"In Calabria tutte queste manovre pesano il triplo e vanno a peggiorare drasticamente condizioni sociali ed economiche già molto precarie".
Ieri, in Calabria come in altre piazze italiane è stato il giorno del “No Draghi Day”. Una manifestazione di protesta promossa da partiti politici di sinistra, sindacati Usb e Cobas, attivisti in difesa per l’ambiente, realtà femministe, lavoratori e lavoratrici precari, proprio contro le politiche economiche del Governo Draghi, a partire dalla Legge di Bilancio che penalizza i settori sociali più deboli del paese mentre stanzia ulteriori risorse per le grandi imprese e le rendite finanziarie e contro gli aumenti dei prezzi delle materie prime e dell’energia provocano un rincaro delle bollette e del carovita che colpiscono lavoratori e lavoratrici.
In Calabria come a Cosenza, una delle due città calabresi teatro della protesta, l’altra è stata Reggio Calabria, è stata evidenziata l’emergenza lavoro per i tanti giovani calabresi che ancora oggi sono costretti ad emigrare. Per l’occasione abbiamo ascoltato, Stefano Mancuso Usb Cobas e Vittoria Morrone FEM.IN. cosentine in lotta.