Una settimana intensa con Tempostretto dal 23 al 28 gennaio
riprese e montaggi di Matteo Arrigo
MESSINA – Un’altra settimana intensa con Tempostretto, dal 23 al 28 gennaio. Partiamo dai servizi video: in primo piano la piazza di Santo Stefano Medio, che ha fatto da cornice al ritorno della ballata del camiddu e dell’omu sabbaggiu. Ovvero, la ballata del cammello e dell’uomo selvaggio. Una tradizione riproposta dalla parrocchia Santa Maria dei Giardini dopo i due anni di fermo causati dalla pandemia. Una spettacolare rievocazione dello sbarco dei normanni in Sicilia ad opera di Ruggero d’Altavilla, avvenuto nel 1061 nei pressi dell’odierna Tremestieri.
Sempre questa settimana, la cinepresa di Tempostretto ha raccontato la missione in Ucraina di Emanuele Castrianni, volontario messinese a Leopoli. È il suo secondo viaggio a distanza di poche settimane per far fronte a una richiesta di auto di un istituto in cui vengono accolti bambini orfani. Un impegno, quello della chiesa Ortodossa di Messina guidata da padre Giovanni Amante, che continua. E ognuno può offrire il proprio contributo. Noi, come testata, continueremo a seguire e sostenere gli sforzi dei volontari.
Dal volontariato alle emergenze della sanità pubblica. In primo piano i nostri confronti con il direttore sanitario del Policlinico (nella foto in evidenza), Giuseppe Murolo, e con Giuseppe Rao, direttore sanitario dell’Irccs Centro Neurolesi “Bonino-Pulejo” di Messina. Se con il primo abbiamo affrontato il problema del sovraccarico di lavoro per medici e infermieri, con i pronto soccorsi presi d’assalto in attesa di un’efficace sanità territoriale, con il secondo si sono analizzati passi in avanti e insidie nel fronteggiare il Covid. Epidemia che fa 100 morti al giorno, mettendo a rischio soprattutto anziani e soggetti fragili.
L’occasione sprecata della metroferrovia
Da rivedere, come simbolo di una città che per alcuni aspetti non compie mai il necessario salto di qualità, il servizio sulla metroferrovia a Messina e le 10 corse aggiuntive non confermate: i viaggiatori intervistati in video sono abbonati e non si capacitano che questo servizio non sia potenziato. La metroferrovia avrebbe dovuto e potuto essere una risposta efficace alle esigenze di mobilità della zona sud. E, se avesse funzionato a dovere, ne avrebbe tratto gran beneficio l’intera città di Messina in termini di alleggerimento del traffico veicolare e di riduzione dell’inquinamento ambientale. Invece non è stato così. Ma non bisogna arrendersi.
Dalla sanità e i trasporti agli aggiornamenti sul freddo e la neve del meteorologo Daniele Ingemi e, ultima ma non per importanza, la cultura. Ed ecco il nuovo romanzo dello scrittore e sceneggiatore messinese Mario Falcone: “La stella spezzata”. Una storia romana di persecuzione degli ebrei, nell’Italia del 1938, vista attraverso gli occhi di tre ragazzini. Spiega l’autore: “Dato che mi piace raccontare le vicende viste dal basso, dalla parte delle persone semplici, La stella spezzata è una storia d’amicizia, d’innocenza, d’amore, sentimenti e resilienza”. Lo stesso Falcone ci ricorda, in un altro servizio, quanto la nostra città abbia bisogno di una nuova visione culturale: “Oggi Messina può rinascere nel segno della cultura“. E noi ci crediamo.