La dirigente Patanè interviene sul risanamento pensato per Fondo Fucile. Progetti che sembrano ignorare i bisogni reali della periferia
MESSINA – L’asilo al piano terra dei condomini? Non è la soluzione adatta a far rinascere Fondo Fucile, non è la destinazione auspicabile per nessun bambino, tanto meno per i piccoli di un quartiere che fino a ieri dalle finestre vedevano una baraccopoli, oggi verde incolto e strade dissestate, dove la manutenzione latita e la spazzatura prolifera e anche la loro scuola sembra abbandonata dalle istituzioni.
Insomma, l’asilo progettato da Comune di Messina e inserito nel piano Pinqua per la riqualificazione di Fondo Fucile non piace alla dirigente dell’istituto scolastico comprensivo Albino Luciani, Grazia Patanè, che spiega i suoi dubbi nell’intervista video.
Le polemiche sui progetti Pinqua
Sembra allargarsi quindi il dibattito sui progetti del Comune di Messina per le aree dove sono state cancellate le baraccopoli, da Bisconte-Camaro all’Annunziata passando per Fondo Fucile. Qui a far sentire la loro voce sulle nuove costruzioni immaginate da Palazzo Zanca sono stati anche i bambini della scuola Albino Luciani. E dove, al di là del rischio nuovo ghetto che l‘assessore Salvatore Mondello respinge, resta l’orizzonte di una periferia che aspetta un risanamento che non sia solo edilizio e ha bisogno anche e soprattutto di servizi, che invece sono sempre meno. E si alimenta la polemica sui progetti di risanamento disegnati senza consultare il territorio e analizzarne i bisogni reali.
Tutti i nodi di un asilo nel sottoscala di un palazzone
La preside Patanè spiega le sue perplessità sulla destinazione dei locali del piano terra di un edificio civile ad asilo. Perché un asilo sia a norma con le prescrizioni sugli edifici scolastici e sulla sicurezza, spiega la dirigente scolastica, servono stanze e corridoi ampi e tanti altri requisiti che poco si adattano al palazzone di appartamenti immaginato sulla carta a Palazzo Zanca. Il progetto esecutivo del Comune, che riprende una progettazione del 2019, ne prevede uno destinato a 25 alunni. Ma i bambini che potrebbero usufruire di un asilo moderno e più adeguato sono molti di più.
Perché al di là delle prescrizioni di legge, che sembrano escludere a priori la possibilità per il piano terra del condominio che compare nel progetto per Fondo Fucile, ai bambini delle periferie serve molto di più. “Non è l’ideale collocare uno spazio educativo per bambini sotto abitazioni civili – sottolinea ancora la dirigente scolastica – i casi in cui accade già adesso mostrano tutti i loro limiti. E comunque i bambini di Fondo Fucile meritano di più”.
Fondo Fucile ha bisogno di un asilo vero per i bimbi fino a 6 anni
“Dopo che è stata eliminata la baraccopoli e di fronte ad una situazione ancora difficile nel quartiere, perché non immaginare un asilo prossimo a spazi verdi a loro disposizione, e metrature adeguate a realizzare un asilo che parti dal nido. In questo quartiere ci sono tante mamme giovani che potrebbero lavorare, se avessero a chi affidare i figli da 0 a 3 anni. E c’è il vicino Policlinico, dove c’è un atto uno “svecchiamento” del personale, con l’immissione di tanti giovani in età da famiglia che subentrano ai pensionati, e potrebbero giovarsi di un asilo da 0 ai 6 anni adeguato, così come il personale scolastico della mia scuola e del vicino Minutoli”, precisa la preside.
Non deve passare l’asilo nido al piano terra di un palazzone
Si vuole capire una volta per tutti che la periferia sud , non è il rifiuto della. Città .
Grazie