Messina nella Zes della Sicilia Orientale. Ma il percorso non è ultimato
Messina non avrà una Zona economica speciale autonoma ma è inserita in quella della Sicilia Orientale con a capo l’Autorità Portuale di Augusta, “a differenza di quanto sostenuto l’anno scorso dal presidente della Regione. Questa è la realtà, a meno che non vi sia qualche iniziativa parlamentare a livello nazionale, in sede di ridefinizione di alcuni aspetti tecnico-giuridici riguardanti la istituzione delle Zes nelle regioni meridionali”.
L’ex assessore provinciale Michele Bisignano sottolinea che il comissario dell’Authority di Messina, Antonino De Simone, ha formulato “una proposta articolata in linea con il Piano Regolatore Generale Portuale e che recepisce le indicazioni di realtà locali e di categorie sociali, ed in parte, la proposta tecnica presentata a suo tempo dal gruppo di studio costituente Labormetro”.
La necessità di un Piano strategico
Il percorso, però, non è ultimato. “Ad iniziare dalla predisposizione e presentazione di un Piano di Sviluppo Strategico. Questo fondamentale documento deve contenere, fra l’altro, un’analisi dell’impatto sociale ed economico atteso dalla istituzione della Zes, una relazione relativa alle tipologie di attività produttive che si intendono promuovere ed attrarre, ed a quelle esistenti che si intendono rafforzare.
Bisogna, poi, evidenziare la sussistenza di un nesso economico funzionale del contesto produttivo esistente e potenziale con le varie aree portuali e con le infrastrutture di collegamento fra aree non contigue, l’indicazione delle agevolazioni e semplificazioni amministrative di competenza della Regione, senza oneri a carico della finanza statale, oltre altri adempimenti”.
Un Piano strategico “che va elaborato dopo una consultazione con i sindaci dei Comuni i cui territori sono interessati dalla localizzazione della Zes, e con altri soggetti pubblici e privati. Ma in tutto questo contesto, che riguarda lo sviluppo del nostro territorio, vi è un “convitato di pietra”, ovvero la Città Metropolitana di Messina e chi, attualmente, la rappresenta.
Il ruolo della Città metropolitana
Il sindaco della Città Metropolitana dovrebbe svolgere un ruolo di raccordo con gli stakeholders operanti sul territorio provinciale. Dovrebbe, inoltre, mettere a disposizione del gruppo che, a livello regionale dovrà elaborare un piano strategico complessivo, gli strumenti di pianificazione strategica e territoriale di cui dispone l’Ente. Perché sarebbe inammissibile che per gli indirizzi di sviluppo del nostro territorio si dovesse tener conto di decisioni assunte da altre realtà che non siano quelle riconducibili a categorie istituzionali, sociali e produttive della nostra città e della nostra provincia”.