Intervista con l'assessore comunale alla Cultura Enzo Caruso sul progetto "Messina città di Antonello"
di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Matteo Arrigo
MESSINA – Antonello da Messina come figura chiave per la rinascita culturale della città dello Stretto. È l’obiettivo del sindaco Federico Basile e dell’assessore alla Cultura Enzo Caruso, sintetizzato in una delibera che punta su “Messina città di Antonello” e sulla realizzazione del “Museo Antonelliano – Casa Museo di Antonello”, inserito nella progettazione Pon Plus 2021-27. Nel suo studio d’assessore, tra immagini che raccontano pezzi di storia messinese dalle radici antiche, l’assessore non nasconde la sua soddisfazione: “Si tratta di un progetto fortemente voluto dal sindaco e a cui mi dedico da anni. Il museo dovrà rispondere ad agenzie turistiche e internazionali che, più volte, hanno richiesto un progetto nel segno dell’identità per la città che ha dato i natali ad Antonello da Messina”.
Pittura quattrocentesca, dimensione internazionale, identità: sono tutti elementi che, per l’assessore, possono contribuire a far uscire la città da una scarsa dimestichezza con le proprie radici. S’immagina il museo sul piano interattivo, come viaggio multimediale nei luoghi d’Antonello. Spiega Caruso: “Il museo sorgerà nell’antico quartiere dei Sicofanti, nell’area intorno al Palacultura, dove l’artista operava, in un palazzo comunale. Stiamo partendo con il progetto esecutivo e, con la delibera del 3 febbraio, s’avvia il brand Messina città di Antonello. Da qui un concorso per la creazione del logo e convenzioni con i musei che detengono le opere dell’artista, convegni, mostre, celebrando anche una mostra storica, a cura dell’architetto Carlo Scarpa, a Messina di 70 anni fa. In più penso a una mostra di riproduzioni delle sue opere con uno o più elementi originali presi in prestito da un solo museo. Ma la cittadinanza deve prendere coscienza dell’importanza di vivere in una città che ha dato i natali ad Antonello da Messina”.