Dall'infanzia alle medie: gli alunni della "Cannizzaro-Galatti" indossano creatività e rispetto per l'ambiente
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Parole d’ordine creatività e riuso. Tutti i costumi degli alunni sono stati realizzati a mano usando materiali di riciclo. Dai più piccoli della scuola dell’infanzia ai più grandi della scuola secondaria di primo grado: così la “Cannizzaro-Galatti” ha fatto sfilare la fantasia. La manifestazione “Eco-maschera” è giunto alla sua VIII edizione, ma anno dopo anno i bambini e i ragazzi, con l’aiuto delle famiglie, riescono a superarsi. Tanta creatività e tanti bei messaggi veicolati tramite i costumi ecologici.
Colore, riciclo e fantasia (anche dei genitori)
Ogni classe aveva un tema a cui ispirarsi. I piccoli dai 3 ai 5 anni hanno potuto spaziare fra la frutta e le bibite. Tutti coloratissimi hanno sfoggiato i loro sorrisi migliori per far colpo sulla giuria. Al loro seguito anche alcune mamme, ispirate al mondo di Barbie, che hanno abbinato il loro outfit a quello dei figli.
Tradizioni, storia e miti raccontati dai bambini
I bambini della scuola primaria di primo grado hanno fatto sfilare non solo la creatività, ma anche le tradizioni, la storia, le stagioni, il mare, le note musicali, i mestieri di oggi e di ieri, l’antica Roma e il rispetto per l’ambiente. Così hanno vestito i panni dei pannelli solari, dei simboli di Messina come la Madonnina, il leone che ruggisce sul campanile a mezzogiorno, di Mata e Grifone, del fenomeno della Fata Morgana, di Nettuno, dei personaggi dell’Odissea ma anche dei simboli degli anni 2000, come gli emoticons su whatsapp. E non sono mancati costumi che rappresentassero la tradizione culinaria messinese: dal pidone, all’arancino, alla cassata, alla coppia di granita e brioche, ma anche un bambino “infilzato” in uno spiedino di braciole. E poi le città siciliane: hanno sfilato il l’Etna, il carrettino siciliano e il simbolo della Trinacria.
I ragazzi delle medie “incorniciati” nelle opere d’arte più famose
Per ultimi hanno sfilato i ragazzini delle scuole medie. A vincere fra loro il mondo dell’arte. Ognuno di loro indossava una cornice fatta di cartone e decorata con vari formati di pasta e interpretava il personaggio di celebri opere. Dalla Gioconda, alla ragazza con l’orecchino di perle alla dama con l’ermellino. E qui si è visto non solo l’impegno per la realizzazione del costume ma anche l’interpretazione di ognuno di loro. E poi libera fantasia a reinventarsi ragazzi degli anni ’50, ’60, ’70, ’80 e ’90. I figli dei fiori, ad esempio, si sono aggiudicati il secondo posto.
Un viaggio dal mondo colorato dei più piccoli a quello più ricercato dei grandi. Ma quello che ha trionfato su tutto è stata la gioia di ritrovarsi per un giorno tutti insieme nella stessa palestra. Gli alunni dell’Istituto comprensivo, infatti, sono divisi da un anno fra i plesso di Sant’Antonio e quelli di Cristo Re. Una giornata di festa che si è conclusa con la premiazione delle mascherine più meritevoli. A consegnare attestati e coppe ai suoi alunni la dirigente Egle Cacciola.
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