Per la presidente occorre che tutti paghino per poter migliorare il servizio
intervista di Marco Olivieri, riprese Silvia De Domenico
MESSINA – “Su 75mila diffide circa la metà si è fatta viva: hanno pagato, inviato pec, fatto richiesta di rateizzazione o di prescrizione”. Lo ha dichiarato in un’intervista a Tempostretto la presidente di Amam, Loredana Bonasera, che ha fatto il punto oggi 2 marzo in conferenza stampa con il sindaco Federico Basile.
Bonasera ha ribadito che “nessuno deve sentirsi punito dalle diffide” e che quello che viene fatto serve a garantire un servizio migliore”. Riguardo alla rateizzazioni per gli utenti morosi, la presidente ha aggiunto che sono state anche abbassate le percentuali di acconto iniziale per venire incontro a tutti. “Ma chi non si è messo in regola subirà una riduzione”, ha aggiunto. La presidente non si è sottratta alle critiche di un servizio non sempre efficiente. “Lo sappiamo. C’è una carenza idrica che è un problema nazionale non solo di Messina. Ma stiamo facendo degli investimenti per garantire un servizio il più possibile adeguato alle necessità dei cittadini. Ecco perché l’acqua va pagata. Perché se pagano tutti, noi riusciamo ad investire per migliorare il servizio”, ha concluso Bonasera.
E lo stesso a chi non paga la Tari, studiandone come attuare la notifica della multa da sottoporre prima alla approvazione del Consiglio Comunale o a chi di competenza.