50 anni in baracca. "Mia moglie è malata e sogna di morire in una casa vera" VIDEO

50 anni in baracca. “Mia moglie è malata e sogna di morire in una casa vera” VIDEO

Silvia De Domenico

50 anni in baracca. “Mia moglie è malata e sogna di morire in una casa vera” VIDEO

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martedì 17 Gennaio 2023 - 07:40

Un tetto a rischio crollo e la crisi economica che ha messo in ginocchio il signor D'Angelo: "Più di 1.350€ di luce nelle ultime bollette"

Di Silvia De Domenico

MESSINA – “Prima di morire vorremmo avere un mossu i casa“, così il signor Carmelo D’Angelo esprime la sua rabbia dopo il caso della signora Santina Parisi, nata e morta nella sua baracca di via Cuore di Gesù a Giostra. Nella stessa via, in una casetta fredda, piena di umidità e col tetto pericolante vivono da 48 anni il signor D’Angelo e la moglie. La signora è ormai allettata e soffre di diverse patologie, ma anche loro non hanno ottenuto l’alloggio in deroga richiesto tramite l’avvocata Annalisa Giacobbe.

“Mia moglie sogna un mossu i casa prima di morire”

E così la signora è entrata e uscita dall’ospedale sempre su una sedia, perché fra quelle mura strette non riesce a passare neanche una lettiga. Su quel letto, in una stanza umida e fredda, la signora sogna ancora di finire la sua vita in una casa vera e calda. Il marito invece è disilluso: “Ci hanno preso per i fondelli”, dice riferendosi a politici e amministratori che hanno promesso tante volte di tirarli fuori dalle baracche.

“1.350€ di luce per una baracca con 4 lampadine”

Una moglie allettata e un tetto che rischia di crollare sulla sua testa. Il soffitto della cucina si è incurvato negli anni, è pieno d’acqua e spesso piove sul tavolo. Ma i soldi sono pochi in casa e bisogna scegliere fra i lavori per sistemarlo o mangiare e acquistare le medicine. Poi ci sono le ultime bollette che hanno messo in ginocchio il signor D’Angelo. “Più di 1.350€ negli ultimi 8 mesi. Ma come fanno ad arrivarmi queste cifre in una baracca con 4 lampadine?”, domanda esasperato.

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2 commenti

  1. Date una casa dignitosa a questo pover’uomo, mascalzoni che non siete altro! Di che cosa vi preoccupate tutto il giorno, di percepire i vostri lauti stipendi? Cateno invece di suonare il flauto occupati della povera gente tu e il tuo sostituto! Ma dove ce l’avete il cuore? Vergognatevi! Con tutte le case vuote che ci sono a Messina non la trovate una casetta per questa povera donna in quelle condizioni? Ci riempite di belle parole, ma siete soltanto dei ciarlatani!

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  2. Ma non è meglio vivere in una baracca anziché morire in una casa nuova???

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