A proteggere la riserva di Capo Peloro ci penserà un macigno di 5000 kg. Antiestetico e poco funzionale per alcuni, perché se da un lato non consente alle auto di parcheggiarvi dall’altro non può impedire la sosta selvaggia dei motorini, disposti a tappeto lungo tutta l’Area Demaniale Marittima. Area in cui, tutto l’anno e non solo nei mesi estivi, vige il divieto di sosta con una sanzione per i trasgressori che, secondo il Codice della Navigazione, varia da 103 a 619€.
A piazzarlo all’ingresso dell’area è stato il Comune di Messina due giorni fa, e da allora si trascinano le polemiche, soprattutto da parte dei gestori dei due lidi, per i quali quella rappresenta l’unica via d’accesso per clienti e fornitori.
Ecco che un gruppo di consiglieri, comunali e della VI Circoscrizione insieme al Presidente scrivono al sindaco e all’assessore Cacciola una nota in cui chiedono la sostituzione del masso con un varco elettronico videosorvegliato al fine di garantire l’accesso ai mezzi di soccorso e l’attività di carico/scarico merci.
Non si contesta dunque la chiusura dell’area cosiddetta “lanternino”, da anni peraltro avallata dagli stessi, ma il modo in cui è stato fatto, con un masso che aldilà della polemica cozza con riserva e panorama.
Silvia De Domenico
Capo Peloro, il “Lanternino” e il masso della discordia: fuori le auto dentro i mezzi a due ruote. IL VIDEO
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venerdì 16 Giugno 2017 - 06:00
2 commenti
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Io non avrei fatto entrare neanche i motorini, ma negli altri posti turistici dove bisogna farsi 300/500 metri a piedi x raggiungere i lidi o la spiaggia?, qui abbiamo parcheggio gratis , eventualmente viste le aree in stato di abbandono che vengano adibite anch’esse a parcheggio !
Che bel masso… li gettassero a mare almeno proteggerebbero la costa!!!