Barche ormeggiate a Torre Faro, scattano i controlli VIDEO e FOTO

Barche ormeggiate a Torre Faro, scattano i controlli VIDEO e FOTO

Marco Olivieri

Barche ormeggiate a Torre Faro, scattano i controlli VIDEO e FOTO

sabato 13 Luglio 2024 - 13:41

Guardia costiera e polizia municipale in azione in via Palazzo, a Messina.

Video e foto di Silvia De Domenico, testo di Marco Olivieri

MESSINA – “Troppe barche abusive a Torre Faro, intervenga la Capitaneria di porto”. L’ultima segnalazione WhatsApp al 366.8726275 dei nostri lettori è stata pubblicata oggi. E proprio stamattina sono scattati i controlli della Guardia costiera e della polizia municipale in via Palazzo, a Torre Faro. Gli agenti hanno ordinato ad alcuni proprietari di togliere dall’acqua le barche. Non sono però stati avviati ancora i sequestri.

Il problema era stato sollevato da un cittadino alcune settimane fa: “Ecco com’è la spiaggia di Torre Faro, liberata due mesi fa circa dai verricelli e dalle barche ormeggiate in modo abusivo. Come si può vedere dalla foto che allego, sono già tornate in acqua almeno 27 barche, senza contare i verricelli presenti. Ho segnalato alla Capitaneria di porto”. E ha scritto un’altra lettrice: “Torre Faro terra di nessuno. Si continua a ignorare l’ordinanza della Capitaneria di porto. Sono stati infatti riposizionati i corpi morti in mare, come se nulla fosse”.

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19 commenti

  1. Perché non si parla delle verande che hanno fatto abusivamente, in tutto il litorale di Torre Faro, a cura dei proprietari di case da denuncia penale?

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  2. Visto che sai che sono abusive, denuncia e qualcuno si occuperà anche di quelle….le chiacchiere valgono zero.

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    1. Franco Marconi 13 Luglio 2024 16:57

      TorreFaro terra dei messinesi…ed i faroti che da quattro secoli che hanno le barche che devono fare? Se ne devono andare perché qualcuno deve bagnarsi in mare? Anche se ci sono tratti di divieto di balneazione per scarico a mare di fogne…Mi chiedo perché non vanno a bagnarsi alla Punta dove è tutta la spiaggia libera…chi si affitta la casa per l’estate ha più diritti dei locali? E allora vi dico non ci venite a TorreFaro…non c’è nemmeno l’acqua per poter fare la doccia…le strade sono tutte dissestate…naturalmente posteggiano tutti dove scendono al mare…alle volte anche in doppia fila…e non vanno al parcheggio delle torri Morandi…perché lì devono sganciare l’obolo…andatevene a Mortelle dove è tutto libero…anzi meglio se non ci venite a TorreFaro…

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  3. Rimuovere le barche da un paese fondato da pescatori risulta essere, oltre che triste, un atto di prepotenza a danno della cultura e dell’identità centenaria di un borgo con vocazione marinaresca. I pescatori e i proprietari di piccole barche sarebbero ben felici di regolarizzare e di accettare valide alternative che possano agevolare la convivenza, la pulizia e la fruibilità delle spiagge, ma non è stato proposto loro nulla di tutto questo! Oltretutto i tratti di costa occupati dalle barche sono in parte non idonei alla balneazione ed in parte interessati da divieto di balneazione.
    Non sarebbe meglio valorizzare le culture dei luoghi invece che distruggerle?

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  4. Ma con tutte le macchine in divieto di sosta, in doppia o tripla fila, in centro come in periferia, sacchetti di spazzatura strada strada abbandonati e che restano la’ perché non sono competenza di nessuno, mi spiegate questo accanimento per 27 (dicesi 27, provate a contare le auto in doppia fila su una sola corsia che so, sul viale della Libertà dall’Annunziata a Giostra) barche in acqua (non abbandonate…) in un paese dove erano centinaia, perché paese marinaro, legato alla pesca (sia sportiva che professionale) e al cosiddetto “diporto” ????
    27 barche in acqua se non ci fossero vorrebbe dire che quel mare non lo frequenta nessuno!!!! 27 barche in acqua vuol dire che almeno 27 persone, ancora, vanno per mare, o a pescare o a fare i fatti loro, ma vanno per mare!!!!
    Ma smettiamola con queste “babbarie”…

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  5. Giuseppe Scarfi' 13 Luglio 2024 16:43

    Il primo borgo marinaro dove l’accanimento contro il diporto sta diventando abuso di potere..
    Fateci togliere le barche, così potete sfruttare le spiaggie per guadagnare. A proposito, piantate anche dei bellissimi alberi in spiaggia, magari di frutta esotica..

