Edilizia al palo, i timori dell’Ordine degli Ingegneri. Comune e Regione rassicurano

Edilizia al palo, i timori dell’Ordine degli Ingegneri. Comune e Regione rassicurano

Marco Ipsale

Edilizia al palo, i timori dell’Ordine degli Ingegneri. Comune e Regione rassicurano

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venerdì 17 Ottobre 2014 - 22:07

Una nota dell’assessorato regionale all’Ambiente, nello scorso agosto, indicava il divieto di costruire in Zps senza Valutazione d’Impatto Ambientale. Messina e Palermo hanno discusso a lungo e chiarito gli equivoci. Buone notizie sul fronte dei fondi per la prevenzione sismica. A breve arriverà la firma dell’assessore Giuseppe Bruno

L’allarme era stato lanciato già un mese fa, nel corso di una conferenza stampa dell’Udc, alla quale aveva partecipato anche l’Ordine degli Architetti. Adesso ad esprimere preoccupazione è l’Ordine degli Ingegneri, che ha invitato nella propria sede il direttore generale dell’assessorato regionale all’Ambiente, Gaetano Gullo. Insieme a lui, anche la funzionaria direttiva dell’assessorato, Silvia Sortino.

La vicenda in breve. Lo scorso 8 agosto, in una nota, a firma proprio di Gullo, viene spiegato che in attesa della Vas (Valutazione Ambientale Strategica) e del nuovo Prg (Piano regolatore generale), “permane il divieto di edificazione in tutte le aree Natura 2000 ricadenti nel territorio comunale”. Da qui, la prima incongruenza: un divieto, per poter permanere, deve prima esistere. E non è questo il caso.

Il timore è quello di un blocco totale dell’edilizia, visto che la Zps (Zona a protezione speciale) di Messina ricomprende ben il 75 % del territorio cittadino e che tutto dovrebbe essere sottoposto a Valutazione d’Impatto Ambientale. Nel frattempo, la commissione deputata ad esprimere il proprio parere sugli interventi edilizi non si riunisce in attesa dei dovuti chiarimenti.

Chiarimenti arrivati nel corso dell’incontro organizzato dall’Ordine degli Ingegneri, al quale ha partecipato anche l’assessore all’Urbanistica, Sergio De Cola, che abbiamo ascoltato al termine. “I colleghi protestano – afferma – ma non c’è nulla di cui preoccuparsi. Siamo in sintonia con la Regione, avendo già parlato, condiviso i problemi e cercato le soluzioni. Gli stessi Gullo e Sortino hanno sottolineato questa collaborazione e ribadito il fatto che abbiamo già prodotto la documentazione necessaria”.

Il problema non riguarda solo Messina né solo la Sicilia. A cascata, l’Unione Europea ha scritto al Governo e le pratiche sono andate a finire prima al Ministero dell’Ambiente, poi alle Regioni e infine ai Comuni. “Ma nella nota inviataci dalla Regione –prosegue De Cola – c’erano una serie di inesattezze che adesso abbiamo chiarito. In ogni caso, non si può mica modificare il Prg con una lettera. Se anche così fosse, per assurdo, l’assessorato regionale ha spiegato che il divieto di edificazione riguarderebbe solo il piano di gestione. Gli habitat sono stati mappati sulla variante di salvaguardia ed il divieto andrebbe ad incidere solo su due piccole microzone. Abbiamo dunque ‘trasformato’ la lettera in strumento urbanistico che comunque dovrà essere valutato dal Consiglio comunale”.

C’è anche un’altra notizia che interessa gli ingegneri. Nei giorni scorsi, l’Ordine aveva per l’ennesima volta sollecitato la Regione a stilare la graduatoria per la ripartizione dei fondi sulla prevenzione sismica, minacciando in caso contrario di ricorrere alle vie legali. Adesso, l’assessore regionale alla Protezione Civile, Giuseppe Bruno, ha garantito che la graduatoria sarà resa pubblica entro pochi giorni.

In seguito all’ordinanza della presidenza del Consiglio dei Ministri 52/2013, ci sono a disposizione 22 milioni di euro. 18 milioni saranno utilizzati per la messa in sicurezza di 8 edifici pubblici nel Messinese, 5 nel Ragusano e 4 nel Catanese; i restanti 4 milioni saranno invece utilizzati per la messa in sicurezza di edifici privati, dei quali 58 nel Messinese, altrettanti nel Catanese, 42 nel Siracusano, 5 nel Ragusano e 1 nell’Ennese.

