I polmoni danneggiati a causa dell’ingerimento di acqua marina mista a gasolio
TAORMINA. Un trasporto sanitario d’urgenza si è reso necessario nel tardo pomeriggio di ieri, dall’ospedale “Cristina” di Palermo al “San Vincenzo” di Taormina. Nella struttura del capoluogo siciliano, era ricoverato da qualche giorno il piccolo Dante, giunto in Italia su un barcone insieme alla madre. Partiti con la famiglia dalla Repubblica Centrafricana, si erano imbarcati dalle coste libiche su un gommone della speranza. A poche miglia dall’isola di Lampedusa, il ribaltamento dell’imbarcazione, il piccolo è finito in mare, e nonostante gli sforzi della mamma per tirarlo su, ha ingerito acqua marina mista a carburante. È stato necessario il trasferimento e il ricovero a Palermo, dove però dopo qualche giorno le condizioni del piccolo sono peggiorate, la funzionalità polmonare si è arrestata, è stato cosi necessario mettere in moto la macchina d’emergenza per il trasporto alla Cardiochirurgia Pediatrica di Taormina.
Procedura salvavita
I medici taorminesi hanno raggiunto Palermo dove hanno provveduto a stabilizzare il bimbo tramite l’istallazione dell’Ecmo, una macchina che consente la circolazione extracorporea nei soggetti con insufficienza cardiaca o respiratoria, sostituendosi ai polmoni danneggiati. L’unica soluzione che potesse dare al piccolo Dante qualche speranza. I medici e il bambino hanno poi raggiunto Taormina con un volo dell’Aeronautica Militare, sempre pronta a decollare per il trasporto di persone in pericolo di vita. Il bimbo si trova desso ricoverato per il reparto di Cardiochirurgia di Taormina, diretto dal dottor Sasha Agati, dove sta ricevendo l’assistenza necessaria.