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  6. E’ stato già fatto, i tempi della Magistratura sono lenti, adesso so che la stessa ha chiesto riscontro alla Capitaneria.

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  7. 10 persone sulla spiaggia, 3 in acqua, e 27 barche… in una frazione (Torre Faro) di oltre 5000 abitanti!!!
    Andate in strada; 20 pedoni. 3 ciclisti, 1000 auto in movimento e 1000 parcheggiate anche in doppia e tripla fila…
    Sono questi i veri problemi????

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  8. 27 barche su 3 Km di costa vuol dire in media una ogni 110 metri. Se poi sono concentrate in un punto, beh non è anche quello che vuole l’Amministrazione? (Vedi Ringo)
    Il mare è fatto d’acqua, per andare sull’acqua serve la barca, come per andare in autostrada serve la macchina…
    Cosa volete, eliminare le barche ora?
    Fate pure, tanto ci penserà il ponte ad ammazzare tutto….

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  9. Le barche ci sono dal tempo dei greci. Secoli e secoli. Lontri, feluche, gozzi, paciote ed altre imbarcazioni, da sempre a migliaia popolano le riviere messinesi. Qualcuno ha deciso che è il momento di togliere, bruciare, anche la storia marinara, che è l’essenza dei messinesi. Messina è il mare, tutto lo Stretto è il mare. Nessuno al mondo ha tanta leggenda, tanta mitologia, tanta storia e tante imbarcazioni innovative nei secoli. Nelle vene dei messinesi, nel sangue ci trovi anche il mare. Chi denuncia, chi trama contro il diritto al mare dei messinesi, deve farlo apertamente. Torre faro non è terra di nessuno è mare dei messinesi, da sempre. Con la forza, con la repressione, si uccide la storia, la tradizione, le usanze locali. Non è certo democrazia distruggere un popolo con il suo mare. Credo che dalla parte delle forze dell’ordine ci sia una umana ed intelligente tolleranza. Chi invece denuncia con continuità un sistema esistente da sempre, avrà dei motivi. Quali?

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  10. Le barche a Torre Faro non sono mai state abusive, le barche a Torre Faro sono nate con il paese stesso e sono una fonte ,una risorsa,un bene comune dal bambino che ci sale per tuffarsi, al signore anziano che si fa la pescatina, alle aziende che le hanno vendute, ai negozi di attrezzature per la pesca della città ecc…!
    Queste denunce e segnalazioni che tentano di seppellire la storia di un borgo marinaro come Torre Faro sono atti criminali contro i pescatori del paese che hanno fatto del mare il proprio stile di vita senza mai nuocere a nessuno.

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  11. troppo permissivismo prima, troppa repressione ora.
    Mai una giusta misura, mai una soluzione prima che avvenga il fatto.
    Rimessaggi barche e cantieri , anche loro vessati dalla guardia a costiera, a fronte di un waterfront che potrebbe garantire turismo, lavoro e ricchezza per molte famiglie.