(Marco Ipsale)

8 commenti

  1. La revisione degli edifici dovrebbe essere obbligatoria.
    Qualcuno al Genio Civile di Messina ha mai visto in che condizioni sono gli edifici costruiti oltre cinquant’anni orsono ?
    Penso proprio di no, altrimenti avrebbero presentato le relazioni obbligatorie in caso di strutture oramai precarie.
    Il cemento invecchia, il ferro, specie quello vecchio se esistente, a contatto con l’acqua di risalita diventa biscotto e allora, niente, si aspetta un sisma sullo stretto che sistemi tutto, tanto chi ha mai pagato di tasca propria per la responsabilità assunta in area pubblica ?
    E intanto il cittadino dorme, stanco di quello che accade inconsapevole di quello che potrebbero accadere.

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  2. La revisione degli edifici dovrebbe essere obbligatoria.
    Qualcuno al Genio Civile di Messina ha mai visto in che condizioni sono gli edifici costruiti oltre cinquant’anni orsono ?
    Penso proprio di no, altrimenti avrebbero presentato le relazioni obbligatorie in caso di strutture oramai precarie.
    Il cemento invecchia, il ferro, specie quello vecchio se esistente, a contatto con l’acqua di risalita diventa biscotto e allora, niente, si aspetta un sisma sullo stretto che sistemi tutto, tanto chi ha mai pagato di tasca propria per la responsabilità assunta in area pubblica ?
    E intanto il cittadino dorme, stanco di quello che accade inconsapevole di quello che potrebbero accadere.

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  3. Dobbiamo fare palazzine per xxxxxxxxxx

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  4. Dobbiamo fare palazzine per xxxxxxxxxx

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  5. Premesso che sono assolutamente contrario alla “cementificazione selvaggia” in tutte le aree del territorio comunale e non solo in quelle definite “Natura 2000”, ritengo paradossale che il Comune da una lato rassicuri l’Ordine degli Ingegneri sul “timore del blocco totale dell’edilizia” e dall’altro acquisti alloggi datati da privati con i fondi del risanamento.
    Non comprendo la convenienza di siffatta scelta, tenuto conto che alloggi costruiti 10, 20 e 30 anni fa, sicuramente non sono rispondenti alle vigenti norme antisismiche e di sicurezza impiantistica e, in ogni caso, necessiteranno di interventi di manutenzione.
    Alloggi di nuova costruzione, oltre a creare occupazione, il che non è assolutamente un elemento trascurabile, saranno garantiti per 10 anni, se non erro, da vizi di costruzione e, quindi, senza alcuna spesa ulteriore per il proprietario.
    Se a ciò aggiungiamo che la costruzione di nuovi alloggi potrà rendere più decorosa la città in zone particolarmente obbrobriose, con la realizzazione di cortili e zone a verde, mi pare inopportuna la scelta del Comune di acquistare piuttosto che costruire, ovviamente con la dovuta ratio.
    O no, sig. Sindaco e Sigg. Assessori?

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  6. Premesso che sono assolutamente contrario alla “cementificazione selvaggia” in tutte le aree del territorio comunale e non solo in quelle definite “Natura 2000”, ritengo paradossale che il Comune da una lato rassicuri l’Ordine degli Ingegneri sul “timore del blocco totale dell’edilizia” e dall’altro acquisti alloggi datati da privati con i fondi del risanamento.
    Non comprendo la convenienza di siffatta scelta, tenuto conto che alloggi costruiti 10, 20 e 30 anni fa, sicuramente non sono rispondenti alle vigenti norme antisismiche e di sicurezza impiantistica e, in ogni caso, necessiteranno di interventi di manutenzione.
    Alloggi di nuova costruzione, oltre a creare occupazione, il che non è assolutamente un elemento trascurabile, saranno garantiti per 10 anni, se non erro, da vizi di costruzione e, quindi, senza alcuna spesa ulteriore per il proprietario.
    Se a ciò aggiungiamo che la costruzione di nuovi alloggi potrà rendere più decorosa la città in zone particolarmente obbrobriose, con la realizzazione di cortili e zone a verde, mi pare inopportuna la scelta del Comune di acquistare piuttosto che costruire, ovviamente con la dovuta ratio.
    O no, sig. Sindaco e Sigg. Assessori?

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  7. Un addetto ai lavori,fra i più stimati ingegneri della nostra città, a capo dell’urbanistica di Messina, anche questa scelta del più messinese sindaco di tutti i tempi, conferma la bontà del progetto CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO. W MESSINA, W RENATO sindaco.

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  8. Un addetto ai lavori,fra i più stimati ingegneri della nostra città, a capo dell’urbanistica di Messina, anche questa scelta del più messinese sindaco di tutti i tempi, conferma la bontà del progetto CAMBIAMO MESSINA DAL BASSO. W MESSINA, W RENATO sindaco.

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