Reati minorili, dispersione scolastica, liste infinite di attesa per le riabilitazioni. I bambini messinesi soffrono e il Garante lancia un messaggio forte: "Ascoltiamoli"
di Silvia De Domenico e Giuseppe Fontana
MESSINA – Il Garante dell’infanzia, Angelo Fabio Costantino, punta i fari su un’emergenza da affrontare in tempi brevissimi e con grande impatto, quella legata a bambini e adolescenti di Messina. Intervenuto oggi durante la VII Commissione consiliare presieduta dal professore Placido Bramanti, Costantino ha voluto sottolineare con forza i problemi legati all’attività degli ultimi tre anni e a un territorio che soffre, a partire proprio dai suoi cittadini più piccoli. “La città è stata colpita in questi anni e soprattutto durante la pandemia come il resto d’Italia – ha spiegato – e le fragilità vecchie si sono sicuramente amplificate. Parliamo di sistema sanitario e scolastico, lo denunciamo costantemente. Resta il disagio giovanile, e la situazione è peggiorata”.
“Da soli non si va da nessuna parte”
“Da soli non si va da nessuna parte – prosegue – e quindi è necessario fare squadra, tutte le istituzioni insieme. Il tavolo infanzia deve diventare qualcosa di costantemente aperto. Il Garante può soltanto denunciare e mi auguro che nella prossima campagna elettorale i temi dell’infanzia tornino ad essere prioritari. Abbiamo un tasso di dispersione scolastica molto molto preoccupante. Abbiamo fascicoli su reati minorili o sulle enormi liste d’attesa di bambini che aspettano di essere presi in carico dai centri di riabilitazione. Prima si aspettava un anno e mezzo, ora ce ne sono alcuni che non ne fanno da oltre due anni”. Un problema serissimo, perché intervenire presto in alcuni casi è determinante. Infine l’appello ai genitori: “Ascoltateli, l’ascolto è fondamentale. E non abbiate paura di chiedere aiuto alle professionalità, dai pediatri agli psicologi. Il disagio non si risolve da solo e non va nascosto dentro le pareti domestiche”.