Seconda giornata di Festival con la musica di Dirty Beaches, Dark Horses e Black Rebel Motorcycle Club. Questa sera il texmex dei Calexico.
Sebbene non goda delle giuste attenzioni e della medesima cura dei grandi parchi del nord Italia – si pensi a alla Pellerina o al Sempione – il parco Gioeni di Catania adempie, comunque, a degna cornice di questo Festival all’insegna della natura e dell’ecosostenibilità. Dopo le attività mattutine e i laboratori creativi in difesa della natura a cura di Legambiente Catania, prosegue la seconda giornata dello Zanne. In serata è la volta dei live: il primo ad esibirsi è Dirty Beaches, aka Alex Zang Hungtai, il polistrumentista di Taiwan giramondo per vocazione. Della sua vita da cittadino del mondo errante tra Hong Kong, Taipei, Berlino, San Franciso e Montreal è specchio, sicuramente, la propria musica – condita da synth martellanti – i cui suoni rimandano alle giungle metropolitane europee, americane e orientali di bitume e clacson, di confusione assordante e ritmi velocissimi. Dirty Beaches converte in musica una fotografia del caos urbano notturno realizzata coi tempi lunghi: un mix di scie luminose brillanti nell’oscurità. Un ottimo inizio che apre la strada ad un’esibizione altrettanto intensa, quella dei Dark Horses.
Quando sale sul palco la band inglese, la prima cosa a cui si pensa è che i Dark Horses sono il genere di band musicale che ci si aspetta di sentire suonare ad un festival di questa portata. Raffinatezza compositiva e ricerca stilistica per una frontwoman, Lisa Elle, dall’aria eterea e incantatrice, che ammalia con la propria presenza scenica il folto pubblico accorso nella città etnea in questo sabato sera di grande musica. Bello anche il featuring con Robert Levon Been dei Black Rebel Motorcycle Club.
La band californiana si impone in tutto il proprio hype, giacchette di pelle e skinny neri sdruciti all inclusive, e non disattende le aspettative, scatenandosi in un concerto di puro rock americano dai richiami dark wave e mettendo in scena uno spettacolo energico che solleva la polvere dal palco e scalda gli animi.
Oggi, accanto alle attività ludiche previste nella programmazione, un picnic con una delle icone pop più celebri e divertenti del panorama musicale folk siculo, il maestro Brigantony, che suonerà in un’aerea (ancora segreta) del parco intorno alle 13,00.
Questa sera, invece, grande attesa per la chiusura del Festival con il texmex dei Calexico (direi che tre x in una frase sono sufficienti per far capire la portata dell’evento che ci attende).
Giuseppina Borghese
