Il documento contiene gli obiettivi per lo sviluppo dell'area dello Stretto nei prossimi anni
La strategia per lo sviluppo dei traffici portuali e per una moderna mobilità. E’ quanto contenuto nel piano operativo triennale dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, approvato oggi all’unanimità dal comitato di gestione.
E’ il termine di un percorso che ha coinvolto le istituzioni e le categorie economiche e sociali delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria
Focus su metodo di lavoro e interventi mirati per una infrastrutturazione sostenibile, procedure che consentano di raggiungere nell’erogazione dei servizi un’eccellenza operativa, accordi e confronto continuo per operare in alleanza con i territori, organizzazione del lavoro ed un sistema di controllo che garantiscano un’elevata affidabilità istituzionale, reingegnerizzazione di tutti i processi amministrativi ed operativi finalizzata all’introduzione delle nuove tecnologie nella gestione portuale e dell’Ente per una piena e convinta trasformazione digitale, attivazione di iniziative e partenariati che consentano il posizionamento sui mercati per aumentare l’attrattività dei porti e delle aree retroportuali nei confronti di nuovi investitori.
“Ora disponiamo di un documento guida condiviso da tutti gli attori che consentirà di avviare tante iniziative ed attività – dice il presidente Mario Mega -. Durante questi primi mesi di mandato, ho avuto modo di ascoltare sia i rappresentanti delle istituzioni che gli operatori, ma anche molti portatori di interesse e rappresentanti della società civile e delle associazioni di cittadinanza attiva, che hanno fornito spunti e contributi oggi alla base del Pot”.
Tra gli obiettivi le infrastrutture prioritarie da realizzare, il potenziamento e la riorganizzazione degli uffici, il rilancio del lavoro portuale, la programmazione strategica e l’aggiornamento di tutti i Piani Regolatori dei porti, lo sviluppo delle Zes, l’utilizzo dei fondi dell’Unione Europea, le politiche ambientali ed energetiche e l’integrazione con i territori.
Gli interventi nei porti
Il piano prevede interventi per 425 milioni di euro, di cui 343 milioni a Messina, 55 milioni a Milazzo, 17 milioni a Reggio Calabria e 10 milioni a Villa San Giovanni. “Nel prossimo aggiornamento annuale del Pot – spiega Mega – è già previsto che verrà aggiornata la programmazione infrastrutturale per i porti calabresi del sistema per i quali non risulta essere disponibile progettualità pregressa e sui quali sono ancora in corso le attività tecniche di rilevazione dei fondali e di verifica dello stato delle infrastrutture marittime. Su tutti la realizzazione del nuovo porto per il traghettamento dei mezzi rotabili da trasferire dal porto di Villa San Giovanni per cui è previsto che si avvii al più presto un apposito studio di fattibilità per l’individuazione della migliore localizzazione”.
“Si apre una fase storica importante per Messina e Reggio – aggiunge Mimmo Battaglia, rappresentante della Città Metropolitana di Reggio Calabria in Comitato di gestione -. Il piano definisce interventi per migliorare le condizioni dei nostri porti, per poter assicurare un sempre più efficiente sistema di mobilità. Lo Stretto, nodo strategico nazionale, può rappresentare una importante occasione di sviluppo del nostro Meridione e dell’intero Sistema Paese”.
“La rimodulazione delle intere aree dei porti di Reggio Calabria e Villa San Giovanni, così come quelle siciliane – dice il rappresentante della Regione Calabria, Alberto Porcelli -, con la realizzazione di siti turistici, e con l’eliminazione di strutture inutilizzate, permetterà di impiantare attività imprenditoriali, ludiche e di servizi con destinazione prettamente turistica, integrandosi con le infrastrutture delle città”.
“Il piano tratta non solo gli aspetti portuali ma anche la conurbazione e integrazione coi territori – interviene il rappresentante della Città Metropolitana di Messina, Mario Caldarera -. Prevede, ad esempio, il recupero della Real Cittadella e della Fiera”.
Il direttore marittimo della Sicilia Orientale, Giancarlo Russo, ha invece sottolineato la necessità di intervenire su immobili e arredi portuali, tenendo conto delle esigenze legate all’operatività e alla sicurezza dei porti, all’uso e ai servizi.
È un errore inserire anche la Calabria.