Da giorni il movimento aveva pubblicizzato su Telegram un articolato elenco di snodi ferroviari oggetto dell’iniziativa: a Reggio e Villa, vuoto pneumatico
A Villa San Giovanni, zero assoluto. A Reggio, per circa un’ora “zero carbonella” e poi giusto un ragazzo. La protesta dei “no vax” indetta per il primo pomeriggio di oggi con la modalità del blocco di decine di stazioni ferroviarie da parte dei manifestanti s’è rivelata un clamoroso “flop”.
Nel Reggino, così come pure in altre zone della Calabria.
Eppure, sulla carta risultavano coinvolte numerose tra le stazioni calabresi più importanti, da Paola e Scalea (nel Cosentino) all’hub ferroviario di Lamezia Terme (in provincia di Catanzaro), da Vibo Valentia-Pizzo Calabro fino a Reggio, Villa San Giovanni e Rosarno (nel Reggino).
Tutto nero su bianco, pubblicizzato attraverso il gettonatissimo gruppo Telegram del movimento antivaccini “Basta dittatura”. Cioè lo stesso utilizzato dagli attivisti per veicolare le modalità della protesta.
Tempostretto vi propone adesso l’intervista audiovideo rilasciataci a a Reggio da Tommaso, giovane che a sua volta non si professa “no vax” ma perplesso sulle modalità d’applicazione del Green Pass