Due per persone con disabilità, 8 per abbonati e 30 con sensori e lettura targa
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – E’ automatizzato ed attivo da subito. Il parcheggio Palacultura apre al pubblico con i suoi 40 posti. Non sono tantissimi ma questi erano gli spazi destinati ai parcheggi nel progetto originario di realizzazione del Palacultura. Infatti lo spazio inaugurato questa mattina esisteva già, ma è rimasto abbandonato e utilizzato come deposito per troppi anni.
“L’abbiamo trovato in condizioni pessime e dopo i lavori realizzati da Atm può essere finalmente utilizzato come parcheggio”, dichiara il sindaco Federico Basile. “Abbiamo dato una risposta ad un’esigenza dei cittadini che vivono o lavorano in zona”, aggiunge il vice sindaco Salvatore Mondello.
Il primo parcheggio Atm dotato di sensori
E’ il primo dei parcheggi Atm ad essere già dotato di sistema di sensori e lettura targa. E’ attivo da subito e non appena un’auto parcheggerà senza effettuare il pagamento si attiverà un alert sui dispositivi degli ausiliari della zona. “I posti sono limitati e non possiamo permettere che chi li utilizzi non paghi la tariffa”, dice il presidente di Atm, Pippo Campagna.
Presto si attiveranno i sensori anche negli stalli blu in centro
I 40 posti sono suddivisi in: 2 per persone con disabilita, 8 per gli abbonati (al piano -1) e 30 per parcheggi ad ore o giornalieri (al piano -2). Lo stesso sistema con i sensori di parcheggio verrà attivato nelle prossime settimane anche nei parcheggi con le strisce blu del centro città.
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E tagliamo anche quest’altro nastrino di inaugurazione e SEMU CUNTENTI……..
sanno solo costruire parcheggi a pagamento……. arriverà il giorno delle elezioni!
Ma ci siete o ci fate?
Che grande impresa , bravi molto bravi , come dice Francesco deve arrivare il giorno delle elezioni , speriamo che andate tutti
a casa ,
Che fine ha fatto il rinnovamento del mercato di Sant’Orsola e i relativi parcheggi?
Oggi solo quattro foto di Basile, che succede ?
Non capisco perché fanno le foto ogni volta che presentano qualcosa che comunque entra nella normalità del lavoro di ogni amministrazione. Non saranno un po’ troppo autoreferenziali?