Ignacio de Loyola e il -Messanense Collegium Prototypum Societatis-.
27/09/1548
Si discute tanto sulla necessità di rendere l’istruzione accessibile a tutti i nostri giovani e finalmente un passo avanti, in questo senso, è stato fatto, almeno in parte. Così si spiega la decisione della Messina bene, di richiedere l’intervento del gesuita, nonché fondatore dell’omonimo ordine, Ignacio de Loyola. L’arrivo del gesuita e del suo seguito sarà fondamentale per la formazione della futura classe dirigente e darà, soprattutto, alla città lustro e prestigio.
Per capire meglio le future linee programmatiche del nuovo ordine religioso e del suo fondatore, non possiamo che rivolgerci al diretto interessato.
Chi è Ignacio de Loyola?
Sono prima di tutto un uomo come tanti su questa terra, figlio della piccola nobiltà di Loyola, paese dei Paesi Baschi, ultimo di tredici figli, che ha avuto la fortuna di poter vivere un’infanzia tranquilla.
Quando l’illuminazione, il cambiamento che l’ha spinta ad una vita di rinuncia e religiosa povertà?
Significativo è stato il periodo di riposo forzato al quale sono stato costretto dopo la battaglia di Pamplona nel maggio 1521. Le ferite riportate in battaglia, mi hanno costretto ad un lungo periodo di degenza nel mio castello di Loyola. Il tempo a disposizione mi ha permesso di avvicinarmi alla lettura di testi religiosi, di ripercorrere le tappe fondamentale della vita di Gesù. Ogni oltre ragionevole dubbio mi ha colpito la vita di San Francesco e più di tutti ha influito sulla mia scelta di abbandonare tutto per dedicarmi ad una vita di povertà e preghiera.
A quando risale la formazione della Compagnia di Gesù e della sua ordinazione religiosa?
L’ordinazione sacerdotale e il riconoscimento del nuovo ordine è avvenuto durante il mio soggiorno a Roma, dove il pontefice, Paolo III, nel 1537, è stato colpito dal nostro fervore religioso e dagli obiettivi che il nuovo ordine si propone di raggiungere.
Parliamo appunto degli obiettivi e dei motivi che l’hanno spinta a rispondere all’invito della città.
Ho sommamente gradito e di molto gaudio intendere che i giurati volessero procurare alla loro nobile città una più copiosa istruzione spirituale di lettere e virtù, che sono i mezzi per giungere al fine della felicità perpetua. In merito alle finalità del nostro insegnamento, non le nascondo che crediamo fermamente nella possibilità di far crescere in ogni giovane la propria spiritualità in vista di ruoli professionali. Vogliamo che ogni giovane sia uomo mondano e cristiano allo stesso tempo, affinchè possa farsi sempre portatore dei valori della cristianità.
Si è già iniziato a discutere del nome da dare alla scuola, compito spinoso se si pensa che quella messinese sarà la prima scuola istituita dalla Compagnia di Gesù?
Dopo lunghe discussioni e non appena saranno ultimati i preparativi, aprirà i battenti il “Messanense Collegium Prototypum Societatis”.
Non possiamo, quindi, che darle il benventuo e congratularci per la lungimiranza mostrata dai nostri dirigenti, convinti che in un futuro non troppo lontano tutti potranno accedere ad una educazione laica e gratuita, non dimentichiamo infatti, che al nascente istituto verrà garantito un premio annuo in denaro.