Oggi il presidente La Cava e il Cda di Arismé in Commissione: "Con i fondI Pinqua il risanamento va avanti"
MESSINA – “Grazie ai fondi Pinqua e alla convenzione con il Comune di Messina, si è data finalmente una risposta a Messina all’emergenza abitativa in ambito risanamento. In programma 90 abitazioni per lo più in zona sud e al rione Taormina. I beneficiari? Chi proviene dalle baracche”. Vincenzo La Cava, presidente di Arisme, ha oggi illustrato nella VI Commissione consiliare, presieduta da Giuseppe Busà, le modifiche all’avviso ricognitivo per l’acquisto di alloggi. Con La Cava, erano presenti gli altri due componenti del Consiglio d’amministrazione: Mario Briguglio e Francesca Martello. Hanno partecipato alla Commissione anche l’assessore Roberto Cicala e il presidente di Patrimonio Messina Spa Maurizio Cacace.
“Agevoliamo le procedure per l’acquisto d’immobili. Uno sforzo delle amministrazioni De Luca e Basile per far fronte, per la prima volta, all’emergenza abitativa. Con 7 milioni di risorse accantonate, intendiamo acquistare queste case per provvedere soprattutto a porre fine alla baraccopoli del rione Taormina. E a rispondere alle esigenze di Messina sud”, tiene a sottolineare il presidente dell’Agenzia per il risanamento e la riqualificazione della città.
23 milioni del Pinqua per l’emergenza abitativa, saranno acquistate 250 case
Un Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. L’annuncio è del febbraio 2024: 23 milioni dei fondi Pinqua utilizzati per l’acquisto di case per la mitigazione del disagio sociale abitativo e per le politiche di risanamento. Il 30% destinato a chi vive in baracca, il 70% dei fondi per chi è stato sfrattato o vive per strada.
Un aspetto significativo è anche quello relativo alla valorizzazione delle abitazioni già esistenti senza un consumo eccessivo del suolo per costruirne di nuove.