Le aree dovranno configurarsi come porto, retro-porto anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforma logistica o interporto
I Comuni siciliani hanno ancora pochi giorni a disposizione per presentare la domanda per chiedere l’inserimento del proprio territorio in una delle due Zes, le Zone economiche speciali.
Il termine per le istanze – che devono essere indirizzate al dipartimento delle Attività produttive – è lunedì 9 settembre. Sono 462 gli ettari ancora da attribuire mentre sono già stati identificati e delimitati i 1.690 della “Zes Sicilia occidentale” e i 3.422 della “Zes Sicilia orientale”.
«Si tratta – sottolinea il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci – di un’opportunità straordinaria per creare sviluppo e un’economia forte nei nostri territori che potranno in tal modo offrire alle aziende condizioni vantaggiose per gli investimenti attraverso il credito d’imposta, gli sgravi fiscali, le agevolazioni sul lavoro e gli ammortamenti».
Le candidature dovranno fare specifico riferimento a una delle due Zes e le aree, obbligatoriamente non residenziali, dovranno configurarsi come porto, retro-porto anche di carattere produttivo e aeroportuale, piattaforma logistica o interporto. Spetterà all’ente proponente dimostrare che l’area candidata possegga un nesso economico funzionale con l’area portuale. Tra i criteri di preferenza, in fase di valutazione delle domande, la presenza di uno snodo ferroviario, di parcheggi e di illuminazione pubblica.
«E’ uno strumento – conclude il governatore Musumeci – che abbiamo messo a punto con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati, dopo che il precedente governo lo aveva praticamente ignorato. Passa anche da qui la difficile sfida per colmare il gap che ancora esiste tra il Nord e il Sud del Paese».