Basile: "Messina in crisi? Stiamo creando le condizioni per una nuova economia" VIDEO

Basile: “Messina in crisi? Stiamo creando le condizioni per una nuova economia” VIDEO

Marco Olivieri

Basile: “Messina in crisi? Stiamo creando le condizioni per una nuova economia” VIDEO

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lunedì 05 Febbraio 2024 - 07:05

Per il sindaco, il tavolo tecnico con le varie confederazioni servirà a condividere le strategie. "Il ponte è un'opportunità", aggiunge

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – La città e la sua provincia sono in perenne crisi economica. Qui tante imprese chiudono e serve un nuovo modello di sviluppo. Qual è il punto di vista del sindaco metropolitano e sindaco di Messina Federico Basile? “La crisi economica non è solo della realtà messinese. E ognuno deve fare la sua parte. Io, come sindaco, ho dato una sterzata rispetto a una situazione d’immobilismo. Con Camera di commercio, Confcommercio e le varie confederazioni datoriali, ci vedremo questa settimana per confrontarci in un tavolo tecnico permanente, utile per individuare una strategia condivisa. Qualunque azione che l’ente può fare per supportare la creazione d’imprese, perché il Comune non crea posti di lavoro, bensì le condizioni perché si investa e nasca nuova occupazione, deve essere discussa a un tavolo in cui domanda e offerta devono trovare un punto d’incontro”.

Aggiunge il sindaco: “Questo tipo di confronto riguarda tutti gli ambiti che competono al Comune: dalla viabilità alla ciclopedonalità. Né alla pista ciclabile può essere imputata la crisi economica. Sappiamo bene che la chiusura di un’impresa è frutto di una crisi iniziata anni prima, con il periodo del Covid che ha aggravato gli elementi critici. Oggi, come amministrazione comunale, propendiamo per un sistema diverso e nuovo di fare economia, che sta diventando realtà. Dal commercio all’imprenditoria, bisogna essere attenti all’innovazione. Noi stiamo cercando di far comprendere che a Messina si può investire”.

Altro tema di rilievo, seppure tra molte incognite, è quello del ponte sullo Stretto. Per Basile, la grande opera deve essere un’opportunità: “Nel momento in cui si avvia, la città deve essere pronta sul piano imprenditoriale”.

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11 commenti

  1. Prepotenza delle idee.
    La ciclabile ha ucciso il commercio.
    Come ? Impedendo la fermata e restringendo le strade creando ingorghi.
    Crea economia ? La stravolge, modifica intere aree, rendendone aride alcune, e crea nuove oasi, ma per chi ?
    Ma così chi viveva muore. Cosa aspetta, che arrivino da fuori nuovi imprenditori ? E i Messinesi ?

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  2. questo sinnacu vive nel paradiso terrestre, beato lui

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  3. SECONDO ME STANNO DANDO IL COLPO DI GRAZIA

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  4. Da questa intervista si evidenzia che non ha nessuna idea per il futuro, pensa che sia il Covid il danno per Messina, gli consiglio che si faccia un giro per Catania e provincia, cosi si rende conto della realtà e del mestiere di Sindaco.

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  5. come comprimario a Zelig non andrebbe male,,,,,,,,,Il Borbone con i suoi vassalli….tutto FESTE e SELFIE da ridere …e i BUDDACI fannu sulu pubbirazzu……chisti sunnu a contuazione di chiddi di sempre………BUDDACI ma aviti sangu nte vini ?????

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  6. Emanuele Ferrara 5 Febbraio 2024 11:37

    Siete delle nullità allo sbando! Non avete uno straccio d’idea per far riprendere questa città. Pensate solo al Ponte che non porterà nulla di buono, ma solo disastri ambientali e devastazione completa del territorio. Te le do io quattro o cinque idee per rilanciare Messina. Prendi appunti e datti da fare. 1) Creare le condizioni per la realizzazione di un Grande Museo del Mare sullo stile dell’Acquario di Genova che richiamerebbe migliaia di visitatori. Lo stabile della Dogana sarebbe l’ideale se fosse riconvertito in Museo invece di pensare a cose stravaganti. 2) Promuovere il ritorno di qualche antico mestiere istituendo delle vere e proprie scuole per la “lavorazione dell’argento” che molti illustri artigiani messinesi praticavano prima del terremoto. 3) Creare un’Agenzia per lo sviluppo ed il lavoro capace di attrarre capitali privati con l’intento di valutare, scegliere e finanziare le idee dei giovani imprenditori e dei ricervatori, valorizzando le capacità creative degli artigiani e dei giovani emergenti.4) Svipuppo di tutta la zona Falcata, una città nella città che attende solo di essere ricompresa nelle sue enormi potenzialità. Risanarla e incentivare la cantieristica navale con l’obiettivo primario di creare le condizioni per potenziare e far crescere le vie del mare, nostra grande risorsa al fine di trasfornare il porto di Messina in un vero porto turistico. 5) Riqualificazione di tutta l’area turistica per poter accogliere il turismo da crociera con servizi di prim’ordine, intrattenimenti, ristorazione e quant’altro possa catturare l’attenzione di chi si ferma a Messina. Questo deve fare un Comune che si rispetta. Studiare e cercare di creare una rete sistema che sviluppi posti di lavoro non chiacchiere inutili. Bisogna porre le condizioni per creare lavoro. Adesso, ora non fra vent’anni o trenta! Ma i nostri amministratori impegnati come sono a soddisfare le loro ambizioni personali, potranno mai farsi carico del bene comune?

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  7. Una marea di cavolate.

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  8. Ectoplasma

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  9. Emanuele io aggiungere incentivi per il rientro a Messina dei concittadini telelavoratori, che in giro per l’Italia sono moltissimi.
    Credo che il comune di Venezia abbia fatto qualcosa del genere.
    Porterebbe subito reddito a Messina senza bisogno di creare un solo posto di lavoro.

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  10. È solo nella sua testa, è propaganda, è finita, solo i fessi vi possono votare.

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  11. Fesserie.

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