I ragazzi speciali del Dismed sono stati attori e sceneggiatori. Tutti hanno dato un "ciak" sotto la guida del regista Massimo Guglielmi
Di Silvia De Domenico
MESSINA – Hanno girato scene per un totale di 100 ore di ripresa e il risultato finale del progetto sono 7 cortometraggi della durata di 15 minuti ciascuno. E’ giunto al termine del percorso “Il filo di Arianna” che ha portato sul set ben 30 adolescenti con difficoltà psicopatologiche. Tutti hanno dato il loro primo “ciak” su un set cinematografico sotto la guida esperta del regista Massimo Gugliemi.
I ragazzi del Dismed davanti e dietro la macchina da presa
Per due mesi i ragazzi del Dismed si sono trasformati in troupe cinematografica: registi, fonici, segretari e direttori di produzione, direttori di fotografia, costumisti, fotografo di scena, operatore, assistenti di produzione, macchinisti, parrucchieri, attori.in sceneggiatori, attori, fotografi, operatori di ripresa, aiuto registi o fonici. Un’esperienza unica per loro e per i loro percorsi terapeutici, come spiega la psichiatra infantile Antonella Gagliano. “Seguivo alcuni dei ragazzi prima di questo percorso e dai dati scientifici che già abbiamo possiamo dire che quest’esperienza ha alzato il loro livello di autostima, già solo per il fatto di aver partecipato al set”.
Sarà ancora più grande l’emozione di rivedersi per la prima volta sul grande schermo. La proiezione dei 7 film è prevista per il 16 dicembre al Palacultura di Messina.
7 film per raccontare il loro disagio
Oltre una ventina le locations utilizzate per le 4 settimane trascorse sotto la guida del regista Guglielmi e dell’attore Carmelo Bacchetta. Ognuno dei ragazzi speciali ha coperto il ruolo che gli è stato assegnato crescendo professionalmente di giorno in giorno. Non era mai capitato che fossero loro stessi a raccontare le loro storie, a sceneggiare il loro disagio da adolescenti e preadolescenti e a farlo diventare film. Il cinema è diventato così uno straordinario mezzo terapeutico.
L’obiettivo del Centro studi “Dismed Ets”, ente del terzo settore presieduto da Filippo Livio che ha organizzato il progetto, è quello di stimolare i protagonisti, adolescenti e preadolescenti con disagio, a raccontare un’esperienza di vita o a elaborare una loro idea narrativa in linea con il linguaggio cinematografico attraverso le tecniche e le competenze di tutte le principali professionalità
A sostenere economicamente l’iniziativa l’assessorato regionale alla Sanità e il main sponsor Caronte & Tourist. Ci sono poi i patrocini gratuiti di diversi enti: dal Comune, alla Città metropolitana, all’Ente teatro, all’Azienda Trasporti, all’Inps.