Indagine morti sospette dopo le denunce dei familiari: in azione i carabinieri su richiesta della Procura della Repubblica di Messina
MESSINA – Morti sospette e denunce dei familiari. Due sale operatorie del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo sono ora sotto sequestro. A Messina, i carabinieri del Nas di Catania e della Compagnia Messina Centro hanno eseguito il decreto di sequestro, emesso dal Gip del Tribunale di Messina, su richiesta del procuratore aggiunto Vito Di Giorgio, che coordina gli accertamenti affidati ai pubblici ministeri Annamaria Arena e Alice Parialò. Gli indagati sono sei.
Il provvedimento nasce da indagini scattate dopo le querele presentate, dal settembre scorso, dai familiari di alcuni pazienti. Pazienti che, sottoposti a intervento di cardiochirurgia nell’ospedale, sono morti a distanza di pochi giorni dall’operazione per infezioni tipicamente ospedaliere.
Sottolineano i carabinieri: “In particolare, dalle verifiche, effettuate anche con il supporto di consulenti tecnici, è emerso che i decessi relativi alle denunce si inseriscono in un novero più ampio di casi analoghi avvenuti nel reparto sanitario. Il tutto ai danni di pazienti sottoposti a interventi di varia natura e a cui erano state installati valvole cardiache o bypass coronarici”.
A seguito delle verifiche, sono state inoltre rilevate “numerose criticità in termini di salubrità
degli ambienti operatori, con il superamento delle soglie di rilievo della presenza di agenti patogeni
e altri microrganismi”.
” Le tracce delle infezioni sarebbero state rilevate in particolare nell’acqua e nei rubinetti privi di filtri specifici”. Il Responsabile di quella Cardiochirurgia , lo ha o no segnalato per iscritto e per tempo ?
Vorrei tanto che indagassero su tutte le sale operatorie del nosocomio ed anche alla rianimazione,terapia intensiva dove mio padre si trovava quando gli venne la febbre che non avrebbe mai dovuto prendere e di cui dicevano di non sapere nemmeno di quale batterio o virus si trattasse ! Mio padre morì un paio di giorni dopo, tre anni fa. Qualche giorno prima però lo avevano sottoposto ad una operazione alla gola, mettendogli il tubo per respirare proprio lì. Mi dispiace, con i fatti che oggi sono accaduti, non avergli fatto fare autopsia e denunciato i fatti alla procura. In quei momenti ti senti confuso, strano, non accetti l’accaduto e non pensi che quello che mai sarebbe dovuto succedere sia potuto invece succedere.