4 imprese, 14 case, 19 terreni, 10 automezzi e vari rapporti finanziari, intestati anche a terzi, per un valore stimato prudenzialmente in 32 milioni. E' quanto ha sequestrato la Direzione investigativa antimafia di Messina, su proposta del procuratore Maurizio De Lucia e del direttore della Dia, Giuseppe Governale, con provvedimento del Tribunale misure di prevenzione di Messina, a Pietro Nicola Mazzagatti, imprenditore di Santa Lucia del Mela considerato socialmente pericoloso ed indiziato di appartenere all’organizzazione mafiosa denominata “clan dei barcellonesi”.
Mazzagatti, attualmente detenuto, è storicamente radicato sul territorio e, forte del suo coinvolgimento nell’organizzazione mafiosa, era in breve riuscito a ridurre i propri compaesani in una condizione di assoggettamento ed omertà tale da acquisire di fatto il monopolio delle attività di Santa Lucia del Mela nel ramo della ristorazione, somministrazione di alimenti e del catering. E' anche destinatario di confisca, non ancora definitiva, emessa nel 2009. La sua pericolosità sociale è emersa pure delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Giuseppe Chiofalo, rese nel maxi processo “Mare Nostrum”, in cui lui era imputato.
Nell’ambito dell’operazione denominata “Gotha VI” – attività che ha fatto luce su ben 18 omicidi consumati e 2 omicidi tentati, commessi tra i primi anni ’90 ed il 2012 – è stato colpito da ordinanza di misura cautelare personale, in quanto ritenuto direttamente coinvolto in due omicidi, quello di Fortunato Ficarra, ucciso il 1° luglio 1998 all’interno del bar “Valerie” di Santa Lucia del Mela, e quello di Domenico Tramontana, al vertice del clan che controllava la zona di Terme Vigliatore, ucciso il 4 giugno 2001 nella frazione Calderà di Barcellona.
Condannato anche nell'operazione "Catering" perché organizzava ricevimenti in una sala affittata a San Pier Niceto e aveva tentato estorsione nei confronti del proprietario. Altra condanna nell'operazione "Sistema", per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dei titolari della società Cogemar di Barcellona, costretti a pagare il pizzo nel 1998.
Nonostante fosse colpito da altre misure patrimoniali, di recente Mazzagatti è riuscito ad operare lo stesso con l'appoggio del clan dei barcellonesi, acquisendo anche la grande sala ricevimenti Villa Mont Valerie di Santa Lucia del Mela e il bar gelateria Valerie Coffee and Pastry, appena inaugurato a Milazzo, intestando le società a suoi congiunti. Tutto senza possedere, almeno ufficialmente, entrate lecite e capienti, tali da giustificare gli incrementi patrimoniali intercettati.