Il comandante racconta i primi mesi dal suo arrivo. Oltre il 500 per cento in più di sanzioni rispetto al 2021, ma un corpo che va rimpinguato: "Obiettivo rinforzo del personale"
di Giuseppe Fontana e Matteo Arrigo
MESSINA – Dopo aver festeggiato il ventennale soltanto qualche settimana fa, la Polizia metropolitana di Messina sta rafforzando la propria presenza sul territorio. Tra chiamate dei sindaci dei vari Comuni e il giro degli uffici in cui si sta lavorando per migliorare sempre di più il servizio offerto ai cittadini, è stato il comandante Daniele Lo Presti, accanto al vice Alessandro Munnia, a tracciare un bilancio dei primi mesi dal suo insediamento.
Oltre il 500 per cento di sanzioni in più in un anno
Il comandante è a capo dell’unità da inizio gennaio e già in sei mesi il numero di sanzioni e verbali per violazioni del codice della strada di varia natura si è nettamente moltiplicato. “Siamo 31 istruttori di vigilanza, abili ai servizi esterni, e 22 amministrativi – racconta Lo Presti – ed è ovvio che siano numeri che non fanno fronte ad esigenze come quelle di una città metropolitana così vasta. L’obiettivo è che con la nuova amministrazione venga rimpinguato il numero di questo corpo. Ma stiamo dando un’impronta diversa. Pensiamo al codice della strada: abbiamo effettuato controlli dinamici di varia natura, su quelle norme di comportamento che creano problemi di viabilità. L’utilizzo dei telefoni cellulari o motocicli senza casco: i numeri rispetto al 2021 sono totalmente diversi, con un’incidenza superiore di oltre il 500 per cento”.
Lo Presti: “Specialisti di vigilanza ambientale”
“Dobbiamo fare anche mea culpa – continua Lo Presti – se il cittadino è scoraggiato”. Il riferimento è a quelle violazioni che sono diventate quasi delle abitudini: “Chi dovrebbe sanzionare queste infrazioni spesso non è stato attento. Per questo noi stiamo prestando attenzione per far sì che questo non diventi un caso isolato, ma il cittadino deve comprendere che ci sono delle norme da rispettare e se non le rispetta ci sono le forze di polizia locali e statali che sanzioneranno i comportamenti non regolari”. E poi l’ambiente: “Noi siamo specialisti in materia di vigilanza ambientale e ittico-venatoria. Nel primo caso parliamo dell’individuazione di chi abbandona rifiuti o di discariche abusive, ancora oggi numerose. Nel secondo caso è una competenza specifica e ogni anno inviamo un progetto all’assessorato regionale che finanzia le attività. E poi il rilascio delle licenza di pesca acque interne: a Messina ci sono censiti 35 laghi e 6 torrenti, tutti pescosi”.
Munnia: “Senso civico va educato sin da giovani”
Gli obiettivi di Lo Presti sono chiari: “Il rinforzo del personale e una migliore sinergia con i colleghi della Polizia municipale. Dobbiamo dare migliore risposta al cittadino”. Il vice comandante Munnia, invece, è arrivato lo scorso 1 giugno. “Ci sono progetti di carattere software e volti all’innovazione – spiega – e ci stiamo lavorando. L’esperienza al nord? Lì sono qualche anno avanti. C’è un impegno maggiore nel campo della formazione. Qui in Sicilia, invece, quest’aspetto è carente. In Lombardia ci si dedica di più alla formazione del personale. E noi vogliamo lavorare anche su questo, su diversi corsi di formazione per migliorare la qualità e dare una risposta migliore alla cittadinanza”. E per far crescere il senso civico delle persone “non basta la repressione ma serve un impegno delle scuole, deve partire dalla nascita, dalle famiglie. Penso ai miei figli, non salgono in macchina se non hanno cinture e seggiolino. E se vedono altri che non rispettano le regole lo fanno notare all’adulto in questione: bisogna partire dai giovani”.