Il primo cittadino: "I sindaci di Messina e Villa San Giovanni non siedono in nessun Cda ma rimane l'esigenza di rappresentare le istanze del territorio"
di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – “La nostra città esclusa dal confronto sul ponte sullo Stretto? Questo è un rammarico. I sindaci di Messina e di Villa San Giovanni, mi permetto di pensarlo dato che ci siamo incontrati questa settimana con la sindaca, non hanno il piacere di sedere in nessun Consiglio d’amministrazione. Ma rimane la nostra esigenza e necessità di rappresentare le istanze di un territorio che verrà invaso da un’opera necessaria ma che deve essere concordata con il territorio”. Federico Basile conferma la sua posizione sul tema ponte.
Non a caso le commissioni congiunte Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati hanno bocciato di recente l’emendamento del parlamentare Francesco Gallo (“Mi auguro che il governo ci ripensi”) sulla presenza dei primi cittadini di Messina e Villa San Giovanni nel Cda della società Stretto di Messina. Precisa Basile: “ll governo ha fatto la scelta, forse corretta, di dialogare con le Regioni Sicilia e Calabria. Ma, come abbiamo chiesto sia io, sia la sindaca di Villa, l’inserimento dei due sindaci in un osservatorio permanente doveva servire, e sono convinto ancora che potrà servire, per fare ascoltare la voce di una città”.
Ribadisce il sindaco, che lo ha affermato anche in sede d’audizione alla Camera: “Manca la voce di una città che non serve solo ad appoggiare un pilastro ma a creare infrastrutture collegate. Se ne parla da tanto, e fino ad ora, in termini pratici non abbiamo visto i fatti. E un po’ di rammarico c’è. Cercheremo di capire come gestire questa situazione”.
Perché non lo pretendete? Fatevi sentire anche per non fare la figura di non contare in una faccenda che riguarda personalmente ogni cittadino di Messina visto la sconvolgimento che subirà la città da nord a sud. Vengono a casa nostra senza chiedere permesso. Si faccia un referendum per sapere cosa ne pensano i messinesi,
Ma vuole anche il gettone di presenza del comitato del ponte?
Sono d’accordo, allora anche per l’isola pedonale, più estesa di come è oggi, serve un confronto con chi dovrà lavorare e vivere nelle zone interessate.
Centinaia di famiglie, che vivono di commercio, rischiano il tracollo.
Migliaia di persone, la paralisi di strade e traverse, che potrebbero continuare ad essere usate e defluire il traffico
Certo, sarebbe più che giusta la presenza nel CdA di un rappresentante ” un Commissario ” per la Calabria e uno per la Sicilia nominati congiuntamente dai Presidenti di Regione e dai due Sindaci.
Credo che il Governo non abbia approvato la proposta del ” Sindaco ” non tanto per mancanza di fiducia, di capacità o per motivi politici, ma solo per motivi pratici.
Ovvero, se per puro caso uno dei due Sindaci per “cause” locali venisse sfiduciato e / o dovesse decadere cosa succederebbe?
Il CdA verrebbe a mancare di un rappresentante e tutto potrebbe fermarsi per l’ennesima volta, rischio e possibilità che non ci si può permettere per l’ennesima volta.
Ecco perchè credo sia meglio un ” Commissario ” senza altri cariche, per ogni Regione .
Caro sindaco, perché non ha chiesto il parere ai cittadini pure per l’aumento di stipendio che si è fatto in autonomia?
E che era cretino che chiedeva il parere dei cittadini per l’aumento del suo stipendio? Il parere lo vuole per il problema fumo, nebbia, vento cioè per il niente, tanto per perdere tempo e intanto magari si sprecano soldi pubblici.