La struttura è chiusa da anni ma sarebbe una vera terrazza sullo Stretto. E Caruso pensa all'evento: "Si potrebbero gustare prodotti tipici ammirando panorami mozzafiato".
di Giuseppe Fontana, riprese e montaggio Silvia De Domenico
MESSINA – “Io le considero le più belle terrazze da cui ammirare lo Stretto di Messina”. La definizione che Enzo Caruso, esperto di fortificazioni prima ancora di essere assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Messina, non può che trovare riscontro nel panorama di cui si gode affacciandosi da Forte Ogliastri. Si tratta del più “basso” dei forti di cui gode la città, o almeno dovrebbe godere visto che non tutti sono aperti e fruibili.
Ogliastri è proprio uno di quelli chiusi e se n’è parlato più volte nelle ultime settimane perché nei progetti dell’assessorato c’è anche la riqualificazione di 4 fortificazioni, tra cui questo. Gli altri sono, invece, Schiaffino a Santa Lucia, il Castellaccio all’interno della Città del Ragazzo e Gonzaga. Forte Ogliastri è forse il più facilmente raggiungibile rispetto a tutti gli altri nel territorio peloritano, a pochi minuti da Viale Giostra, “salendo” verso Tremonti.
La storia del forte e la pista di pattinaggio
Caruso ne racconta la storia, dall’utilizzo al lavoro “in tandem con Forte San Jachiddu, che sta più in alto”, fino agli alberi “piantati” durante la Seconda guerra mondiale per proteggersi dagli attacchi aerei mentre in passato la linea di tiro dei cannoni si rivolgeva verso il mare e per questo doveva essere libera. La parte più suggestiva tra gli spazi esterni è sicuramente una terrazza che si affaccia direttamente sullo Stretto. “Era stata pensata come una pista di pattinaggio – racconta Caruso riferendosi a interventi di diversi anni fa -. Era stato sistemato un bel tappeto verde, che però poi è stato coperto da sabbia per una manifestazione equestre e non è stato più sistemato. L’idea è di ripristinarla per promuovere manifestazioni sportive o per bambini, per godersi anche questo meraviglioso panorama”.
L’ottobrata dei forti
“Il forte si sta riprendendo i suoi spazi – prosegue Caruso – qui era stato pensato un parco che scende fino a giù e anche un parco giochi”. All’interno, tutto sembra immutato, dalle sale alle postazioni dei cannoni, che ricordano la storia di questo forte. “Dal punto di vista culturale e turistico – continua l’assessore -nessun forte può diventare da solo un attrattore. Ancora oggi abbiamo messinesi che non conoscono queste strutture. Stiamo pensando anche per questo con l’amministrazione Basile di organizzare un’ottobrata dei forti: da Salice a Larderia, al centro città o a Curcuraci. Questo decentramento sulle colline ci consentirebbe di gustare prodotti tipici e ammirare panorami in luoghi storici”.
Il palco e le attività culturali
C’è anche un piccolo anfiteatro con una tribuna in legno che, però, è marcita nel tempo e dovrà essere tolta, per ricavare nuovamente 300 posti e destinare l’area a eventi musicali e culturali: “Per ottenere la concessione a titolo gratuito il Comune ha dovuto garantire al demanio l’impegno di alcune cifre per la riqualificazione di alcune aree, come quella del palco, del teatro. Il legno si è deteriorato nel tempo e grazie alla collaborazione con il soprintendente Mirella Vinci abbiamo pensato di portare avanti un progetto con basolato lavico. E inoltre vogliamo recuperare alcuni ambienti che possano permettere l’organizzazione di esposizioni, mostre, concerti o attività teatrali”. Forte Ogliastri potrebbe diventare uno scrigno da mostrare a messinesi e turisti, con sullo sfondo la magia dello Stretto.
Era bellissimo quando era stato ristrutturato, c’erano delle aree attrezzate per il picnic ,i giochi dei bambini,ma veniva aperto per alcuni eventi,poi è stato trascurato e richiuso. Perché non assumere del personale che possa lasciare aperto il forte, rendendolo fruibile a tutti occupandosi anche della manutenzione? Magari pagando anche un piccolo contributo a persona.