cosciente e funzionale». Durante l’ incontro sono state fornite anche alcune informazioni specifiche sull’azienda policlinico: una realtà che ha fatto dei numeri e dei dati gli strumenti essenziali per monitorare il proprio operato. Da qui la necessità di comprendere e conoscere a pieno le procedure previste in materia di rischio clinico, gli obiettivi e i programmi fissati nel piano sanitario regionale. È, dunque, una esortazione a ricercare ogni giorno l’efficienza per rivendicare l’appartenenza a una “squadra” che non deve agire secondo logiche personali, ma rispondere a un ideale di unità che può determinare una stagione di cambiamenti.