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  12. Vabbè.
    Torre Faro è uno dei posti più suggestivi del mondo per la spiaggia della punta (così la chiamiamo da sempre) e per essere stato sempre un borgo di pescatori. Gran parte della marineria dello stretto è nata qui tra i miti e la storia che hanno fatto di questo braccio di mare (il Paraò) la culla dei primi Piloti dello Stretto e di millenni di economia e cultura basata sulla pesca. Spariscono pezzi di memoria spazzati da una occupazione di ogni spazio e dalla speculazione che ha divorato ettari di orti e di vigneti, con produzioni di grande pregio.
    E ancora, chi ricorda le “bamparizze” di San Giovanni che ogni anno, da millenni, i bambini del paese innalzavano per accendere questa sponda dello stretto e sfidare i borghi vicini e quelli calabresi facendo la bamparizza più alta e più duratura. Riti propiziatori del solstizio che si replicano in diversi luoghi del mondo, qui cancellati perché pericolosi (?) e inquinanti (!).
    Ma anche tanto altro perso per sempre a partire dalla coscienza di essere una comunità con una identità legata a questi luoghi.
    Basta barche a mare. Meglio.
    Non disturbiamo chi fa il bagno nell’acqua inquinata da uno scarico abusivo (magari è proprio quello di casa sua).
    Snaturiamo ancora un poco questo angolo di paradiso rendendolo palesemente la vergogna di chi ha iniziato e di chi vuole completarne lo scempio.
    Il blitz al Ringo invece, dove al posto dei faroti babbi ci sono i giostroti coi pupi, gli hanno chiesto cortesemente di farsi un po’ più in là, lasciandoli liberi di erigere baracche sulla spiaggia, inquinare con ogni sorta di schifezza e di esercitare abusivamente la pesca professionale.
    Chi amministra e ha potere dovrebbe rendersi conto di cosa succede e trovare il modo di governare i processi , rendendo compatibili gli interessi e i diritti di tutti.
    Proprietari di barche compresi.
    U Sabbittu

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  13. Pienamente d’accordo sul sacrosanto diritto dei pescatori di disporre degli spazi occorrenti per lo svolgimento della loro attività sia in terra che in mare. Nella legalità però. La grave maleducazione e l’ancor più grave assenza di educazione civica degli automobilisti è notoria e difficilmente sdradicabile, a meno che non si faccia veramente sul serio. Mi farebbe piacere, anzi chiedo a questa testata giornalistica di fare da amplificatore, non è che si possa utilizzare lo stesso metro contro chi impedisce l’accesso al litorale da torre faro a mortelle? Mi pare che la questione sia caduta nell’oblio.

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  14. Incredibile, leggo post che giustificano il mancato rispetto rispetto delle regole di ormeggio, o che inneggiano al “benaltrismo” (sono ben altri i problemi).
    Non ce la farete mai. Messina città perduta.

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  15. francesco garreffa 14 Luglio 2024 10:56

    PERCHE’ NON FANNO CONTROLLI ANCHE A PARADISO DOVE C’E’ LA FONTANA? CI SONO BARCHE ABBANDONATE E CREANO LE TANE GIUSTE PER I TOPI

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  16. Le prime cose di cui occuparsi a Torre Faro dovrebbero essere : la pavimentazione stradale vergognosa, i lampioni scandalosi e la piazzetta rifatta piu’ orrenda di prima, qualche baracca “creativa” e certi accessi a mare preclusi. Le barche sono un problema secondario.

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  17. Credo che la prospettiva di crescita di Torre Faro e l’attrattiva ha richiamato tanto interesse economico. Dopo le barche saranno i bagnanti ad essere cacciati. Specie se si realizza il ponte, l’interesse economico per l’area marina di Torre Faro sarà superlativa. Bisogna capire cosa esiste dietro questo utilizzo a chiamata delle istituzioni, che intervengono e, forse inconsapevolmente, favoriscono organizzazioni che vogliono essere i nuovi proprietari esclusivi di un territorio che ha grandi prospettive di sfruttamento economico. Ricordiamo che i cittadini hanno dei diritti, e le leggi vanno filtrate in base ad un codice deontologico, che prevede la sensibilità verso la storia, l’arte e la cultura millenaria. Applicare la repressione totale su chi ha sempre avuto il mare sotto casa come riferimento della vita, porta a riflessioni importanti. Cos’è la democrazia??

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  18. Dopo le barche saranno i bagnanti ad essere cacciati. Il mio personale parere è che ci sono forti interessi sull’area che ha avuto un forte richiamo turistico. Se si realizza il ponte??? Saranno i grandi imprenditori a prendersi tutto. Mi sbaglio? non credo.

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