In caso di maltempo i lavori slitteranno di una settimana: "Non si può saldare la condotta all'aperto sotto la pioggia"
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Messina si prepara ad affrontare un nuovo distacco idrico, il primo dell’anno. Venerdì 12 gennaio i rubinetti rimarranno a secco, si spera fino a domenica 14 e non oltre. Nel mese di novembre i lavori sono andati a buon fine (vedi qui) ma qualche intoppo sul finire dell’ultima saldatura ha rallentato il ritorno alla normalità. Alcuni quartieri, soprattutto nei villaggi, sono rimasta senza acqua fino alla settimana successiva. La presidente dell’Amam Loredana Bonasera si augura che questa volta vada tutto per il meglio e spiega perché in caso di maltempo i lavori dovranno essere rimandati. In questo caso solo di una settimana, perché l’obiettivo rimane quello di concludere i sei interventi necessari entro la scadenza fissata per aprile 2024.
Sarà attivo il Coc e il Piano comunale d’emergenza
In un tavolo tecnico al Comune di Messina, in cui erano presenti il sindaco Federico Basile e i vertici della partecipata, sono stati definiti gli ultimi dettagli per prepararsi all’interruzione del prossimo weekend. La macchina comunale attiverà ancora una volta il Coc, verrà aumentato il numero delle autobotti in circolazione e dei moduli della Protezione civile per aiutare le attività commerciali e i cittadini. Ecco il piano messo a punto dall’amministrazione comunale.
La vedo male, molto male.
Vergogna senza fine . A dicembre lavori non effettuati per il maltempo. A novembre siamo rimasti senz’acqua 5 giorni e il presidente dell’Amam si augura che tutto proceda bene ???
L importante è fare concerti in piazza cordoli e piste ciclabili . La città ha un asfalto inesistente al di là del centro e l’acqua la sera non c è . Ritiratevi …..
Sempre peggio…non ne usciremo più.
Che poi, c’è gente che crede ancora a Babbo Natale! Pensano che con questi lavori risolveranno il problema dell’acqua……poveri loro che vivono in un altro mondo. Quelli che vanno avanti sono i soliti “campioni” che hanno le cisterne/serbatoi nei balconi o tetti (ovviamente abusivi) alla faccia di chi non ce l’ha.
Questi tipi di lavori si eseguono garantendo la fornitura alla popolazione tramite impianto secondario che già doveva esistere per una città grande come Messina . La fornitura alla popolazione non si garantisce con un call center e con qualche autobotte sparsa qua e là.
Abito in via Pietro Castelli e anche ieri, giovedì 4 gennaio non una goccia d’acqua, fin dalle 9.00 del mattino,
usciva dai rubinetti. Ho sentito che i vertici Amam hanno dichiarato che non vi sono state segnalazioni: certo che non vi sono state!! I numeri per le segnalazioni, sia quello che telefono fisso che quelli da cellulare, erano irraggiungibili: la linea cadeva immediatamente dopo che si erano ascoltati i messaggi registrati. (C’è traccia delle chiamate sul mio telefono fisso e sul mio cellulare) Ho mandato una email di segnalazione ad Amam, e ho segnalato il disservizio sulla loro pagina facebook. Scorretti con i cittadini contribuenti che hanno semore pagato nei tempi dovuti fino all’ultimo centesimo.
Per il secondo giorno consecutivo (ma forse anche il terzo, il quarto e il quinto) in via Pietro Castelli niente acqua. Neanche una goccia.