Il diritto di essere liberi Zanclei

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Redazione

Il diritto di essere liberi Zanclei

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sabato 16 Marzo 2019 - 09:27

Le mire della prospiciente Rhegion su Zancle respinte grazie all'intervento di Ippocrate, tiranno di Gela. Ma adesso i Geloi hanno esteso la loro influenza sulla nostra città.

E’ di qualche mese fa la notizia trapelata in questi giorni e della quale siamo stati tenuti all’oscuro fino a oggi, dell’invito rivolto dalla nostra classe dirigente a un ricco e potente gruppo di abitanti di Samo, isola dell’Egeo, a raggiungere la Sicilia settentrionale per colonizzare Kalè Aktè, insediamento a est di Imera. E’ da escludere che tale invito sia da attribuire ad un semplice atto di umanità e compassione per chi, come i Sami, versa in una situazione difficile, per effetto dell’eccessiva pressione fiscale esercitata dall’Impero Persiano sulla loro patria; è ragionevole, invece, pensare che la possibilità di poter ingrossare ulteriormente la portata dei propri traffici, anche lungo la costa settentrionale, abbia mosso la nostra classe dirigente.

Questi movimenti non sono passati inosservati e Anassila, tiranno di Rhegion, che già tempo fa aveva espresso il desiderio di estendere le maglie del suo potere su Zancle, ha confermato quanto è successo. Lo abbiamo infatti incontrato giusto qualche giorno fa, dopo aver appreso dell’invito rivolto ai Sami, e nel corso di una breve intervista non ha nascosto le sue intenzioni, anzi ha tranquillamente dichiarato di aver portato avanti un’intensa battaglia diplomatica per ottenere l’appoggio dei Sami invitati da Zancle. Anassila, infatti, raggiunti i Sami sulla strada per Kalè Aktè, è riuscito a persuaderli dei vantaggi economici e politici che avrebbero ottenuto con l’ occupazione di Zancle, potendo sfruttare a loro favore la momentanea assenza di Scite, tiranno della città. Questo nei piani del tiranno di Rhegion doveva essere il pretesto per coronare il suo sogno di conquista; ulteriore prova dell’opinione che di lui ci eravamo fatti, ovvero di uomo senza scrupoli, disposto perfino a servirsi dei Sami per soddisfare la propria smania di potere.

Oggi nel comunicarvi queste notizie, siamo inoltre in grado di informarvi che il piano di Anassila è miseramente fallito; nonostante ciò ha assicurato di aver intenzione di portare avanti, in un modo o nell’altro, la sua personale lotta per sottomettere Zancle. Fondamentale è stato l’intervento di alcuni fedelissimi di Scite, che messi in allerta e insospettiti dai movimenti di Anassila, hanno prontamente informato il tiranno di Zancle, che senza perdere tempo ha chiesto l’aiuto di Ippocrate, tiranno di Gela, la cui abilità politica ha permesso di sventare la congiura e di raggiungere un accordo con i Sami.

L’incontro fra le parti non è stato privo di tensioni, e alla fine Ippocrate, non potendo cacciar via i Sami dalla città, è riuscito a raggiungere un compromesso per una civile convivenza, ottenendo i terreni coltivabili comprensivi degli strumenti per coltivarli. Ai Sami, invece, è stato concesso il dominio del porto e di tutta la zona ad esso annessa, potendo così controllare il potenziale commerciale della città; riconoscendo però, e questo premeva ad Ippocrate, l’influenza dei Geloi.

La tirannide, che secondo la tradizione arcaica Greca nasce per volere della polis e ha il compito di operare per il raggiungimento del benessere collettivo, si è ridotta oggi ad essere lo strumento di signori autocrati il cui unico scopo è legittimare e istituzionalizzare se stessi. Ci auguriamo che si trovi presto una soluzione definitiva e che questa permetta a Zancle di vivere finalmente sonni tranquilli. Fino a quel momento saremo testimoni silenziosi, questa è la strada che abbiamo scelto, stufi dei giochi di potere ai quali abbiamo assistito in questi anni e non potendo più difendere la libertà di espressione, la libertà di essere liberi Zanclei.

Massimiliano Mazza

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